Elisabetta I è un personaggio pazzesco della storia, e una donna così moderna. Tanti attori si sono misurati, penso a Glenda Jackson, a Helen Mirren, mi piace il fatto che questa sia una storia autonoma, che non devi aver visto il film precedente. È un film popolare su una guerra santa, ma anche moderno sull'invecchiamento con cui deve confrontarsi. Sarebbe stato perverso rinunciare al film quando c'erano tutti gli altri della prima volta.[1]
A proposito della vecchiaia poi dobbiamo rassegnarci, non ho voglia di lottare troppo contro i segni lasciati dal tempo. D'altra parte amo i volti e i corpi che cambiano e che sanno raccontare la storia di una vita.[2]
[A proposito di Brad Pitt] Lavorare al suo fianco è un immenso piacere, ma andare in giro con lui può essere un vero incubo: i fan lo amano più di una rockstar. (dall'intervista di Alessandra De Luca, Ciak, febbraio 2009)
In questo settore molti credono scioccamente che i film con le donne al centro siano del film di nicchia. Non lo sono, gli spettatori vanno a vederli e fanno guadagnare. Il mondo è rotondo, gente.[3]
Non sono un'omosessuale, nel 2015 questo non dovrebbe essere argomento di conversazione. Mi è stato chiesto se avevo relazioni con donne. Ho risposto sì, ma non mi riferivo a relazioni sessuali.[4]
Provo un'attrazione perversa per il caos. Sia io sia mio marito siamo liberi professionisti, è difficile pianificare e organizzarci, così resistiamo impavidi per circa sei mesi e poi improvvisamente scoppio a piangere: la fiamma pilota in cucina che non si accende, i fiammiferi che chissà dove sono, la macchina che non parte. Non si tratta mai di un vero problema, ma sono di regola piccole cose su cui conti per andare avanti…[5]