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specialità di atletica leggera Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il salto in lungo è una specialità sia maschile che femminile dell'atletica leggera, in cui gli atleti, dopo una rincorsa, raggiungono la zona limite dove poter saltare, detta "asse di battuta", cercando di atterrare il più lontano possibile nella buca riempita di sabbia.
Salto in lungo | |
---|---|
Atleta in fase di volo | |
Federazione | World Athletics |
Contatto | No |
Genere | Maschile e femminile |
Indoor/outdoor | Outdoor e indoor |
Campo di gioco | Pedana rettilinea in materiale sintetico con asse di battuta e buca con sabbia |
Olimpico | dal 1896 (uomini) dal 1948 (donne) |
Campione mondiale | Maschile outdoor: Miltiadīs Tentoglou (2023) Femminile outdoor: Ivana Španović (2023) Maschile indoor: Miltiadīs Tentoglou (2022) Femminile indoor: Ivana Španović (2022) |
Campione olimpico | Maschile: Miltiadīs Tentoglou (2024) Femminile: Tara Davis-Woodhall (2024) |
La lunghezza del salto viene misurata dal limite di battuta, indipendentemente dal punto esatto dove l'atleta ha staccato. Il salto in lungo fa parte dei salti in estensione come il salto triplo.
Il salto in lungo è ritenuto tra i gesti più naturali. Come gli altri salti, anche questo si compone di 4 fasi:
Lo scopo della rincorsa è quello di raggiungere la massima velocità controllabile per effettuare uno stacco e anch'essa si suddivide in più fasi:
La lunghezza varia a seconda degli atleti e in rapporto all'accelerazione e alla velocità che raggiunge. La rincorsa varia da 30-34 metri fino ai 45 circa. Se la rincorsa è troppo breve non è possibile esprimere a pieno l'efficacia del salto.
La corsa deve avere una certa velocità sviluppata gradualmente. Deve poter adattarsi alle capacità dell'atleta e deve essere compatibile con la corretta esecuzione del salto. Uno degli errori più frequenti è quello di impegnarsi nella corsa a svantaggio di un'azione controllata che poi aiuta a migliorare le fasi successive.
Per quanto riguarda la tecnica, la partenza può avvenire da fermi (per centrare meglio l'asse di battuta), o con qualche passo di avvio (per una migliore decontrazione), ma in tutti i casi a partire da una linea di riferimento. La corsa deve essere elastica e progressivamente accelerata, mantenendo il busto eretto e ginocchia alte, aiutando così un buon movimento rotatorio delle gambe, al fine di ottenere un'alta velocità con una buona stabilità.
Subito prima dello stacco gli ultimi tre appoggi devono essere accelerati. Segue un leggero abbassamento dell'atleta (caricamento) per coinvolgere la totalità del corpo in sincrono, agevolandolo con una buona apertura tra le due cosce e l'angolo del ginocchio.
Il piede poggia su tutta la superficie di battuta con la massima forza, spingendo verso il basso, anche con una leggera rullata, che serve, assecondando il movimento del corpo, a utilizzare al massimo la superficie di spinta del piede. Segue la decisa salita del ginocchio libero per ottenere un ulteriore slancio verso l'alto.
Bisogna inoltre ricordare che la lunghezza del salto dipende dall'insieme di tutte le sue parti e lo stacco non deve servire principalmente ad una spinta in avanti (già data dalla corsa) ma, appunto all'elevazione.
I movimenti compiuti durante la fase di volo possono variare in funzione dell'atleta, ma sono sempre finalizzati al mantenimento dell'equilibrio e di annullare l'effetto di rotazione.
Si può assistere al volo veleggiato (o hang style) in cui è prevista una distensione ed un abbassamento dell'arto libero fino ad essere appaiato all'arto di stacco, a raccolta (o tuck style) o con passi in aria (o hitch-kick). In quest'ultimo si possono eseguire 1½ ; 2½ o 3½ passi in volo prima dell'atterraggio.
