Loading AI tools
sport di squadra, uno dei codici del rugby Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il rugby a 15 (pron. [ˈrɛɡbi][1] o [ˈraɡbi][2]; ingl. rugby union, fr. rugby à XV; tradotto come pallovale[3] e anticamente indicato come giuoco della palla ovale[4]) è uno sport di squadra che costituisce, insieme al rugby a 13 (ingl. rugby league), uno dei due grandi codici regolamentari in cui è diviso il gioco del rugby. I due regolamenti, così come gli organismi e le federazioni nazionali e internazionali che vi fanno riferimento, sono indipendenti l'uno dall'altro.
Rugby a 15 | |
---|---|
Marcatura di una meta durante un incontro in Galles, 2008 | |
Federazione | World Rugby |
Inventato | 1823, Inghilterra |
Componenti di una squadra | 15 |
Contatto | Sì |
Genere | |
Indoor/outdoor | Outdoor |
Campo di gioco | 94 × 68 m (min) 100 × 70 m (max) |
Olimpico | ♂ 1900-1924 |
Campione mondiale | |
Originario dell'Inghilterra, è diffuso nelle Isole britanniche (Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda), in Francia, in Oceania (Australia, Nuova Zelanda, Tonga, Figi, Samoa), in Sudafrica e ha un buon seguito in Italia, dove è praticato fino dai primi anni del XX secolo, in Argentina, dove fu importato dalle famiglie originarie del Regno Unito e, in misura minore ma in qualche modo significativa, in altri Paesi come Spagna, Portogallo, Romania e alcuni Paesi già repubbliche sovietiche (Russia, Ucraina e Georgia su tutte) nonché Giappone, Namibia, Canada, Stati Uniti e Uruguay.
Nell'ottobre del 1863 fu costituita la Football Association con l'intento di unificare le varie forme di gioco con la palla che venivano praticate all'epoca. Durante una serie di sei incontri, tenuti alla Freemason's Tavern di Londra, rappresentanti delle scuole pubbliche e delle università, insieme a un numero di associazioni indipendenti e importanti, si riunirono per stabilire un singolo regolamento del football. La prima stesura prevedeva caratteristiche che sono ora parte del rugby come il correre in avanti con la palla ed essere caricati, trattenuti, sgambettati, ecc. Queste regole furono gradualmente scartate e fu adottata una variante delle Regole di Cambridge, che tra l'altro prevedevano 11 giocatori. Si crearono così due fazioni: quella del "Dribbling Game" (ossia del calcio) e quella dell'"Handling Game" (ossia di quello che oggi è il rugby). Nella riunione finale i rappresentanti del Blackheath e di Rugby ritirarono la loro squadra dall'associazione a causa della rimozione della regola che permetteva hacking ossia calciare un avversario negli stinchi e il divieto di prendere la palla con le mani. Il Blackheath e un numero di altre squadre continuarono a giocare la loro versione di football che poi fu codificata come rugby football.
Il 26 gennaio 1871, durante la riunione dei rappresentanti di squadre importanti nel ristorante Pall Mall di Londra, si formò la Rugby Football Union, che portò all'unificazione del regolamento per tutte quelle squadre inglesi che giocavano una variante delle regole della Rugby School. Il test match tra Scozia e Inghilterra di quell'anno è il più antico confronto tra due nazionali. Nel frattempo l'hacking fu definitivamente messo fuori legge, ma rimasero validi il gioco con le mani e il placcaggio (ma non alle gambe). Sarà proprio la questione dell'hacking a favorire la stesura delle regole finali.
Nel 1877 il numero di giocatori per squadra fu definitivamente ridotto da 20 a 15.
Il 1º gennaio 1886 i delegati delle federazioni storiche del rugby, ovvero Scozia, Galles e Irlanda fondarono la International Rugby Board, l'organismo internazionale che disciplina e regolamenta il rugby union. L'Inghilterra inizialmente non prese parte all'iniziativa, ma vi si unì nel 1890.
