attrice italiana (1921-2006) Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Alida Valli, pseudonimo di Alida Maria Altenburger von Marckenstein und Frauenberg (1921 – 2006), attrice italiana.
Non penso mai al passato né faccio piani per il futuro. Già sono tante le paure quotidiane.[1]
[In Noi vivi] Alida Valli, anche se fotografata con eccesso di luci radenti [...], tiene bene il centro del film: è complessa e triste, sensuale e tragica come l'eroina che essa interpreta. (Raffaele Calzini)
[In Piccolo mondo antico] Alida Valli ci ha dato una splendida Luisa, tenera, forte, vibrata, schiva, alla cui tragica maternità la sua estrema giovinezza aggiunge compassione senza togliere grandezza. (Filippo Sacchi)
[Ne Il grido] Alida Valli [...] è eccellente come la luce tormentata della sua vita. Ella traduce la sua pena, la sua disperazione e il suo conflitto emotivo in uno stile aspro e convincente. (A. H. Weiler)
Alida Valli? Era bellissima e brava. Aveva temperamento e cuore, talento e bontà. Aveva tutte le virtù possibili. E tutti i vizi, per fortuna. (Mario Soldati)
[In Stasera niente di nuovo] Alida Valli ha un collo da angelo su quello da lottatrice. Bravetta come sempre: ma, oh, se un giorno si decidesse a fare sul serio! (Giuseppe De Santis)
[In T'amerò sempre] I seguaci di Alida Valli hanno di che accontentarsi. La giovanissima attrice, della quale si ammirano stupendi primi piani, soffre, spera, ama, piange e sorride con bellissima evidenza. (Raul Radice)
Il cinema italiano con Alida Valli perde uno dei volti più intensi e significativi. Al suo straordinario talento interpretativo sono legate alcune delle migliori opere dei grandi maestri della nostra cinematografia. (Walter Veltroni)
L'ho amata sul serio. Quando ha compiuto 80 anni le ho mandato tante rose, come non le ho mandate mai a nessuno. (Sandro Curzi)
Lei [...] è sempre una donna di mezze misure, capace di chiudersi e aprirsi, mostrare allegria e tristezza, spesso con il volto velato di una malinconia che neppure Hitchcock capisce: Il caso Paradine è un'interpretazione elegante, gelida, estranea. (Alberto Pezzotta)
Posso dire una cosa sola che le comprende tutte: l'ho amata e la amo tanto. È stata meravigliosa perché lei era ed è bella dentro come fuori. (Mariangela Melato)
[In Sono stato io!] Una graziosa apparizione è Alida Valli, fresca e fotogenicamente piccante: una piccola crisalide con molte promesse. (Filippo Sacchi)
Qui | per la prima volta | Alida Valli | giace | sola. (Indro Montanelli)
Bellissima, fotogenica, sorriso smagliante, occhi sognanti venati di commossa malinconia quando si riempiono di lacrime, Alida diventa in poco tempo una delle attrici più popolari della fine degli anni Trenta, una delle "fidanzate d'Italia" più amate dal pubblico, fino a conquistarsi il plauso della critica quando veste i panni della sventurata Luisa in Piccolo mondo antico (1941) di Soldati, con una adesione perfetta e di squisita sensibilità al personaggio fogazzariano.
Nel 1954 Luchino Visconti le affida il ruolo più importante di tutta la sua carriera, quello della contessa Livia Serpieri in Senso, dove l'attrice riesce ad esprimere tutto il suo potenziale drammatico e una maturità impensabile.
Una carriera tutta in ascesa, che spazia in tutti i generi, dalla commedia brillante al drammatico, dal sentimentale al melodrammatico, che tocca l'apice con i grandi successi della serie mattoliana intitolata "I film che parlano al vostro cuore" e, soprattutto, con il disprezzato dittico Noi vivi / Addio, Kira!, diretto con grande competenza da Alessandrini, in cui la Valli fornisce una delle sue prove più mature e più autentiche.
↑ Da un'intervista televisiva, citato in Liliana Madeo, Alida delle passioni, La Stampa, 10 giugno 1991.