La direzione dello sguardo deve essere in avanti e un po' verso l'alto sempre per evitare eventuali rotazioni del busto. In tutta la fase di volo le azioni devono essere fluide e decontratte al fine di evitare di farsi male nel momento dell'atterraggio.
Quest'ultimo deve avvenire con le gambe protese in completa estensione. Dapprima gli arti sono flessi per poi allungarsi un attimo prima del contatto col suolo, e il busto deve essere leggermente inclinato in avanti. Quando i piedi toccano la sabbia, le ginocchia si piegano, ed il busto passa sopra le orme lasciate dai piedi con la testa che si avvicina il più possibile alle ginocchia.
Se eseguito correttamente il primo segno che rimane sulla sabbia è solo quello dei talloni. In questo modo si evita di cadere all'indietro e di perdere centimetri che in gare professionali possono essere decisivi.
Tutti i salti devono essere misurati prendendo come riferimento il segno lasciato dall'atleta nella sabbia più vicino alla linea di stacco (o al suo prolungamento), lasciato da qualsiasi parte del corpo dell'atleta. La misurazione deve essere effettuata perpendicolare alla linea di stacco.[1]
Il salto viene considerato nullo se:[1]
Il record mondiale maschile della specialità è detenuto dallo statunitense Mike Powell con la misura di 8,95 m, ottenuta il 30 agosto 1991 nella finale dei campionati mondiali di Tokyo, mentre quello femminile è detenuto dalla sovietica Galina Čistjakova che saltò 7,52 m l'11 giugno 1988 a Leningrado.
Nel 1992, in condizioni ventose Mike Powell saltò 8,99 m a Sestriere; nel 1994 Heike Drechsler, sempre a Sestriere, fece registrare una misura di 7,63 m, con un vento di appena +2,1 m/s. Nel 1995, ancora al Sestriere, favorevole perché in altura, Iván Pedroso saltò 8,96 m; il salto fu inizialmente considerato record mondiale, ma in seguito fu accertato che un tecnico si era piazzato davanti all'anemometro per consentire la regolarità del salto, falsando quindi la misura del vento, che fu considerato in seguito superiore ai 2 m/s. L'atleta si aggiudicò comunque la Ferrari messa in palio dagli organizzatori per chi avesse battuto un record mondiale.[2][3]
A livello indoor i primati mondiali sono stati stabiliti dallo statunitense Carl Lewis, con la misura di 8,79 m ottenuta il 27 gennaio 1984 a New York, e dalla tedesca Heike Drechsler, con 7,37 m saltati il 13 febbraio 1988 a Vienna.
Statistiche aggiornate al 4 marzo 2021.[4]
Misura | Atleta | Luogo | Data | |
---|---|---|---|---|
8,95 m (+0,3 m/s) | Mike Powell | Tokyo | 30 agosto 1991 | |
8,90 m (+2,0 m/s) | Bob Beamon | Città del Messico | 18 ottobre 1968 | |
8,65 m (+1,3 m/s) | Luvo Manyonga | Potchefstroom | 22 aprile 2017 | |
8,48 m (+0,6 m/s) | Mohamed Salman Al-Khuwalidi | Sotteville-lès-Rouen | 2 luglio 2006 | |