Nell'ultimo decennio del XIX secolo prese il via uno scontro di origine culturale e sociale tra i club del nord dell'Inghilterra (composti prevalentemente da lavoratori) e quelli del sud (composti da studenti e aristocratici) sulla natura amatoriale o professionistica del gioco: i rappresentanti dei club settentrionali rivendicavano il diritto al compenso per le partite disputate sacrificando il lavoro, richiesta ritenuta oltraggiosa e molto poco nobile dalla RFU, per la quale il rugby doveva essere un'attività puramente amatoriale (e tale rimarrà fino al 1995); per questo, il 29 agosto 1895 ventuno club si separarono dalla RFU e s'incontrarono al George Hotel di Huddersfield, formando la Northern Rugby Football Union con il suo insieme di regole, che sarebbe in seguito diventata la Rugby Football League (RFL).
Il rugby union fece parte del programma olimpico fino al 1924. Le nazionali vincitrici del titolo olimpico sono quelle di Francia nel 1900 (v. Rugby a 15 ai Giochi della VII Olimpiade), di Australia nel 1908, di Stati Uniti nel 1920 e 1924. Dal 2016 è tornato ai Giochi, ma nella versione ridotta a sette giocatori (Rugby Seven), amministrata sempre dalla World Rugby.
La Federazione Italiana Rugby (FIR) si costituì il 28 settembre 1928 e nel 1929 organizzò il primo campionato italiano ufficiale di rugby.
Sebbene sia spesso ritenuto erroneamente uno sport brutale, il rugby deve le sue origini a una delle più aristocratiche scuole britanniche (quella di Rugby appunto, che gli ha dato il nome).
Secondo la leggenda, nel 1823 il giovane studente William Webb Ellis, durante una partita a calcio giocata secondo uno dei tanti regolamenti allora in circolazione in Inghilterra, afferrò il pallone con le mani e, anziché calciarlo come previsto, cominciò a correre verso l'opposta linea di fondo. Gli sport allora non erano ancora dotati di regole codificate e molte varianti prevedevano che la palla potesse essere portata in mano (la principale differenza riguardava l'utilizzo delle mani - Handling game, contrapposto al Dribbling game), quindi di per sé la corsa di Webb Ellis non fu una vera e propria novità ma, anzi, una consuetudine ampiamente diffusa.
La storia di Webb Ellis cominciò a circolare nel 1876, quattro anni dopo la sua morte, a opera di Matthew Bloxam (un ex studente della Rugby School) che confessò al giornale della scuola di avere appreso, da fonte anonima, che fu proprio Ellis in quell'occasione a stabilire il passaggio da un football giocato con i piedi a uno giocato con le mani. Anche se le indagini successive provarono che nella stessa scuola di Rugby si praticava più di uno sport in cui era permesso l'uso delle mani e che le regole del football variavano di anno in anno, William Webb Ellis è entrato nel mito, passando alla storia come l'ideatore del Rugby Football. Ancora oggi il trofeo della coppa del mondo di rugby è intestato a Webb Ellis e una targa alla Rugby School commemora il suo famoso quanto contestato gesto atletico. Comunque sia, tutti i testi di storia del rugby citano il celebre studente pur specificando i dubbi riguardo certe interpretazioni di quanto realmente avvenne.[5]
Le prime società o associazioni che fondarono la Rugby Football Union furono ventidue:
Quelle qui elencate sono solo le regole principali del rugby a 15.[6]
Il recinto di gioco è composto dal campo di gioco e dalle aree di meta. Il campo di gioco non deve mai eccedere i 100 metri in lunghezza tra le linee di meta e i 70 metri in larghezza. Oltre la linea di meta c'è l'area di meta, che deve essere tra i dieci e i 22 metri di lunghezza, portando la lunghezza totale del campo a un massimo di 144 metri. La lunghezza e la larghezza dell'area di gioco devono essere il più possibile vicine alle dimensioni indicate.
Il campo di gioco è diviso in due dalla linea (continua) di metà campo, in ciascuna metà campo sono tracciate altre linee parallele alla linea di metà campo:
Le porte, a forma di "hh" si trovano al centro delle linee di meta. La distanza tra i due pali delle porte, di 9,4 metri come altezza minima, deve essere di 5,6 metri. I due pali sono uniti tra di loro da una barra trasversale, il lato superiore di tale barra deve essere a 3 metri dal terreno.
