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docente, filosofo e storico italiano (1938-2009) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Vincenzo Pirro (San Severo, 13 novembre 1938 – Terni, 25 maggio 2009) è stato uno storico e filosofo italiano.
Ancora studente universitario, inizia ad insegnare presso l'Istituto Roosevelt di Palermo, che vide tra l'altro nello stesso periodo la presenza di Don Pino Puglisi. Allievo di Ugo Spirito alla "Sapienza" di Roma, si laureò in Filosofia nel 1964 con una tesi sul pensiero estetico di Vito Fazio Allmayer, di cui fu relatore Armando Plebe. Professore, ha insegnato all'Università di Perugia negli anni settanta accanto ad Antimo Negri. Successivamente ha insegnato storia e filosofia nei licei, accompagnando all'insegnamento sempre una intensa attività di ricerca. Fu studioso di Giovanni Gentile, e pubblicò il suo primo volume, L'attualismo di G. Gentile e la religione presso l'editore Sansoni nel 1967; fra i suoi lavori si ricordano anche Filosofia e politica in Benedetto Croce, pubblicato presso l'editore Bulzoni nel 1976.
Si interessò successivamente anche alla ricerca storiografica e svolse numerosi studi di storia locale sulla città di Terni. Esponente di spicco della vita culturale della città umbra, ne ha studiato gli aspetti poco indagati di quella che fino ad allora era una città ancorata ad una dimensione prettamente industriale. Nel 1996, sotto la Giunta di Gianfranco Ciaurro, coordina il progetto per la realizzazione del nuovo museo archeologico della città di Terni da realizzarsi nel convento di San Pietro, il progetto ebbe la supervisione dell'archeologo Renato Peroni.
Vincenzo Pirro nei suoi studi di storia contemporanea ha ricostruito, prima della pubblicazione de Il sangue dei vinti di Giampaolo Pansa, episodi della guerra civile nell'Umbria meridionale, tra cui l'assassinio del sindacalista Maceo Carloni[1] e del dirigente d'azienda Alessandro Corradi.[2]
Nel 1989 fonda con altri studiosi locali il "Centro Studi Storici", un'associazione culturale di ricerca storica a cui nel 1991 viene collegata la rivista scientifica Memoria Storica. L'obiettivo della rivista, uscita con il primo numero nel marzo del 1991, a detta di Pirro è quello di porre fine "all'amnesia organizzata", facendo conoscere a tutti le vicende di una città figlia non solo dell'industrializzazione di fine '800. Accanto ad un nuovo sguardo per le vicende passate la rivista inaugura una stagione di storiografia libera da condizionamenti ideologici e basata sull'assoluta scientificità nell'utilizzo delle fonti.[3]
Ha suscitato critiche per la ricostruzione di alcuni episodi di violenza avvenuti durante la resistenza antifascista nel centro Italia nel periodo 1943-44, critiche che si sono particolarmente concentrate all'indomani della sua scomparsa[4] (2009) ad opera di storici locali, che lo hanno accusato di "revisionismo"[5]. In realtà il lavoro effettuato da Pirro, come anche affermato dal prof.Giuseppe Parlato nella prefazione di Regnum hominis[6], è sempre stato suffragato dalla presenza della fonte documentale. Inoltre le vicende ricostruite, come ad esempio quella dell'uccisione di Alessandro Corradi o di Alverino Urbani, ad opera dei partigiani, nel 1944, non erano mai state trattate dalla storiografia cosiddetta "ufficiale".
È stato consigliere dell'ISUC (Istituto per la Storia dell'Umbria Contemporanea) e dell'ICSIM (Istituto di Cultura della Storia dell'Impresa "Franco Momigliano"), e presidente della sezione di Terni dell'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano. È morto all'improvviso, a causa di un infarto, nella sua casa di Terni il 25 maggio 2009, completando il suo ultimo studio dedicato alla storia della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Perugia[7].
Nell'aprile 2012 è uscita l'opera postuma di Vincenzo Pirro, intitolata Regnum hominis, l'umanesimo di Giovanni Gentile. L'opera fa parte della collana scientifica della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice di Roma.
Nel 2013 è stato ritrovato un suo ulteriore scritto postumo dedicato al Risorgimento pubblicato con la casa editrice Morphema intitolato Scritti sul Risorgimento.
A novembre del 2014 è uscito, curato da Hervé Cavallera, un volume postumo dedicato alla pedagogia di Giovanni Gentile intitolato "Dopo Gentile dove va la scuola italiana".
Il 6 luglio del 2015 il Consiglio Comunale di Terni delibera di dedicare la "Sala Tacito" di Palazzo Carrara in Terni alla memoria di Pirro[8]. L'inaugurazione della sala "Vincenzo Pirro" si è svolta il 12 marzo 2016 e con l'occasione è stato presentato il volume contenente il carteggio epistolare del professore intitolato "La vita come Ricerca, la vita come Arte, la vita come Amore" , titolo riferito alle omonime opere di Ugo Spirito. Il 28 Ottobre 2016 in occasione delle celebrazioni per gli ottanta anni della fondazione del Liceo "Tacito" di Terni, viene inaugurata, nell'atrio della scuola, una targa dedicata al prof. Vincenzo Pirro con una dicitura tratta da una poesia di Kahil Gibran.
Altre opere postume vengono prodotte nel luglio 2016, esce "Italia e Germania nel Novecento", raccolta di scritti di Pirro tratti da "Nuovi Studi Politici", rivista fondata da Salvatore Valitutti. Nel marzo 2017 esce una raccolta di memorie di scritti di garibaldini intitolata "Correva l'anno 1867 - Terni e l'affrancamento di Roma nelle memorie dei garibaldini.
Nel luglio del 2017 è uscita una nuova opera di carattere filosofico intitolata "Filosofia e Politica e Giovanni Gentile" curata dal prof. H. A. Cavallera ed edita dalla casa editrice Aracne.
L'8 febbraio 2018 la Giunta del Comune di Terni ha deliberato la posa di una targa in memoria presso la dimora del prof. Vincenzo Pirro.
Il 23 febbraio 2018, la Soprintendenza Archivistica dell'Umbria e delle Marche, dichiara l'archivio di Vincenzo Pirro "di notevole interesse culturale" ai sensi del T.U. dei Beni Culturali del 2004.
Il 18 maggio 2019 in occasione del decennale dalla scomparsa viene scoperta, sulla casa dove ha vissuto il professore, una targa commemorativa[9].
Nell'ottobre 2019, in occasione del decennale della scomparsa viene pubblicato dalla casa editrice Intermedia il volume collettaneo a cura di Hervè A. Cavallera "L'unica via è il Pensiero - scritti in memoria di Vincenzo Pirro".[10]
Dal 1º Giugno 2021 l'archivio "Vincenzo Pirro" ha accolto nella sua sede il Centro per la Filosofia Italiana[11].
Il 23 Maggio del 2024 il Comune di Terni ha istituito un premio di ricerca storica in memoria di Vincenzo Pirro. [12]
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