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rivista settimanale italiana di televisione e spettacolo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
TV Sorrisi e Canzoni, originariamente Sorrisi e Canzoni, è una rivista settimanale italiana fondata nel 1952, che contiene la guida ai programmi TV e approfondimenti su attualità, musica, cinema e spettacolo.
TV Sorrisi e Canzoni | |
---|---|
Stato | Italia |
Lingua | italiano |
Periodicità | settimanale |
Genere | guida televisiva |
Formato | A4 |
Fondazione | 1952 a Roma |
Sede | via privata Mondadori, 1 - Segrate (MI) |
Editore | Mondadori Media S.p.A. |
Diffusione cartacea | 384.722 (fonte: ADS, novembre 2022) |
Diffusione digitale | 44.077 (fonte: ADS, febbraio 2018) |
Direttore | Aldo Vitali |
ISSN | 0038-156X |
Sito web | www.sorrisi.com/ |
La testata nacque nell'ottobre 1952 come Sorrisi e Canzoni d'Italia per iniziativa di Agostino Campi, editore dello storico Almanacco Barbanera. Campi assunse la direzione del nuovo settimanale. Il primo numero comprendeva 16 pagine bicolori (nero e arancione chiaro) e costava 50 lire. La rivista aveva come sottotitolo: «Tutti i successi delle canzoni, varietà, radio e cinema». La sede era a Roma.[1] Successivamente la testata divenne semplicemente Sorrisi e Canzoni.
Quando nacque, il giornale era il primo a parlare interamente di spettacolo: mancava infatti in Italia una rivista interamente dedicata alle canzoni e alla musica.[2] Campi era proprietario della Campi editrice di Foligno, società che possedeva i diritti di pubblicazione in Italia di canzoni di tutto il mondo.[3] Fin dai primi numeri, Sorrisi e Canzoni pubblicava i testi delle canzoni più in voga. Campi possedeva anche l'esclusiva dei testi delle canzoni in gara al Festival di Sanremo, manifestazione canora nata nel 1951, che l'editore pubblicava integralmente sul suo giornale.
Quello della fine del 1952 fu l'unico numero uscito in quell'anno. La testata avviò regolari pubblicazioni a partire dal giugno 1953, con il sottotitolo «Settimanale di radiocanzoni e varietà». In assenza della televisione, il pubblico poteva conoscere i volti dei propri beniamini dalle foto pubblicate da «Sorrisi»: tra i volti noti della canzone che apparivano in prima pagina quell'anno vi furono Achille Togliani, Nilla Pizzi, Claudio Villa, Teddy Reno e Luciano Tajoli. La rivista dedicava il 70% del suo spazio alla pubblicazione dei testi delle canzoni. In quegli anni si contarono circa 500 rassegne canore in Italia, e Sorrisi cercava di dare spazio a tutte le canzoni più popolari e ai loro protagonisti.
Dal nº 5 del 1960 (numero che sancì il passaggio di direzione da Campi a Tarquinio Maiorino)[4] con l'aggiunta di "TV", la testata assunse la forma attuale (se si eccettua, dalla primavera 1964 al 1º ottobre 1967, la dizione «TV - Illustrazione - Sorrisi e Canzoni»). Ben presto il settimanale acquistò grande popolarità divenendo uno dei periodici più venduti in Italia.
A partire dal n.41 del 1967 Sorrisi registrò l'ennesimo cambiamento: cambiò la copertina ora stampata in versione plastificata, su carta pesante e lucida, aumentò il numero di pagine e aumentò il prezzo, da 80 a 100 Lire. La testata tolse la parola "Illustrazione" sotto quella di Sorrisi e Canzoni. Cambiò il logo: rettangolo a sfondo azzurro con la scritta in grande TV di colore giallo e sopra la scritta in corsivo nero "sorrisi e canzoni".[6] Il n. 1 del 1972 portò delle novità sul logo: il rettangolo diventa ovale a forma di schermo televisivo sempre di colore azzurro e la scritta TV più piena con riga interna di colore azzurro e sopra incurvata la scritta sorrisi e canzoni in giallo. Questo logo rimase da allora e diventò il marchio del settimanale. Venne rimpicciolito dal n.28 del 1975 insieme alla riduzione del formato del giornale. Venne poi rimpicciolito di poco e reso tridimensionale dal n.10 del 1998 per poi ingrandirlo dal n.37 del 2007 e passare da tridimensionale a quello precedente dal n.50 del 2009.