Gli otto giocatori che costituiscono prima, seconda e terza linea sono definiti avanti: gli avanti sono quelli che si contendono le mischie e le rimesse laterali. La mischia può essere chiusa o aperta: a una mischia chiusa partecipano minimo cinque giocatori per parte e minimo altri cinque stanno vicino sin quando avviene l'apertura del gioco mentre a una mischia aperta (ruck) partecipano uno o più giocatori in piedi a diretto contatto con l'avversario quando il pallone è a terra. Nello schieramento in campo, dietro gli avanti stanno i due mediani, dietro i mediani stanno quattro trequarti e dietro i trequarti c'è un estremo. L'utility back è un particolare giocatore in grado di potere ricoprire diversi ruoli da trequarti. Gli atleti di tutti i ruoli, nelle scuole di tecnica per principianti, imparano a eseguire l'azione fondamentale ossia il placcaggio. Durante una partita sono permesse sette sostituzioni per squadra.
Nel rugby union, la tipologia del gioco più diffusa nel mondo, i ruoli dei giocatori e la loro disposizione in campo sono i seguenti (termini in inglese e italiano):
Disposizione in campo di una squadra di rugby union | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
|
Ogni meta realizzata vale cinque punti. Una meta si realizza depositando con una mano o le mani il pallone nell'area di meta avversaria direttamente. La squadra che ha realizzato una meta ha diritto a un calcio di conversione o trasformazione che vale due punti: il calcio si effettua dalla posizione perpendicolare al punto di realizzazione della meta con lo scopo di fare superare al pallone la sbarra trasversale della porta. Altri tipi di calci sono quelli di punizione e di rimbalzo che se realizzati danno diritto a tre punti. Il calcio di punizione come quello di conversione viene definito piazzato in quanto il pallone è fermo sul campo invece il calcio di rimbalzo avviene durante un'azione di gioco dopo avere fatto rimbalzare il pallone sul campo.
Nel corso della sua storia il rugby ha cambiato spesso la valutazione dei punteggi, e per un certo periodo (sino al 1893) essa variava anche a seconda del paese.
Inizialmente contavano solo le trasformazioni e i drop, che valevano 1 punto chiamato "goal", mentre la meta non valeva alcun punto (in effetti il termine "try" usato in inglese, significava proprio che dava il diritto a "provare" il calcio di trasformazione). Non si potevano tentare calci a punto sulle punizioni, ciò fu permesso solo dal 1893. Tra il 1888 e il 1977 era possibile tentare di "trovare una porta" con il "calcio da mark" (effettuato con la tecnica del drop). Si ha diritto a calciare dopo avere raccolto al volo la palla dopo un calcio (up-and-under) avversario. Oggi si può fare solo raccogliendo la palla nei propri 22 metri e dal 1977 non si può calciare in porta.
I punti furono introdotti, almeno in Inghilterra, nel 1886: si evolveranno nel tempo anche per l'introduzione del calcio da mark (palla presa al volo) (introdotto nel 1891 - abrogato come possibilità di finalizzazione di punti nel 1977). L'evoluzione almeno per la RFU inglese sarà la seguente:
Anno | Meta | Trasf. | Drop | Punizione | Mark |
---|---|---|---|---|---|
1886 | 1 | 2 | 2 | non prevista | non previsto |
1888 | 1 | 2 | 2 | non prevista | 4 |
1891 | 2 | 3 | 4 | non prevista | 4 |
1893 | 3 | 2 | 4 | 3 | 4 |
1905 | 3 | 2 | 4 | 3 | 3 |
1947 | 3 | 2 | 3 | 3 | 3 |
1971 | 4 | 2 | 3 | 3 | 3 |
1977 | 4 | 2 | 3 | 3 | non possibile |
1992 | 5 | 2 | 3 | 3 | 0 |
Accanto alla Coppa del Mondo di rugby, disputata ogni quattro anni, vengono giocati annualmente due prestigiosi tornei, il "Sei Nazioni" e il "Rugby Championship", rispettivamente svolti nell'emisfero boreale e in quello australe.
Il torneo più famoso prima della nascita della "Coppa del mondo" e del "Tri-nations" era il Cinque Nazioni (Five Nations).
Dopo l'ammissione, attorno al 1880, di Galles e Irlanda alle sfide con Scozia e Inghilterra, si cominciò a stilare una classifica annuale tra queste quattro squadre, classifica che rimase ufficiosa sino al 1894. Nel 1910 venne ammessa anche la Francia, squalificata dal 1931 al 1946, per motivi legati al professionismo e alla disciplina di gioco. In seguito questo torneo ha cambiato nome in quanto nel 2000 è stata ammessa un'altra nazione, l'Italia, e quindi oggi è chiamato il Sei Nazioni (Six Nations). Il torneo si è svolto regolarmente salvo durante le guerre mondiali e nel 1972, quando vennero annullate le partite interne dell'Irlanda per la situazione politica in Irlanda del Nord.
