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comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
San Pietro di Feletto (San Piero de Felét in veneto) è un comune italiano di 5 145 abitanti della provincia di Treviso in Veneto. Si tratta di un comune sparso in quanto sede comunale non è l'omonimo borgo ma quello di Rua di Feletto.
San Pietro di Feletto comune | |
---|---|
Veduta con l'antica pieve | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Treviso |
Amministrazione | |
Sindaco | Cristiano Botteon [1] (lista civica Progetto Feletto) dal 09-06-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°56′N 12°15′E |
Altitudine | 221 m s.l.m. |
Superficie | 19,26 km² |
Abitanti | 5 145[2] (30-6-2023) |
Densità | 267,13 ab./km² |
Frazioni | Bagnolo, Rua di Feletto (sede comunale), San Michele di Feletto, San Pietro di Feletto, Santa Maria di Feletto[3] |
Comuni confinanti | Conegliano, Refrontolo, Susegana, Tarzo, Vittorio Veneto |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 31020 |
Prefisso | 0438 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 026073 |
Cod. catastale | I103 |
Targa | TV |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[4] |
Cl. climatica | zona E, 2 766 GG[5] |
Nome abitanti | felettani |
Cartografia | |
Il territorio comunale nella provincia di Treviso. | |
Sito istituzionale | |
Il comune di San Pietro di Feletto è collocato sulle colline moreniche a nord ovest di Conegliano. Tali colline sono coperte di vigneti, soprattutto del vitigno prosecco, che in quest'area ha denominazione di origine controllata.
Tra la vegetazione si segnalano boschi di robinie e di castagni.
Il paese di San Pietro, località amena e naturalisticamente rilevante, è poi caratterizzato dalla presenza di numerose case rurali, sparse sulla superficie flessuosa delle colline dominate dall'antica pieve di San Pietro; nell'area pianeggiante retrostante quest'ultima, invece, hanno sede villette ed abitazioni di recente fattura, che costituiscono la zona residenziale del paese.
Il toponimo Feletto deriva dal latino filix "felce", in riferimento alla boscosità del territorio[6].
La storia del comune inizia probabilmente attorno al VII-VIII secolo quando fu eretta la chiesa di San Pietro, forse sulle rovine di un tempio pagano. Il luogo sacro, attorno al quale si formò un primo nucleo abitato, divenne rapidamente sede di una potente pieve, la cui giurisdizione si estendeva, oltre che sul Feletto, anche su Formeniga, Collalbrigo e Refrontolo. Attorno all'XI secolo essa veniva donata al vescovo di Belluno, per passare poi alla consorteria di Conegliano. Seguirà poi le sorti di quest'ultima passando più tardi alla Serenissima[7].
Nello stemma è raffigurata l'antica pieve di San Pietro. Il gonfalone è un drappo di bianco.[8]
Si tratta di una delle pievi più antiche e preziose della marca trevigiana, posta in un luogo panoramico da cui lo spettacolo paesaggistico è paragonabile solo a quello visibile dalle terrazze delle pievi di Castello Roganzuolo o di Rolle.
La chiesa, risalente all'XI secolo, si presenta con una facciata a salienti, davanti alla quale si apre un ampio porticato medievale, sotto il quale sono custoditi cinque preziosi affreschi: Sant'Antonio Abate, Vergine col Bambino, Vergine con Santi, Sacrificio di Caino e Abele, Cristo della Domenica.
L'interno, a tre navate, contiene affreschi eseguiti tra il XII e il XV secolo: i più antichi sono nella parte sinistra della navata centrale e sopra l'arco dell'abside. Il catino absidale è dominato da un grande Cristo Pantocratore tra la Vergine e San Pietro del XIII secolo. I restanti affreschi sono del XV secolo: tra essi quelli che fanno da cornice alla cappella gotica di San Sebastiano, sede del battistero e angolo più suggestivo della pieve.
Tutti i dipinti hanno beneficiato di un completo restauro tre 1998 e 2002, il quale consente oggi di godere delle suggestioni coloristiche originarie.
La chiesa della frazione Santa Maria di Feletto è un edificio cinquecentesco, posto in luogo panoramico, rivolto sui colli del Collalto.
L'attuale edificio, che funge da chiesa della frazione di San Michele di Feletto, è il rifacimento di una chiesa esistente già dal Trecento. Di piccole dimensioni, si trova lungo la strada che collega Parè e Santa Maria. All'interno è custodita un'opera attribuita a Palma il Giovane e realizzata nel XVI secolo.
La chiesa della frazione di Rua nacque nel Seicento assieme al complesso di un grande eremo camaldolese, di cui era parte: l'aspetto attuale è frutto di modifiche che nei secoli ne hanno ampliato le dimensioni.
L'eremo camaldolese risale al 1670 e fu soppresso nell'Ottocento da Napoleone: attualmente ne restano solo alcune parti, tra cui 4 celle, il refettorio e l'albergo dei poveri, dove ha sede il municipio.
La chiesa di Bagnolo è un edificio sacro moderno e di piccole dimensioni: la facciata a capanna è aperta da un portale a tutto sesto e da un rosone; sulla sommità, percorsa da un cornicione dentellato, sono presenti, al centro, una croce e, ai lati, due pinnacoli. L'interno è a una navata e disadorno. Esternamente, presso l'adiacente cimitero, c'è un piccolo campanile, di epoca precedente, la cui cella campanaria è aperta da bifore a tutto sesto.
A San Pietro di Feletto:
Di seguito è proposto un elenco delle ville venete presenti sul territorio comunale di San Pietro:
Fino alla metà del XX secolo, San Pietro era composto principalmente da borghi: tra essi Borgo Doimo, Borgo Lozzo, Borgo Anese, Borgo Antiga ecc.
Copiose sono anche le tipiche architetture rurali sparse sul territorio agricolo del comune, di diverse epoche e con diverse tipologie, tutte ascrivibili al modello più diffuso nell'area, con abitato a pianta rettangolare disposto su tre livelli e uno o più annessi rustici di dimensioni inferiori.
Abitanti censiti[15]
Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 164, ovvero il 3,1% della popolazione. L'unica comunità di una certa consistenza è quella romena, con 36 appartenenti[16].
Nel comune hanno sede due scuole materne paritarie (una a Santa Maria e una a Bagnolo), tre scuole elementari statali (una a Rua, una a Bagnolo e una Santa Maria) e una scuola media statale (a Rua).
San Pietro di Feletto, oltre all'omonimo borgo, ha quattro frazioni:
Oltre alle frazioni, si ricorda la presenza di diverse altre località, tra le quali la località Moro (quartiere di collegamento con il comune di Conegliano) e Crevada (abitato condiviso col comune con Susegana).
L'economia di San Pietro di Feletto è tradizionalmente fondata sulla viticoltura e la produzione del vino bianco: questo comune infatti fa parte della Denominazione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.
La ricchezza paesaggistica dei colli fa essere quest'area oggetto di turismo culturale, oltre che enogastronomico.
Nell'area di Crevada ha sede anche una zona industriale.
La presenza di boschi legava un tempo l'economia di San Pietro alla produzione di legname[17].
Nel 2010 è stato ufficialmente "battezzato" il muro di Ca' del Poggio[18], una salita lunga 1150 m con pendenza media del 12.7% e pendenza massima del 18%. La salita, molto nota nell'ambiente ciclistico, è stata attraversata da varie edizioni del Giro d'Italia.
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