Cavallino-Treporti
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Cavallino-Treporti è un comune italiano sparso di 13 210 abitanti[1] della città metropolitana di Venezia in Veneto, già circoscrizione del comune di Venezia fino al 1999. Il nome deriva da due delle località che compongono il territorio.
Cavallino-Treporti comune | |
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La chiesa parrocchiale di Treporti | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Città metropolitana | Venezia |
Amministrazione | |
Capoluogo | Ca' Savio |
Sindaco | Roberta Nesto (Lega) dal 1-6-2015 |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 45°27′13.22″N 12°27′13.84″E |
Altitudine | 2 m s.l.m. |
Superficie | 44,71 km² |
Abitanti | 13 210[1] (30-6-2024) |
Densità | 295,46 ab./km² |
Frazioni | Ca' Ballarin, Ca' Pasquali, Ca' Savio (sede comunale), Ca' di Valle, Ca' Vio, Cavallino, Lio Grando, Lio Piccolo, Mesole, Punta Sabbioni, Saccagnana, Treporti[2] |
Comuni confinanti | Jesolo, Venezia |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 30013 |
Prefisso | 041 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 027044 |
Cod. catastale | M308 |
Targa | VE |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Nome abitanti | cavallinotti - treportini |
Patrono | san Francesco d'Assisi |
Giorno festivo | 4 ottobre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Cavallino-Treporti nella città metropolitana di Venezia | |
Sito istituzionale | |
Il territorio del comune è una penisola litoranea che separa la Laguna veneta nord dal mare Adriatico. Il fiume Sile (che scorre nel vecchio alveo del Piave e per questo noto anche come Piave Vecchia) la separa a nord-est dal territorio comunale di Jesolo.
La penisola è divisa dalla laguna tramite il canale Pordelio che, verso ovest, si dirama in altri due canali, il Portosecco e il Saccagnana; sono tutti e tre navigabili. Il Pordelio termina nei pressi del Sile a cui è collegato tramite il canale Casson; la confluenza di quest'ultimo nel fiume è regolata da una chiusa.
Il territorio della penisola presenta una peculiarità: esso è circa raddoppiato a partire dal 1888, anno di costruzione della diga foranea che fermando presso essa le sabbie ha consentito l'avanzamento della superficie terrena che continua ancor oggi fino a star raggiungendo il fanale terminale della diga (nel 2016 manca solamente un centinaio di metri al suo interramento totale). Nel 1888 il mare giungeva fino all'attuale Punta Sabbioni, oggi distante 2 chilometri, avanzando perciò di circa 150 metri ogni 10 anni, determinando la formazione di un triangolo di nuova terra costiera che è andato a costituire il terreno per i campeggi, di proprietà demaniale e considerato zona militare (mentre il territorio originario ovvero quello interno è rimasto a vocazione agricola e proprietà privata). È proprio a causa della natura di zona militare (e quindi con divieto di edificazione) che nell'area neo-costiera non vi è stata urbanizzazione ma si sono sviluppati solo campeggi, nei relativi lotti assegnati in concessione dal demanio ai privati. Curiosamente, uno dei lotti fu assegnato dall'esercito italiano al partito comunista italiano (camping "I° maggio")[senza fonte].
La denominazione del comune riprende quello delle due frazioni di Cavallino (toponimo riferito anche all'intero litorale) e Treporti.
Cavallino sembra ricalcare Equilium, l'antica Jesolo: deriverebbe dal venetico *equilo- o *ekilo- con il significato di "pascolo di cavalli" o simile[4].
Treporti allude invece all'antica presenza di tre porti-canale, ancora riconoscibili nell'attuale assetto idrografico[5].
