Anne Hathaway (1982 – vivente), attrice statunitense.
Così mi sento molto più carina, molto più me stessa. Sto meglio se ho meno cose addosso. [Riferendosi ai suoi capelli][1]
[Su Catwoman] [...] è la più cool di tutte! È fiera, misteriosa e complicata.[2]
[...] la mia idea di giustizia è: imparzialità basata sulla logica e la mutua comprensione del senso morale.[3]
Nella vita c'è sempre il rovescio della medaglia, e io cerco di concentrarmi sul lato positivo.[4]
[Su Agente Smart - Casino totale] Mi sono accorta che, come agente d'azione, riuscivo a fare cose che pensavo di non poter mai realizzare come attrice. Consiglio a ogni collega di cimentarsi nel cinema d'azione. [...] Per me era anche tempo di lasciare definitivamente alle spalle i ruoli Disney da principessina incantata [...]. Uma Thurman è stata pioniera di una nuova pattuglia di donne indomite. Ho riguardato anche la serie tv con nel mio ruolo Barbara Feldon, una donna liberata e in anticipo per gli anni Sessanta. Ci ha pensato la costumista del Titanic, Deborah Scott, a vestirmi per i combattimenti Ninja e le scene sexy. L'agente 99 è una vamp, che mai però minimizza la sua femminilità anche se riesce in tutto ciò che Smart fallisce.[5]
[Su Barack Obama] Quest'uomo offre cambiamento e speranza. Le due cose in cui avevamo smesso di credere. Per la prima volta dopo otto anni mi sento di nuovo orgogliosa di essere americana.[6]
Sono convinta che per mostrare la propria fragilità ci voglia una gran forza. Tutti sono capaci di affrontare la vita con una pellaccia dura da bisonte, chiudendosi in se stessi. È più difficile, invece, rimanere aperti e disponibili.[2]
Vorrei lavorare con Emma Thompson. Le farei anche da stagista, mi accontenterei di portarle il tè tutte le mattine solo per il piacere di osservarla mentre lavora. E poi Johnny Depp, ma per motivi... meno puri.[6]
Citato in Giovanna Grassi, corriere.it, 18 febbraio 2009.
Ho sempre rifiutato di dare giudizi su cose e persone che mi hanno fatto male. È fondamentale giudicare se stessi e il proprio coinvolgimento prima degli altri. No, non voglio parlare delle persone che ho incontrato dopo, dei ragazzi simpatici e più o meno coetanei con i quali ho ritrovato l'allegria dei miei 26 anni. Ci vorrà tempo prima che davvero mi senta coinvolta in una storia importante.
Io credo che la crisi economica insegnerà a tutti a essere meno “predatori”, a volere di meno, a considerare l'essenziale della vita, ad avere rispetto per chi fatica duramente per affermare il diritto alla sua libertà, ai suoi affetti, alle sue inclinazioni.
Mio padre un giorno mi ha preso per mano e mi ha bisbigliato una frase: «Anne, devi imparare che una donna deve baciare qualche ranocchio, non solo uno, prima di trovare quello giusto e di vederlo trasformarsi nel suo principe». Sorrido sempre tra me e me nel ripetere queste parole...
Nel futuro mi piacerebbe rifare Anne Hathaway, […] perché è un’attrice che amo molto. La trovo intelligente, con una gran bella recitazione associata poi a questo viso stupendo, a questo corpo meraviglioso di giovane attrice americana. Io l’ho doppiata in un ruolo drammatico [Rachel sta per sposarsi] ma mi piacerebbe doppiarla anche quando fa la commedia perché la trovo una grande attrice di commedia. (Tiziana Avarista)
Qualcuno l'ha paragonata a Audrey Hepburn. Purtroppo i duelli sono fuorilegge, così mi limito a ricordare che Audrey pare pronta per un party anche quando in Colazione da Tiffany apre la porta a George Peppard appena scesa dal letto e con i tappi nelle orecchie. La povera Anne anche quando nella seconda parte di Il diavolo veste Prada è rivestita di abiti firmati ha l'eleganza di una anziana profuga uzbeka appena uscita da un Centro Caritas. (Tommaso Labranca)
Tutti ce l'hanno con Anne Hathaway, anche io, lo ammetto, e a volte non so nemmeno il perché. È troppo costruita, perfino quando vince un premio, e fa sempre la solita battuta che sembra scritta apposta per lei. Odiare è una parola forte, ma non mi fa impazzire, anche se è una bravissima attrice. (James Franco)