velocista e lunghista statunitense Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Frederick Carlton "Carl" Lewis (1961 – vivente), velocista statunitense.
C'è solo un modo per allenarsi: quello giusto. C'è solo un modo di gareggiare: quello giusto.[1]
Continuo a pensare che il nostro premio, la storia di questi campioni che spesso vengono da famiglie non agiate, sono soprattutto un esempio per far capire ai giovani che nello sport tutti hanno la possibilità di diventare campioni. Purché la motivazione principale sia il divertimento: io, come Spitz o la Fraser, ho vissuto la gioventù col piacere di fare sport: i risultati sono venuti dopo. E anche questi premi sono venuti dopo, come conseguenza naturale: sono orgoglioso di essere stato scelto come campione del secolo soprattutto perché adesso posso spiegare ai giovani cosa c'è dietro la mia carriera fortunata. Ecco, noi siamo dei ragazzi fortunati.[2]
Credo che i record siano ormai dentro il mio corpo e che Dio mi abbia dato il talento necessario per tirarli fuori. Aspetto solo che venga il momento.[1]
L'anno migliore nella mia carriera sportiva è stato quando mi sono convertito al veganismo[nel 1990].[3]
[Riferendosi a Donald Trump] Abbiamo un presidente razzista e misogino che non apprezza nessuno al di fuori di sé stesso.[5]
Certo che sono favorevole a compensi uguali a quelli maschili in campo femminile. Tutti devono avere le medesime opportunità. Dobbiamo creare un ambiente fatto di uguaglianza e amore. Ci attende una grande sfida.[5]
Vorrei dire qualcosa a Carl Lewis: ho perso ogni rispetto per lui, tutto il rispetto. Il doping è una cosa seria e avanzare dubbi su un atleta mi fa davvero rabbia. Penso che lui voglia solo attirare l'attenzione su di sé perché si non parla più di lui. (Usain Bolt)
↑ Da Introduction, in Jannequin Bennett, Very Vegetarian, Rutledge Hill Press, Nashville, 2001; citato in Peter Singer e Jim Mason, Come mangiamo: le conseguenze etiche delle nostre scelte alimentari, traduzione di Francesca Tondi, il Saggiatore, Milano, 2011, p. 264. ISBN 978-88-565-0241-1