Il territorio fiorì in età romana (a Lio Piccolo sono stati portati alla luce i mosaici di una villa) e soprattutto nell'alto medioevo, quando nella Laguna nord sorsero importanti centri quali Torcello, Ammiana e Costanziaco. Il mutare delle condizioni ambientali e l'affermazione di Venezia portarono questi a decadere nei secoli successivi; la zona si impaludò e divenne malarica e fu recuperata solo durante le più tarde bonifiche che portarono alla fondazione degli attuali abitati. Testimonianza di ciò è la presenza della parola Ca' in numerosi toponimi, termine che indica una tenuta agricola. Contribuì al recupero della zona anche lo scavo del canale Cavallino (oggi canale Casson) che poté collegare la Laguna al Piave.
Dopo la Caduta della Repubblica di Venezia e l'istituzione dei comuni, l'attuale Cavallino-Treporti dipese da Burano e ne seguì le sorti quando quest'ultimo fu soppresso e integrato a Venezia (1923).
Infine, come accennato, con legge regionale n° 11 del 29 marzo 1999[6] fu scorporato da Venezia il territorio dell'ex quartiere 9 "Cavallino-Treporti", dopo che la popolazione si era espressa favorevolmente nel referendum del 13 dicembre 1998.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Cavallino-Treporti sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 14 febbraio 2008.[7]
Il gonfalone è un drappo di bianco.
Abitanti censiti[8]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 1 095 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
L'economia del Comune si basa soprattutto sul turismo estivo. Il numero di presenze (oltre 6 milioni annue) pone Cavallino-Treporti come seconda località turistico-balneare d'Italia e sesta assoluta a livello nazionale,in quanto gravitante ad un polo turistico di forte attrattivia' (Venezia).[10]. Nel 2023 ha registrato oltre 6,8 milioni di presenze diventando la prima destinazione balneare d’Italia.[11]
Lungo la costa marina, caratterizzata da una lunghissima spiaggia di sabbia fine, sono presenti circa 30 villaggi-campeggi, spesso con servizi di animazione. Le strutture ricettive vengono frequentate principalmente da turisti nord europei (da Germania, Austria e Danimarca, in primis). Gli alberghi sono invece relativamente pochi e di limitate dimensioni. Negli ultimi anni sono sorti numerosi interventi edilizi con seconde case e appartamenti per locazione estiva. Nel corso degli anni il grande flusso turistico ha generato la nascita di numerose attività commerciali e di servizio, generalmente ad attivazione stagionale.
Nelle giornate estive non adatte alla balneazione, i turisti del litorale si riversano in massa a Venezia e nelle isole della Laguna Veneta (Burano, Torcello, Murano), che sono raggiungibili con frequenti corse di motonave dai terminal di Punta Sabbioni e di Treporti-Ricevitoria. Dal 2006 il litorale di Cavallino-Treporti issa ininterrottamente la Bandiera Blu.
La parte del territorio comunale più interna rispetto al mare è dedicata all'agricoltura intensiva. Le aziende agricole che operano nel territorio del litorale hanno generalmente una conduzione familiare e sono di ridotta estensione; tuttavia, grazie ad un'altissima specializzazione nelle colture orticole in serra e a metodi di coltivazione avanzati, riescono ad ottenere ottimi risultati in termini di reddito e di qualità del prodotto. Gli ortaggi del Cavallino raggiungono quotidianamente i principali mercati del Veneto e del nord Italia. Il settore agricolo occupa da tempo un posto di rilievo nel sistema economico di Cavallino Treporti.
Sindaco | Partito | Periodo | Elezione | |
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Sandro Calvosa (Commiss. prefettizio) | - | 1999-2000 | - | |
Claudio Orazio | Centro-sinistra | 2000-2005 | 2000 | |
Erminio Vanin | Centro-destra | 2005-2010 | 2005 | |
Claudio Orazio | Centro-sinistra | 2010-2015 | 2010 | |
Roberta Nesto | Centro-destra | 2015-in carica | 2015 | |
Lega[12] | 2020 | |||
Cavallino-Treporti ha due società di calcio a livello dilettantistico, la Asd Cavallino militante in Prima Categoria e l'Acd Treporti militante in Seconda Categoria.
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