Nel 1982 la rivista entrò nella Silvio Berlusconi Editore, che confluì poi nel gruppo Arnoldo Mondadori Editore nell'aprile 1994.[3] Numerose sono state le firme di noti giornalisti che hanno diretto nel corso degli anni Sorrisi. Storico direttore succeduto a Dario Baldi fu Gigi Vesigna (dal 1973),[7] a cui si devono record storici di vendita per l'introduzione della novità degli inserti TV Locali ideati e voluti espressamente dal subentrante Presidente Feliciano Campi. Il record di vendite venne toccato nel 1986 con 3 100 000 copie vendute.[8]
Nel 1994 la direzione del settimanale passò nelle mani di Pierluigi Ronchetti, che restò al timone della rivista per 8 anni.[9] Dal settembre 2002 all'ottobre 2006 il direttore della rivista è stato Massimo Donelli, successivamente nominato direttore di Canale 5. Sotto la sua guida la rivista ampliò la guida ai programmi introducendo il digitale terrestre. Donelli lanciò nel 2003 il portale web www.sorrisi.com con cineracconti, notizie sul mondo della televisione, novità musicali, fotogallery e aggiornamenti sui programmi.[3]
La rivista ha organizzato diverse manifestazioni televisive di successo come Vota la voce, celebre concorso musicale, e il Gran Premio Internazionale dello Spettacolo, noto anche come Notte dei Telegatti, in cui si premiavano star e rivelazioni della stagione televisiva; quest'ultimo col tempo è divenuto uno dei premi televisivi più ambiti nel mondo dello spettacolo. Dal 16 ottobre 2006 al 19 giugno 2008 il direttore è stato Umberto Brindani, sostituito dal 23 giugno dello stesso anno da Alfonso Signorini. Nel settembre 2007 venne effettuata una rivisitazione grafica e dei contenuti.[3] Nello stesso anno la redazione traslocò da Corso Europa, a Milano, al palazzo Mondadori di Segrate. Dal 2008 al 2011 la rivista destina un premio "Sorrisi e Canzoni TV" nell'ambito del Premio Lunezia, rassegna tenuta a battesimo da Fernanda Pivano e Fabrizio De André, tra i vari big premiati Arisa.
Dal 26 febbraio 2012 direttore responsabile divenne Aldo Vitali. Quest'ultimo scelse di innovare il settimanale, in primo luogo, facendo un adeguamento della sezione dei palinsesti. Rafforzò, inoltre, la presenza di TV Sorrisi e Canzoni sul web e sui social media, con un progressivo arricchimento del sito e la creazione di profili ufficiali Twitter, Instagram e Facebook.[3]
Nello stesso anno TV Sorrisi e Canzoni ha compiuto 60 anni. Per celebrare questo anniversario è stato realizzato il volume “60 anni di TV Sorrisi e Canzoni - Una storia italiana”, edito da Mondadori, con un racconto sull’evoluzione della rivista nel corso degli anni.[10]
Tra il 2013 e il 2015 la rivista prende parte all'iniziativa di solidarietà "Auguri d'artista". Il progetto riguardava l'inserimento di sei infermieri part time nel reparto di Alta Intensità di Cura, al Centra Trapianti Midollo e al Day Hospital. A sostegno di questa causa si sono mossi 25 artisti, ciascuno dei quali ha realizzato una cartolina di auguri natalizi che è stata poi distribuita con TV Sorrisi e Canzoni. Le originali sono state vendute con un'asta in rete.[11]
Nel 2015 è stato lanciato Sorrisi.com, sistema dedicato al mondo dell'intrattenimento. Nel 2017 si è invece avuto il debutto della nuova Guida TV digitale (consultabile su www.sorrisi.com/guidatv).[3] Quest'ultima presenta un palinsesto continuamente aggiornato di 130 canali con più di 100.000 schede di programmi disponibili. Nella pagina principale vengono mostrati i contenuti dei programmi suddivisi per categorie.[12]
Nel 2022 vi è il ritorno del "Telegatto", il Gran Premio Internazionale dello Spettacolo, nato nel 1971, che ha come caratteristica principale quella di essere deciso da una giuria popolare, i lettori di TV Sorrisi e Canzoni, chiamati a votare gli artisti più amati della televisione, della musica e del cinema. Dopo dieci anni di assenza, TV Sorrisi e Canzoni presenta il volume Il Telegatto. Storia del premio più amato dalle star (a cura di Rosanna Mani) e annuncia il ritorno della manifestazione.[13]
Con la presenza sempre più forte delle piattaforme streaming come Netflix e Prime Video, nel 2019, dall'esperienza di Sorrisi nasce la rivista a cadenza irregolare ON.
