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rete televisiva italiana regionale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Telefriuli è una rete televisiva italiana regionale, di tipo generalista, che diffonde il proprio segnale su tutta la regione autonoma Friuli-Venezia Giulia. L'emittente ha sede a Tavagnacco, in Via Nazionale 120, periferia nord della città di Udine.
Telefriuli | |
---|---|
Stato | Italia |
Lingua | italiano, friulano |
Tipo | generalista regionale |
Editore | Telefriuli spa |
Direttore | Alessandra Salvatori |
Sito | www.telefriuli.it/ |
Diffusione | |
Terrestre | |
Raiway FVG |
TELEFRIULI ( Friuli-Venezia Giulia) DVB-T - FTA Canale 11 SD |
Nel 1977 tramite una telecamera in bianco e nero viene diffusa un'immagine fotografica del Castello di Udine con la scritta Telefriuli. Partivano così le trasmissioni sperimentali della nuova emittente che irradiava il suo segnale sul canale UHF 51.
Il 4 febbraio 1978 iniziano ufficialmente le trasmissioni di Telefriuli [1] finanziate dall'Associazione Industriali di Udine il cui presidente era Luigi Micheli.
La prima sede dell'emittente era in via Padre Scrosoppi a Udine per poi passare in via Chinotto e alla fine degli anni '80 passò, congiuntamente alla redazione, nell'attuale di via Nazionale a Tavagnacco sotto la presidenza di Carlo Burgi. Il primo direttore è stato Walter Latona. Telefriuli è tra le prime dieci emittenti televisive private più seguite in Italia.[senza fonte]
Nel 1979 l'emittente dal bianco e nero passa al colore. Negli anni la tv passa di mano tra varie società. Nel 1982 Telefriuli vince il Telegatto di Tv Sorrisi e Canzoni per il programma dedicato ai ragazzi “Pon nel paese di cantafavola” la cui regia era affidata a Linda Brunetta.
Tra il 1983 e il 1985 l'emittente trasferisce la sua sede in via Caboto n.15 a Udine.
Il 1º gennaio 1987 cambia l'editore, da questa data sarà l'industriale manifatturiero Carlo Burgi.
Il 1º maggio 1989 viene inaugurata la nuova sede in via Nazionale a Tavagnacco e con l'occasione nasce una seconda rete chiamata “Friuli Tv”. La rete aderisce alla syndication Cinquestelle conservando però una fascia di programmazione autonoma. Fra tutte le emittenti del circuito Cinquestelle e di altre syndication, Telefriuli si distingue per il maggior numero di trasmissioni autoprodotte. In questo periodo il direttore è Renzo Luzzi Conti.
Nel 1995 Telefriuli aderisce alla syndication “Retenord” a seguito del passaggio societario ad un gruppo di industriali di Udine, Padova, Trieste e al gruppo editoriale de “La Gazzetta di Mestre”.
Nel 2001 è stata acquistata per il 51% dalla Società Editrice Padana, editrice del quotidiano Il Gazzettino a sua volta controllato dalla Caltagirone Editore.
Nel 2003 Telefriuli è la prima emittente regionale italiana a mandare in onda una gara di Coppa Uefa dall'estero (Bayer Leverkusen-Udinese) ottenendo i diritti per tutta l'Italia.
Nel 2006 con il passaggio al DTT (digitale televisivo terrestre) ha iniziato a trasmettere in isofrequenza su tutto il Friuli-Venezia Giulia (inizialmente sul canale 45 UHF) con la numerazione LCN 11 in definizione standard (SD), 511 in alta definizione (HD). Il mux di Telefriuli contiene il canale Telefriuli archivio (trasmissioni di successo del passato), inoltre come fornitore di contenuti diffonde i programmi dell'emittente privata carnica VTC VideoTeleCarnia (canale 690).
Dal settembre 2014 l'emittente cambia editore[2]. Esce dal gruppo “Caltagirone Editore” e viene rilevata dalla cordata friulana composta da Danieli, Calligaris, Pmp Pro-Mec e Confindustria Udine.
Con la nuova proprietà, la sede, la regia e gli studi di registrazione vengono ristrutturati e al suo interno vengono trasferite la redazione del settimanale Il Friuli e la struttura della concessionaria pubblicitaria Euronews, con cui inizia a formare il gruppo denominato 'Mediafriuli'. Il 5 settembre 2016[3], Telefriuli rinnova anche il logo modificando la storica 'T' a forma di antenna e il suo colore, che da azzurro diventa rosso corallo[4], con il passaggio alla nuova frequenza 46 UHF, inizia a essere trasmessa sia in Pal che in HD (1080i) sul canale 11 e 511 del digitale terrestre, novità assoluta sulla Penisola per un'emittente privata locale[5].
L’8 novembre 2019, con il subentro di Alfonso Di Leva[6] a Massimo De Liva nel ruolo di amministratore delegato e direttore editoriale, vengono diffusi anche i dati Auditel dell'emittente che a settembre 2019 raggiunge i 75.000 contatti.
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Anno | Mesi | MEDIA TELESPETTATORI | |||||||||||
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#### | Gennaio | Febbraio | Marzo | Aprile | Maggio | Giugno | Luglio | Agosto | Settembre | Ottobre | Novembre | Dicembre | |
2014 | 103.241 | 104.251 | 96.928 | 107.674 | 108.063 | 99.456 | 103.472 | 113.159 | 111.229 | 115.419 | 124.849 | 119.511 | |
2015 | 118.141 | 108.626 | 108.988 | 112.881 | 99.850 | 93.653 | 92.401 | 105.092 | 102.873 | 90.105 | 88.677 | 95.716 | |
2016 | 94.646 | 91.507 | 76.928 | 62.915 | 81.510 | 79.525 | 70.332 |
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