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registro vocale, chiave musicale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
In musica, il termine soprano indica sia la chiave musicale omonima, detta anche chiave di do, sia la più acuta delle voci (e il/la cantante che la possiede), sia un registro che può essere vocale o strumentale (ad esempio sassofono soprano).
L'etimologia della parola deriva dal latino superius (più alto), e denotava una pars più alta rispetto a una o più di un componimento polifonico vocale o strumentale.
L'accezione più comune del termine fa riferimento ai cantanti soprano. Questi possono essere solo donne adulte o bambini di entrambi i sessi (detti anche voci bianche).[1] In passato cantarono come soprani anche i castrati.
L'estensione del repertorio per soprano (soprattutto nell'opera lirica) è di circa due ottave, dal do centrale al do sovracuto (do3 – do5), ma può variare ampiamente.
Il soprano può essere classificato come segue:
Nel corso dell'evoluzione del melodramma, la mescolanza di questi tipi e l'affermarsi di nuove tendenze ha dato luogo a ulteriori sottocategorie:
Alla voce di soprano, come a quella di tenore, sono tradizionalmente affidati i ruoli da protagonista.
Nel repertorio dei secoli XVII-XVIII alcuni celebri soprani sono:
Di seguito sono riportati alcuni tra i ruoli più celebri per soprano nell'opera lirica.
La chiave di soprano è la chiave di do collocata sulla prima linea inferiore del pentagramma.
In una famiglia strumentale, il termine distingue il tipo la cui estensione è acuta (ad es. sassofono soprano).