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Il Veneto Orientale (o Venezia Orientale) è un'area geografica, posta a nord-est della città metropolitana di Venezia[2], comprendente i territori degli ex mandamenti di Portogruaro e di San Donà di Piave (Basso Piave), suddivisa in venti comuni, i cui maggiori centri sono le città di San Donà di Piave, Portogruaro e Jesolo.
Veneto Orientale | |
---|---|
San Donà di Piave | |
Stati | Italia |
Regioni | Veneto |
Territorio | Area a nord-est della città metropolitana di Venezia |
Capoluogo | San Donà di Piave Portogruaro |
Superficie | 1 062,2[1] km² |
Abitanti | 217 831[1] (31-12-2012) |
Densità | 205,07 ab./km² |
Lingue | italiano, veneto, friulano |
Fusi orari | UTC+1 |
Sito principale |
L'area ha più volte espresso la volontà di costituirsi in nuova provincia, poiché condivide strutture economiche, culturali e sociali molto affini, molto differenti dal resto della provincia e più vicine ai luoghi circostanti quali il trevigiano, e la Bassa Friulana che geograficamente arriverebbe fino alla Livenza, comprendendo il portogruarese.[3] Questa differenza troverebbe la sua quadratura anche dal punto di vista storico: difatti, il Sandonatese apparteneva storicamente alla Marca Trevigiana e il Portogruarese al Friuli (eccezion fatta per Caorle, storicamente legate a Venezia ma parte integrante del Friuli geografico). A tale scopo, il 23 maggio 2006 è stata presentata alla Camera dei deputati una proposta di legge per l'istituzione della provincia[4]; tuttavia, l'iter istitutivo è stato bloccato dal nuovo orientamento politico nazionale volto alla riduzione degli enti provinciali.
L'unica struttura decisionale autonoma che è stata effettivamente implementata nel territorio è la Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale, ente preposto alla gestione di fondi regionali e alla programmazione complessiva delle linee di sviluppo per il territorio.[5] Ulteriori iniziative per la ricerca di nuove forme di governo del territorio sono il GAL "Venezia Orientale"[6], il Patto Territoriale per la Venezia Territoriale e l'Intesa Programmatica d'Area.
Storicamente il mandamento sandonatese è sempre stato sotto la giurisdizione trevigiana, mentre quello portogruarese è appartenuto, fino al 1838, alla regione storica del Friuli; tuttavia, i comuni costieri hanno sempre direttamente fatto riferimento a Venezia. L'intera area in seguito è passata sotto la giurisdizione della provincia di Venezia e poi della città metropolitana di Venezia. Ciononostante, soprattutto in alcuni comuni di confine, è ancora forte il legame con la Bassa Friulana, motivo per cui sono sorti vari movimenti autonomisti o per l'aggregazione al Friuli senza però portare a concreti risultati. Il legame col Friuli perdura nella suddivisione ecclesiastica, poiché la parte più a est del Veneto Orientale è parte integrante della diocesi di Concordia-Pordenone.
Di seguito sono riportati i primi dieci comuni del Veneto Orientale per popolazione residente al 28 febbraio 2021.[7]
Pos. | Stemma | Comune di | Popolazione (ab.) |
Superficie (km²) |
Densità (ab./km²) |
Altitudine (m s.l.m.) |
---|---|---|---|---|---|---|
1º | San Donà di Piave | 42 102 | 78,73 | 534,76 | 3 | |
2º | Jesolo | 26 021 | 102,22 | 254,56 | 5 | |
3º | Portogruaro | 24 444 | 95,25 | 256,63 | 2 | |
4º | Cavallino-Treporti | 13 431 | 44,87 | 299,33 | 1 | |
5º | San Stino di Livenza | 12 797 | 68,09 | 187,94 | 6 | |
6º | Eraclea | 12 143 | 95,02 | 127,79 | 2 | |
7º | San Michele al Tagliamento | 11 711 | 112,3 | 104,28 | 7 | |
8º | Caorle | 11 343 | 151,45 | 74,90 | 1 | |
9º | Musile di Piave | 11 276 | 44,82 | 251,58 | 2 | |
10º | Concordia Sagittaria | 10 232 | 68,38 | 149,63 | 4 | |
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