Supercoppa italiana 1997

10ª edizione della Supercoppa italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Supercoppa italiana 1997

La Supercoppa italiana 1997 è stata la 10ª edizione della competizione, disputata il 23 agosto 1997 allo stadio delle Alpi di Torino. La finale è stata disputata tra la Juventus, vincitrice della Serie A 1996-1997, e il Vicenza, detentore della Coppa Italia 1996-1997.

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Fatti in breve Competizione, Sport ...
Supercoppa italiana 1997
Competizione Supercoppa italiana
Sport Calcio
Edizione 10ª
Organizzatore Lega Calcio
Date 23 agosto 1997
Luogo  Italia
Torino
Partecipanti 2
Formula gara unica
Impianto/i Stadio delle Alpi
Risultati
Vincitore Juventus
(2º titolo)
Secondo Vicenza
Statistiche
Gol segnati 3
Pubblico 16 157
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La Juventus, vincitrice dell'edizione
Cronologia della competizione
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A conquistare il titolo è stata la Juventus, che si è imposta per 3-0 con una doppietta di Filippo Inzaghi e un gol di Antonio Conte.[1][2]

Partecipanti

Ulteriori informazioni Squadre, Qualificazione ...
Squadre Qualificazione Partecipazioni precedenti
(il grassetto indica la vittoria)
Juventus Vincitore della Serie A 1996-1997 2 (1990, 1995)
Vicenza Vincitore della Coppa Italia 1996-1997 Nessuna
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La partita

Riepilogo
Prospettiva
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Filippo Inzaghi, all'esordio in maglia juventina e protagonista della finale con la doppietta d'apertura.

Allo stadio delle Alpi di Torino, agli ordini dell'arbitro Livio Bazzoli, scendono in campo i padroni di casa della Juventus – che godono dei favori del pronostico[1] –, nei classici colori bianconeri, e il Vicenza, nell'occasione in un completo di cortesia blu, per la gara che segna l'inizio ufficiale della stagione calcistica italiana.

Il tecnico juventino Marcello Lippi, pur mandando in campo dal primo minuto due neoacquisti, il terzino Birindelli e l'attaccante Filippo Inzaghi[1] – quest'ultimo capocannoniere uscente e nuovo partner del numero dieci Del Piero –, si affida per il resto a nomi già rodati;[1] più ricco di novità appare l'undici approntato dall'allenatore biancorosso Francesco Guidolin – sono ben sette i volti nuovi arrivati dal calciomercato –, in cui l'ex piacentino Luiso ricopre il ruolo di unica punta, supportato unicamente dalle saltuarie incursioni offensive di Baronio.[1]

Nel primo tempo, il centrocampo a cinque predisposto da Guidolin – il capitano Di Carlo davanti alla difesa, gli uomini di fascia Ambrosetti e Schenardi, il centrale Ambrosini e il summenzionato Baronio –, riesce a imbrigliare abbastanza efficacemente le trame dei torinesi;[1][2] la compagine berica, esibendo un «elegante e moderno catenaccio»[1] che la porta a difendersi, a tratti, anche con sette elementi,[2] riesce così a sopperire all'inevitabile mancato affiatamento dettato dal profondo rinnovamento della propria rosa.[1]

La Juventus, per questo chiamata a fare la partita, in questa fase patisce la mancanza di spazi soprattutto in avanti nonché la spenta verve del suo fantasista Zidane, apparso ancora imballato dalla preparazione estiva.[1] Ne esce una frazione di gioco noiosa e senza sussulti, coi portieri pressoché inoperosi e le formazioni che vanno all'intervallo a reti inviolate.[1]

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Da sinistra: lo juventino Alessandro Birindelli e il vicentino Roberto Baronio, due tra i volti nuovi all'esordio, nel corso della finale.

