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film del 2011 diretto da Michel Hazanavicius Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
The Artist è un film del 2011 scritto e diretto da Michel Hazanavicius.
The Artist | |
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Jean Dujardin e Bérénice Bejo in una scena del film | |
Titolo originale | The Artist |
Paese di produzione | Francia |
Anno | 2011 |
Durata | 100 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,33:1 film muto |
Genere | drammatico, commedia, sentimentale |
Regia | Michel Hazanavicius |
Sceneggiatura | Michel Hazanavicius |
Produttore | Thomas Langmann |
Produttore esecutivo | Antoine de Cazotte, Daniel Delume, Richard Middleton |
Casa di produzione | La Petite Reine, Studio 37, La Classe Américaine, JD Prod, France 3 Cinéma, Jouror Production, U Films |
Distribuzione in italiano | BiM Distribuzione |
Fotografia | Guillaume Schiffman |
Montaggio | Michel Hazanavicius, Anne-Sophie Bion |
Effetti speciali | David Waine, David Danesi, Philippe Aubry, Laurent Brett |
Musiche | Ludovic Bource |
Scenografia | Laurence Bennett, Gregory S. Hooper, Robert Gould |
Costumi | Mark Bridges |
Trucco | Julie Hewett |
Interpreti e personaggi | |
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Il logo del film |
Film muto in bianco e nero con protagonisti Jean Dujardin e Bérénice Bejo. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali tra cui cinque Premi Oscar, tre Golden Globe, sette BAFTA e sei César.
È l'unico film muto insieme ad Ali (1927) che ha vinto l'Oscar al miglior film (seppure alla fine ci siano dei brevi dialoghi) e l'ultimo in bianco e nero ad averlo vinto dopo Schindler's List (1993). È inoltre il primo film premiato dal 1956 (quando vinse Marty, vita di un timido) con un rapporto di 1,33:1.[1]
È stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2011, dove Dujardin ha vinto il premio per la miglior interpretazione maschile.
«Non sono un burattino, sono un artista!»
Hollywood, 1927. George Valentin è un grande divo del cinema muto. Un giorno, al termine della première di un suo film, viene fotografato insieme a un'ammiratrice, Peppy Miller. La foto verrà poi pubblicata sulla prima pagina di Variety. Qualche tempo dopo Valentin, sul set di un suo film, ritrova la ragazza che lavora come comparsa; durante le riprese si sviluppa una forte attrazione tra i due, che però non si trasforma in altro.
Nel 1929, con l'avvento del sonoro, Valentin si rifiuta di recitare nelle pellicole parlate, abbandona il suo produttore Al Zimmer e decide di investire ogni suo avere nella realizzazione di un film muto tutto suo, la cui uscita nelle sale è però programmata nello stesso giorno del film sonoro con protagonista Peppy Miller, la cui carriera è in continua ascesa. Il film di George non avrà alcun successo commerciale, mandando in rovina il divo, i cui pochi soldi rimasti sono andati perduti a causa della Grande depressione.
1931. Valentin ormai è un attore dimenticato: abbandonato dalla moglie, si ritrova sul lastrico ed è costretto a vendere tutti i suoi beni all'asta. Trasferitosi in un piccolo e modesto appartamento insieme al suo fedele Jack Russell terrier, George licenzia il suo autista Clifton, che pure lo aveva seguito fedelmente negli anni a dispetto dei rovesci finanziari. Il successo di Peppy invece non accenna a fermarsi.
1932. Un giorno, in preda all'alcol e alla disperazione, George dà fuoco alle pellicole dei suoi film e nella stanza si sviluppa velocemente un pericoloso incendio. Il suo cane scappa e riesce a far salvare il padrone richiamando l'attenzione di un poliziotto. Quando George si risveglia si ritrova nella casa di Peppy Miller e scopre che è stata proprio l'attrice, da sempre innamorata di lui, ad acquistare i suoi beni all'asta. Rifiutando per orgoglio l'amore di chi lo ha salvato, George torna a casa sua e sta per suicidarsi, ma Peppy, che ha intuito le sue intenzioni, giunge in tempo per salvarlo.
Desiderosa che George Valentin torni a lavorare, Peppy va da Al Zimmer e minaccia di lasciare la sua compagnia se il produttore non riprende George. Zimmer accetta con entusiasmo dopo aver assistito al duetto di danza proposto da Peppy e George, che possono così riunirsi da protagonisti sulle scene cinematografiche, cimentandosi in un nuovo genere: il musical.
Sebbene sia in bianco e nero, il film è stato girato a colori.[2] Per dargli un ulteriore aspetto che ricordasse i film muti degli anni venti è stato girato con una frequenza più bassa dei fotogrammi per secondo, 22 invece dei consueti 24. Le riprese sono durate 35 giorni e si sono svolte interamente a Los Angeles.[3] Il budget del film è stato di 15 milioni di dollari.[4]
Le riprese nella casa di Peppy Miller si sono svolte in quella che un tempo fu la residenza dell'attrice Mary Pickford.
La colonna sonora è stata registrata dalla Brussels Philharmonic[5] nello Studio 4 della Maison de la Radio di Bruxelles.
Il film è stato presentato in anteprima al Festival di Cannes 2011 il 15 maggio 2011. Nelle sale cinematografiche francesi è uscito il 12 ottobre a cura della Warner Bros. France. La Weinstein Company si è aggiudicata i diritti per la distribuzione negli Stati Uniti d'America, dove è uscito il 25 novembre, nel Regno Unito e in Australia. In Italia la pellicola è stata distribuita dalla BiM Distribuzione il 9 dicembre. Dopo il trionfo degli Oscar la BiM Distribuzione ha deciso di ridistribuire il film in 115 copie, a partire dal 2 marzo 2012.[6]
Al 27 maggio 2012 il film ha incassato 44.585.292 dollari negli Stati Uniti e 133.346.466 globalmente.[7] In Italia ha incassato 88.409 euro nel weekend d'apertura e, al 6 maggio 2012, 3.681.325 in totale.[8]
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