Intuendo le importanti novità delle realtà locali delle televisioni via cavo, a partire dal n. 4 del 1974 il giornale crea una nuova rubrica relativa ai programmi televisivi: "Settegiorni, i programmi televisivi della settimana" pubblicando per la prima volta le griglie dei programmi giornalieri e i palinsesti delle televisioni estere sotto quello del secondo canale. Nell'autunno dello stesso anno vengono introdotti i palinsesti di Telemontecarlo e di cinque emittenti via cavo: Rete A, TB21, TeleTorino, TeleAbruzzo e TeleNapoli; alle quali si aggiungeranno TeleUdine, TeleSanbenedetto, Video R. Pordenone.[14]
La rubrica "7 Giorni" quindi colora le pagine giornaliere di diverso colore:
Oltre alla pagina intestata "7 giorni TV" che illustra i programmi della settimana, ogni giorno è formato da due pagine interamente a colori: nella pagina di sinistra le gabbie dei programmi del Primo Canale Rai, di fianco la griglia del palinsesto con in testa il quadrato azzurro e l'uno bianco al centro e a fianco la scritta canale dentro un rettangolo; a seguire di sotto la piccola griglia della Tv bolzano di colore arancione. Nella pagina di destra le griglie del Secondo Canale con in testa il quadrato rosso con al centro un due bianco e di fianco la scritta canale dentro un rettangolo. A seguire giù la griglia della Tv svizzera di colore rosso, sotto quella di Telecapodistria di colore azzurro, sotto ancora quella di Telemontecarlo di colore fucsia e infine quella della Tv francese di colore blu; a fianco le gabbie delle quattro emittenti.
Oltre ai palinsesti delle già citate emittenti vengono reintrodotti i palinsesti delle Tv via cavo preceduti dai blocchi delle quattro frequenze radiofoniche estere: Radio Monte Ceneri, Radio Montecarlo, Radio Capodistria. Nella pagina delle radio Rai viene aggiunto il palinsesto del V canale della filodiffusione dedicato alla musica leggera. Con la riforma della radiotelevisione agli inizi del 1976 la parola "canale" viene sostituita con "rete" posta prima del quadrato col numero rispettivo: 1 e 2.[16]
La rubrica nella sua nuova veste grafica si presenta nel seguente modo: nelle prime due pagine vengono presentati tutti i film della settimana, nelle due pagine successive ad ogni giorno della settimana vengono riportate le locandine e i programmi della Rete 1, Rete 2, PIN e Canale 5; ai due lati delle due pagine ci sono le gabbie riservate ai programmi del giorno, in mezzo sul lato sinistro in alto la griglia della Rete 1, in basso quella di Pin (Primarete Indipendente), a destra in alto la griglia della Rete 2 e in basso quella di Canale 5. Nelle due pagine successive le 24 griglie piccole dei programmi delle tv locali incluse quelle della Rete 3-Rai, Tv Svizzera, Telemontecarlo e TeleCapodistria. Le principali tv private a rilevanza regionale sono: Antenna3 Lombardia, Tele Torino Internazional, Telecupole, Antenna Nord, Telesanterno, Telenova, Telenord, Tele Alto Milanese, Telecity, Telelombardia, Canale 51, A&G Television, TeleEmiliaRomagna, Tele Reggio, Euro Parma Tv, Rtv 38, Rete A, Tele Libera Firenze, Canale 48, Telepadova, VideoVeneto, Tv Centro Marche, Gbr, La Uomo Tv, Rti, Tvr Voxon, Quintarete, Canale 21, Telenorba, Telebari, Telecapri, Teletna, Antenna Sicilia, Teleregione Color, Videolina.[17]
Le successive due pagine dedicate alle emittenti locali vedono inserito nel centro un box bigriglia bicolore: azzurro per la rusconiana Italia 1 in basso a destra con il logo dell'uno colorato di blu e giallo, e giallo-fucsia per la mondadoriana Retequattro, in alto a sinistra con il logo del quattro in bianco con scarabocchio in verde sotto il logo. Le altre mini-griglie delle emittenti locali rimangono invariate.