All'opposto si rivela il secondo tempo, con gli ospiti che alla distanza palesano limiti tecnici e soprattutto atletici,[1] sicché i bianconeri legittimano le previsioni della vigilia già in avvio di frazione, ipotecando il trofeo grazie a una doppietta di Inzaghi: l'ex atalantino trova il primo gol dopo quattro minuti dalla ripresa, su un cross dalla sinistra di Pessotto, dapprima deviando il pallone sul palo e poi anticipando tutti in tap-in sulla goffa respinta dell'estremo difensore vicentino Brivio;[1] al 55' arriva il raddoppio e sempre su un traversone dalla stessa fascia, stavolta ad opera del capitano Conte, sul quale il numero nove juventino, eludendo la marcatura di un Coco apparso non esente da colpe, mette in rete con una girata al volo da dentro l'area piccola.[1]

L'incontro si chiude di fatto qui, col Vicenza incapace di una reazione concreta, e che tornerà in Veneto senza avere effettuato conclusioni nello specchio di Peruzzi.[1] Da qui al termine c'è spazio solo per il terzo e definitivo gol dei piemontesi, realizzato da Conte a dieci giri di lancetta dal triplice fischio, con un tiro al volo d'esterno destro dalla lunetta dell'area di rigore:[1][2] una rete significativa per il centrocampista salentino, nell'occasione al rientro dopo un grave infortunio che l'aveva tenuto per undici mesi lontano dai campi.[3]

Proprio Conte, a fine gara, solleva la seconda Supercoppa italiana nella storia del club bianconero.

Tabellino

Torino
23 agosto 1997, ore 20:30 CEST
Juventus3  0
referto
VicenzaStadio delle Alpi (16157 spett.)
Arbitro:  Bazzoli (Merano)

Manica sinistra
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Maglietta
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Manica destra
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Juventus
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
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Vicenza

Formazioni

Juventus:
P1Italia (bandiera) Angelo Peruzzi
D15Italia (bandiera) Alessandro Birindelli
D2Italia (bandiera) Ciro Ferrara
D4Uruguay (bandiera) Paolo Montero
D22Italia (bandiera) Gianluca Pessotto
C8Italia (bandiera) Antonio Conte (c)
C14Francia (bandiera) Didier DeschampsUscita al 81’ 81’
C7Italia (bandiera) Angelo Di Livio
C21Francia (bandiera) Zinédine ZidaneUscita al 66’ 66’
A9Italia (bandiera) Filippo InzaghiAmmonizione
A10Italia (bandiera) Alessandro Del PieroUscita al 66’ 66’
A disposizione:
P12Italia (bandiera) Michelangelo Rampulla
D6Portogallo (bandiera) Dimas Teixeira
D23Italia (bandiera) Marco Zamboni
C5Italia (bandiera) Fabio PecchiaIngresso al 66’ 66’
C20Italia (bandiera) Alessio TacchinardiIngresso al 81’ 81’
A11Italia (bandiera) Michele PadovanoAmmonizioneIngresso al 66’ 66’
A16Italia (bandiera) Nicola Amoruso
Allenatore:
Italia (bandiera) Marcello Lippi
Vicenza:
P22Italia (bandiera) Pierluigi Brivio
D10Italia (bandiera) Fabio Viviani
D21Italia (bandiera) Lorenzo StoviniAmmonizione
D24Uruguay (bandiera) Ricardo Canals
D3Italia (bandiera) Francesco Coco
C7Italia (bandiera) Marco Schenardi
C4Italia (bandiera) Domenico Di Carlo (c)
C6Italia (bandiera) Roberto BaronioUscita al 69’ 69’
C15Italia (bandiera) Massimo Ambrosini
C23Italia (bandiera) Gabriele AmbrosettiUscita al 61’ 61’
A9Italia (bandiera) Pasquale LuisoUscita al 75’ 75’
A disposizione:
P1Italia (bandiera) Luca Mondini
C13Italia (bandiera) Fabio Firmani
C14Italia (bandiera) Lamberto ZauliIngresso al 69’ 69’
C16Italia (bandiera) Massimo BeghettoIngresso al 61’ 61’
A11Italia (bandiera) Alessandro Iannuzzi
A19Uruguay (bandiera) Marcelo OteroIngresso al 75’ 75’
A20Italia (bandiera) Arturo Di Napoli
Allenatore:
Italia (bandiera) Francesco Guidolin

Note

Bibliografia

Collegamenti esterni

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