Nel corso di questo torneo alcune sfide possono determinare anche l'assegnazione di alcuni titoli secondari, alcuni dei quali simbolici e non riportati in alcun albo d'oro ufficiale, ma comunque considerati da giocatori e tifosi di grande rilevanza.
Il corrispettivo del Sei Nazioni al di sotto dell'equatore è il Rugby Championship: una competizione simile nel modello a quella europea, nata come Tri Nations nel 1996, disputata fino al 2012 da tre nazionali (da cui il nome) di rugby che sono anche tra le più celebri e forti al mondo ossia quella neozelandese, quella sudafricana e quella australiana. Con l'ammissione dell'Argentina il torneo ha assunto il nome "The Rugby Championship".
Riprendendo un tentativo simile effettuato tra il 1998 e il 2001, si disputa dal 2006 il "IRB Pacific Nations Cup" (o "Sei Nazioni del Pacifico") con le selezioni maggiori di Giappone, Samoa, Figi, Tonga e, dal 2013, Canada e Stati Uniti. Dal 2006 al 2009 ha partecipato la seconda squadra (Junior All Blacks) della Nuova Zelanda, peraltro dominando sempre il torneo, e a essa nel 2007 e nel 2008 si è aggiunta anche la nazionale "A" (emergenti) australiana. All'interno di questo torneo le sfide tra Figi, Samoa e Tonga danno origine al "Pacific Tri-Nations" che si disputa dal 1982.
Esistono campionati continentali in Sudamerica (dominato dal 1951 dall'Argentina), Africa, Asia (dominato dal Giappone). Saltuariamente si disputano anche la "Oceania Cup" e il "Campionato dei Caraibi".
In Europa esiste un Campionato europeo per nazioni, strutturato su 7 "Divisioni" con un meccanismo di promozioni e retrocessioni e non vede la partecipazione delle nazionali impegnate nel Sei Nazioni. Era chiamata dagli anglosassoni con il termine improprio di "Sei Nazioni B". Nella sua precedente forma (Coppa Fira o Coppa Europa), disputata sino al 1997, vedeva la partecipazione della Francia (che però schierava quasi sempre squadre minori) e dell'Italia che lo vinse proprio nel 1997, battendo i transalpini (che schierarono parte della formazione che sei giorni prima aveva vinto il 5 nazioni facendo il grande slam) a Grenoble. In questo trofeo, la Romania, tradizionale dominatrice, è ultimamente incalzata da Georgia e dal Portogallo. Questo trofeo serve anche a determinare le posizioni delle squadre nel caso siano previste le qualificazioni mondiali; in tal caso queste squadre entrano in gioco tardi rispetto ad altre europee. Inoltre, l'ultima classificata retrocede nella divisione inferiore.
Nel contesto italiano il campionato di vertice è la Serie A Élite, a cui partecipano attualmente 9 squadre. Tra esse, le compagini che negli ultimi tempi hanno sempre lottato per il titolo nazionale sono: Valorugby Emilia (Reggio Emilia), Rugby Calvisano (Provincia di Brescia), Petrarca Rugby (Padova), Rugby Rovigo e Rugby Viadana (Provincia di Mantova). Tuttavia la "fuga" dei nazionali verso Francia e Inghilterra sta impoverendo il livello tecnico delle squadre. Le due squadre italiane più importanti sono però il Benetton Rugby Treviso e le Zebre Rugby di Parma, franchigie professionistiche militanti nello United Rugby Championship (campionato interconfederale a cui partecipano anche club gallesi, scozzesi, irlandesi e sudafricani).
Liste dei giocatori con le migliori statistiche. In grassetto i giocatori ancora in attività.
I dati sono aggiornati al 5 dicembre 2020.