Cambiano contestualmente tutti i loghi impressi nelle testate delle griglie. L'ovale a forma di TV è contornato da una linea perimetrale marrone, i loghi delle tre reti Rai introducono i loghi già adottati dalla Tv anni prima: Rai 1 in blu, Rai 2 in rosso e Rai 3 in verde; per le reti Fininvest: il logo di Canale 5 diventa arancione col fiore rosso e contornato da un semiperimetro che parte dal fianco della testa fin sotto al fiore, Italia 1 perde la scritta obliqua "Italia" ed è interamente di colore blu, Retequattro rimane invariato di giallo. I loghi di Telemontecarlo e le altre reti Italia 7, MTV e Videomusic rimangono invariati.
Dal n.43 del 1997 cambia di nuovo la rubrica "7 giorni" riguardo ai palinsesti. Si tengono invariate le pagine della tv rosa, tv dei ragazzi e le due pagine giornaliere dei film e programmi di prima serata. Le successive pagine sono così divise: le prime due riportano al centro le tre griglie delle reti Rai con a sinistra le gabbie dei programmi del giorno e a destra dei programmi della sera. Nelle due pagine successive idem, al centro le tre griglie delle reti Mediaset a sinistra le gabbie dei programmi mattutini e a destra di quelli serali. La pagina successiva oltre alla tradizionale dedicata allo sponsor vi è quella delle griglie delle reti regionali con in alto a sinistra la gabbia con le due griglie delle reti di Cecchi Gori Telemontecarlo e TMC 2 con relativa gabbietta del programma su sfondo rosa.[19]
Tra la fine degli anni '90 e l'inizio degli anni 2000 l'impostazione delle griglie della rubrica "7giorni" rinominata "la settimana in Tv" cambia ulteriormente. Invariate le pagine iniziali nelle due pagine delle reti Rai e in quelle delle reti Mediaset, le griglie dei singoli canali accorpano anche le gabbie dei programmi. Spariscono i loghi delle reti e rimangono solo i nomi. Nella pagina delle TV regionali le griglie di LA7 e MTV e quelle delle emittenti regionali:
Dal numero 37 del 4 settembre 2012 la guida TV cambia completamente:
Dal n. 43 del 2019 la pagina dei programmi Mediaset Premium (pay tv) viene utilizzata per gli altri canali gratuiti. Rai 5, Rai Premium, Giallo, Spike, Top Crime vengono poste in alto con le rispettive gabbie per il programma della serata. Giù le restanti dieci caselle dei palinsesti di altre tv.
Nella lista canali troviamo: Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rete 4, Canale 5, Italia 1, LA7, TV8, Nove, 20, Rai 4, Iris, Rai 5, Rai Movie, Rai Premium, Cielo, Paramount Network, Tv2000, La7d, La5, RealTime, Cine34, Italia 2, Giallo, Top Crime, Boing, Rai Gulp, Rai YoYo, Spike, DMAX, Rai Storia, Mediaset Extra e Rai Sport.
Il settimanale mantiene un tono pacato e facilmente approcciabile, evitando pettegolezzi[22].
Ogni anno fino al 2008 la rivista organizzava la manifestazione Gran Premio Internazionale dello Spettacolo in cui venivano consegnati i "Telegatti", premi destinati ai migliori personaggi della TV, alle migliori trasmissioni televisive, ma anche alle star del cinema, della musica e dello sport. L'organizzazione dello spettacolo era curata dalla storica condirettrice della rivista, Rosanna Mani.[23] Un'altra iniziativa è il programma Vota la voce, ideato da Gigi Vesigna, che era l'allora direttore del giornale. "Sorrisi e Canzoni TV", nell'ambito del Premio Lunezia, a partire dal 2011, ha consegnato il premio "TVSC", a vari chansonnier italiani, tra essi Arisa, Fabrizio Moro e Nina Zilli.
Il pupazzo mascotte del giornale e del programma televisivo Superclassifica Show era Oscar, anche chiamato SuperTelegattone. Il suo verso, Miao hopp!, e la sigla della trasmissione da lui interpretata, sono entrati nella storia della TV. Il doppiatore di Oscar era l'imitatore Franco Rosi.
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