8,86 m (+1,9 m/s) | Robert Ėmmijan | Tsaghkadzor | 22 maggio 1987 | |
8,95 m (+0,3 m/s) | Mike Powell | Tokyo | 30 agosto 1991 | |
8,54 m (+1,7 m/s) | Mitchell Watt | Stoccolma | 29 luglio 2011 | |
8,73 m (+1,2 m/s) | Irving Saladino | Hengelo | 24 maggio 2008 | |
8,47 m (-0,2 m/s) | Andrew Howe | Osaka | 30 agosto 2007 |
Statistiche aggiornate al 9 luglio 2022.[5]
Misura | Atleta | Luogo | Data | |
---|---|---|---|---|
7,52 m (+1,4 m/s) | Galina Čistjakova | Leningrado | 11 giugno 1988 | |
7,40 m (+0,9 m/s) | Jackie Joyner-Kersee | Seul | 29 settembre 1988 | |
7,17 m (+1,1 m/s) | Ese Brume | Chula Vista | 29 maggio 2021 | |
7,01 m (+1,4 m/s) | Yao Weili | Jinan | 4 giugno 1993 | |
7,52 m (+1,4 m/s) | Galina Čistjakova | Leningrado | 11 giugno 1988 | |
7,49 m (+1,3 m/s) | Jackie Joyner-Kersee | New York | 22 maggio 1994 | |
7,49 m (+1,7 m/s) | Jackie Joyner-Kersee | Sestriere | 31 luglio 1994 | |
7,13 m (+1,8 m/s) | Brooke Buschkuehl | Chula Vista | 9 luglio 2022 | |
7,26 m (+1,8 m/s) | Maurren Maggi | Bogotà | 25 giugno 1999 | |
7,11 m (+0,8 m/s) | Fiona May | Budapest | 22 agosto 1998 | |
Statistiche aggiornate al 4 marzo 2024.[6]
Misura | Atleta | Luogo | Data | |
---|---|---|---|---|
8,79 m | Carl Lewis | New York | 27 gennaio 1984 | |
8,44 m | Luvo Manyonga | Birmingham | 2 marzo 2018 | |
8,27 m | Su Xiongfeng | Nanchino | 11 marzo 2010 | |
8,71 m | Sebastian Bayer | Torino | 8 marzo 2009 | |
8,79 m | Carl Lewis | New York | 27 gennaio 1984 | |
8,25 m | Fabrice Lapierre | Portland | 20 marzo 2016 | |
8,42 m | Irving Saladino | Atene | 13 febbraio 2008 | |
8,34 m | Mattia Furlani | Ancona | 17 febbraio 2024 | |
Statistiche aggiornate al 4 marzo 2024.[7]
Misura | Atleta | Luogo | Data | |
---|---|---|---|---|
7,37 m | Heike Drechsler | Vienna | 13 febbraio 1988 | |
6,97 m | Chioma Ajunwa | Erfurt | 5 febbraio 1997 | |
6,82 m | Yang Juan | Pechino | 13 marzo 1992 | |
7,37 m | Heike Drechsler | Vienna | 13 febbraio 1988 | |
7,23 m | Brittney Reese | Istanbul | 11 marzo 2012 | |
6,81 m | Nicole Boegman | Barcellona | 12 marzo 1995 | |
6,89 m | Maurren Maggi | Valencia | 9 marzo 2008 | |
6,97 m | Larissa Iapichino | Istanbul | 5 marzo 2023 | |
Legenda:
: record mondiale
: record olimpico
: record africano
: record asiatico
: record europeo
: record nord-centroamericano e caraibico
: record oceaniano
: record sudamericano
: record italiano
Statistiche aggiornate al 4 marzo 2021.[8]
Misura | Atleta | Luogo | Data | |
---|---|---|---|---|
1. | 8,95 m (+0,3 m/s) | Mike Powell | Tokyo | 30 agosto 1991 |
2. | 8,90 m (+2,0 m/s) | Bob Beamon | Città del Messico | 18 ottobre 1968 |
3. | 8,87 m (-0,2 m/s) | Carl Lewis | Tokyo | 30 agosto 1991 |
4. | 8,86 m (+1,9 m/s) | Robert Ėmmijan | Tsaghkadzor | 22 maggio 1987 |
5. | 8,74 m (+1,4 m/s) | Larry Myricks | Indianapolis | 18 luglio 1988 |
