Roccabruna-Capo Martino
comune francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Roccabruna-Capo Martino[2][3] (in francese Roquebrune-Cap-Martin, in mentonasco Rocabruna) è un comune francese di 12 824 abitanti, situato nel dipartimento delle Alpi Marittime della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra.
Roccabruna-Capo Martino comune | |
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Roquebrune-Cap-Martin | |
Localizzazione | |
Stato | Francia |
Regione | Provenza-Alpi-Costa Azzurra |
Dipartimento | Alpi Marittime |
Arrondissement | Nizza |
Cantone | Mentone |
Amministrazione | |
Sindaco | Patrick Cesari (UMP) dal 1995 |
Territorio | |
Coordinate | 43°45′26″N 7°28′27″E |
Altitudine | 300, 0 e 800 m s.l.m. |
Superficie | 9,33 km² |
Abitanti | 12 824[1] (2018) |
Densità | 1 374,49 ab./km² |
Comuni confinanti | Mentone, Gorbio, Peille, Beausoleil, Monaco (MC) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 06190 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice INSEE | 06104 |
Nome abitanti | (IT) roccabrunaschi (FR) roquebrunois |
Parte di | Comunità della Riviera francese |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Geografia fisica
Il territorio del comune di Roccabruna si estende lungo la costa fra il confine con il Principato di Monaco e il torrente Gorbio, che scende dall'omonimo comune. Al centro si protende nel mare con il Capo Martino, che a seconda delle convenzioni può essere visto come l’estremità occidentale della regione geografica italiana.
Storia
Riepilogo
Prospettiva
Il territorio ha fatto da sempre parte della Liguria sotto l'impero romano, nel regno longobardo e nel regno d'Italia formatosi con Carlo Magno.
Il "Castello", costruito quando l'area era soggetta ai feudatari di Ventimiglia, si trova situato nella parte alta del vecchio borgo ed è il più vecchio ancora esistente situato in territorio francese (X secolo). Roccabruna fu parte del Principato di Monaco dal XIV secolo fino al 1848, quando si dichiarò (congiuntamente alla vicina Mentone) città libera sotto la presidenza di Carlo Trenca in occasione della prima guerra d'indipendenza italiana.

Dopo due anni di relativa "indipendenza" delle Città libere di Mentone e Roccabruna e con un tricolore italiano per bandiera, Roccabruna si mise sotto la protezione del Re di Sardegna. Tra il 1848 e il 1860 una parte della popolazione di Roccabruna e del suo territorio partecipò attivamente agli ideali del Risorgimento italiano, favorendo l'unione all'Italia sotto i Savoia. Ma nel 1860 la città fu annessa alla Francia in seguito a un plebiscito, molto contestato dal nizzardo Giuseppe Garibaldi, e l'imperatore Napoleone III ricomprò Mentone e Roccabruna, per quattro milioni di franchi-oro, dal principe Carlo III di Monaco. Da allora la cittadina è stata chiamata con il nome francese Roquebrune, salvo che nel brevissimo periodo di occupazione italiana durante la seconda guerra mondiale.
Simboli
Lo stemma del comune di Roccabruna si blasona:
«di rosso, alla torre fondata su un monte uscente da un mare movente dalla punta, il tutto d'oro; al capo dello stesso; al quartier franco fusato d'argento e del campo, attraversante sul tutto.[4]»
Monumenti e luoghi d'interesse
- Chiesa di Santa Margherita
- Castello, costruito da Corrado I di Ventimiglia alla fine del X secolo; il suo dongione è il più antico di tutta la Francia.
- Cabanon, edificio residenziale progettato dall'architetto svizzero-francese Le Corbusier.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti

Lingue e dialetti
Linguisticamente il roccabrunasco fa parte della Terra mentonasca (Païs Mentounasc), area culturale dove si parla il mentonasco, idioma ligure con influenze occitane.
Cultura di massa
Emilio di Roccabruna, signore di Ventimiglia, è il Corsaro Nero nei romanzi Il Corsaro Nero e La regina dei Caraibi di Emilio Salgari.
Galleria d'immagini
- Vista di Roccabruna sul mare
- La piazza di Roccabruna
- Una via della città
- Place de l'Eglise
- L'interno della chiesa della città
- La torre principale del castello
- La strada delle caverne a Roccabruna
- Ponte al castello
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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