Giocatore | Anni | Squadre | Presenze | ||
---|---|---|---|---|---|
1 | Alun Wyn Jones | 2006- | Galles British & Irish Lions |
143 9 |
152 |
2 | Richie McCaw | 2001-2015 | Nuova Zelanda | 148 | |
3 | Sergio Parisse | 2002-2019 | Italia | 142 | |
4 | Brian O'Driscoll | 1999-2014 | Irlanda British & Irish Lions |
133 8 |
141 |
5 | George Gregan | 1994-2007 | Australia | 139 | |
6 | Gethin Jenkins | 2002-2016 | Galles British & Irish Lions |
129 5 |
134 |
7 | Keven Mealamu | 2002-2015 | Nuova Zelanda | 132 | |
8 | Ronan O'Gara | 2000-2013 | Irlanda British & Irish Lions |
128 2 |
130 |
9 | Stephen Moore | 2005-2017 | Australia | 129 | |
10 | Victor Matfield | 2001-2015 | Sudafrica | 127 | |
Kieran Read | 2008-2019 | Nuova Zelanda |
I dati sono aggiornati al 31 ottobre 2020.
Giocatore | Anni | Presenze | Punti | |
---|---|---|---|---|
1 | Dan Carter | 2003-2015 | 112 | 1.598 |
2 | Jonny Wilkinson[8] | 1998-2011 | 97 | 1.246 |
3 | Neil Jenkins[8] | 1990-2003 | 91 | 1.090 |
4 | Ronan O'Gara[8] | 2000-2013 | 130 | 1.083 |
5 | Diego Domínguez[9] | 1989-2003 | 76 | 1.010 |
6 | Florin Vlaicu | 2006- | 124 | 992 |
7 | Stephen Jones[8] | 1998-2011 | 110 | 970 |
8 | Andrew Mehrtens | 1995-2004 | 70 | 967 |
9 | Owen Farrell[8] | 2012- | 88 | 954 |
10 | Michael Lynagh | 1984-1995 | 72 | 911 |
I dati sono aggiornati al 31 ottobre 2020.
Giocatore | Anni | Presenze | Mete | |
---|---|---|---|---|
1 | Daisuke Ohata | 1996-2006 | 58 | 69 |
2 | Bryan Habana | 2004-2016 | 124 | 67 |
3 | David Campese | 1982-1996 | 101 | 64 |
4 | Shane Williams | 2000-2011 | 91 | 60 |
5 | Hirotoki Onozawa | 2001-2013 | 81 | 55 |
6 | Rory Underwood | 1984-1996 | 91 | 50 |
7 | Doug Howlett | 2000-2007 | 62 | 49 |
8 | Brian O'Driscoll | 1999-2014 | 141 | 47 |
9 | Christian Cullen | 1996-2002 | 58 | 46 |
Joe Rokocoko | 2003-2010 | 68 | ||
Julian Savea | 2012-2017 | 54 | ||
Una tradizione importante nel gioco del rugby è il terzo tempo. Al termine della partita i giocatori delle due squadre sono soliti ritrovarsi assieme ai tifosi e a tutti coloro che hanno preso parte allo svolgimento della gara per festeggiare l'incontro appena concluso. La tradizione prevede un banchetto, offerto dalla squadra che ha ospitato l'incontro. L'atmosfera di cordialità nella quale si stemperano le tensioni della partita è uno degli aspetti che più divertono chi vi partecipa e più affascinano chi segue questo sport da un punto di vista esterno.
L'Old rugby o Veteran Rugby è una categoria di rugby riservata a quei giocatori che abbiano superato il trentacinquesimo anno di età. Simile al rugby a 15, per quanto attiene alle regole generali di gioco, ha tuttavia alcuni accorgimenti in termini di regolamento, che consentono anche a chi non ha più, compatibilmente con l'età, una buona forma fisica, di scendere in campo. Le regole applicate sono quelle dell'International Golden Oldies Rugby.[10]
Dal 2002 è attivo l'European Golden Oldies Rugby (EGOR) che rappresenta il punto di riferimento dei club di veterani di tutta Europa i quali, una volta l'anno e in location sempre diverse, hanno la possibilità di incontrarsi in un grande festival a loro dedicato.[11]
Dal 2010 è altresì attiva l'European Veterans Rugby Association (EVRA), con sede in Heidelberg (Germania), associazione che coordina l'attività degli over 35 in tutta Europa, mentre in Italia il rugby dei non più giovani è particolarmente prolifico in Veneto, dove nel 2014 è nato il CORV (Comitato Old Rugby Veneto) che organizza una sorta di campionato senza classifica.
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.