5. | 8,74 m (+2,0 m/s) | Erick Walder | El Paso | 2 aprile 1994 |
5. | 8,74 m (-1,2 m/s) | Dwight Phillips | Eugene | 7 giugno 2009 |
8. | 8,73 m (+1,2 m/s) | Irving Saladino | Hengelo | 24 maggio 2008 |
9. | 8,71 m (+1,9 m/s) | Iván Pedroso | Salamanca | 18 luglio 1995 |
10. | 8,69 m (+0,5 m/s) | Tajay Gayle | Doha | 28 settembre 2019 |
Statistiche aggiornate al 4 marzo 2021.[9]
Misura | Atleta | Luogo | Data | |
---|---|---|---|---|
1. | 7,52 m (+1,4 m/s) | Galina Čistjakova | Leningrado | 11 giugno 1988 |
2. | 7,49 m (+1,3 m/s) | Jackie Joyner-Kersee | New York | 22 maggio 1994 |
3. | 7,48 m (+1,2 m/s) | Heike Drechsler | Neubrandenburg | 9 luglio 1988 |
4. | 7,43 m (+1,4 m/s) | Anișoara Cușmir-Stanciu | Bucarest | 4 giugno 1983 |
5. | 7,42 m (+2,0 m/s) | Tat'jana Kotova | Annecy | 23 giugno 2002 |
6. | 7,39 m (+0,5 m/s) | Elena Belevskaja | Brjansk | 18 luglio 1987 |
7. | 7,37 m | Inesa Kravec' | Kiev | 13 giugno 1992 |
8. | 7,33 m (+0,4 m/s) | Tat'jana Lebedeva | Tula | 31 luglio 2004 |
9. | 7,31 m (+1,5 m/s) | Elena Chlopotnova | Alma-Ata | 12 settembre 1985 |
9. | 7,31 m (+1,9 m/s) | Marion Jones | Eugene | 31 maggio 1998 |
9. | 7,31 m (+1,7 m/s) | Brittney Reese | Eugene | 2 luglio 2016 |
Statistiche aggiornate al 18 marzo 2022.[10]
Misura | Atleta | Luogo | Data | |
---|---|---|---|---|
1. | 8,79 m | Carl Lewis | New York | 27 gennaio 1984 |
2. | 8,71 m | Sebastian Bayer | Torino | 8 marzo 2009 |
3. | 8,62 m | Iván Pedroso | Maebashi | 7 marzo 1999 |
4. | 8,59 m | Miguel Pate | New York | 1º marzo 2002 |
5. | 8,56 m | Yago Lamela | Maebashi | 7 marzo 1999 |
6. | 8,55 m | Miltiadīs Tentoglou | Belgrado | 18 marzo 2022 |
7. | 8,49 m | Robert Ėmmijan | Liévin | 21 febbraio 1987 |
8. | 8,46 m | Juan Miguel Echevarría | Birmingham | 2 marzo 2018 |
9. | 8,45 m | JuVaughn Harrison | Fayetteville | 12 marzo 2021 |
10. | 8,44 m | Larry Myricks | New York | 24 febbraio 1984 |
10. | 8,44 m | Mike Powell | Budapest | 5 febbraio 1993 |
10. | 8,44 m | Luvo Manyonga | Birmingham | 2 marzo 2018 |
Statistiche aggiornate al 4 marzo 2021.[11]
Misura | Atleta | Luogo | Data | |
---|---|---|---|---|
1. | 7,37 m | Heike Drechsler | Vienna | 13 febbraio 1988 |
2. | 7,30 m | Galina Čistjakova | Lipeck | 28 gennaio 1989 |
3. | 7,24 m | Ivana Španović | Belgrado | 5 marzo 2017 |
4. | 7,23 m | Brittney Reese | Istanbul | 11 marzo 2012 |
5. | 7,20 m | Larysa Berežna | Homel' | 4 febbraio 1989 |
6. | 7,17 m | Olena Khlopotnova | Chișinău | 16 febbraio 1985 |
7. | 7,13 m | Jackie Joyner-Kersee | Atlanta | 5 marzo 1994 |
8. | 7,09 m | Helga Radtke | Berlino Est | 24 febbraio 1985 |
8. | 7,09 m | Inesa Kravec' | Mosca | 1º febbraio 1992 |
10. | 7,07 m | Malaika Mihambo | Berlino | 14 febbraio 2020 |
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