Remove ads
attrice pornografica italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Roberta Gemma, pseudonimo di Floriana Panella (Marino, 15 dicembre 1980), è un'attrice pornografica italiana.
Roberta Gemma | |
---|---|
Roberta Gemma, Venus Berlin 2012 | |
Dati biografici | |
Nome di nascita | Floriana Panella |
Nazionalità | Italia |
Dati fisici | |
Altezza | 168[1] cm |
Peso | 50 kg |
Etnia | caucasica |
Occhi | azzurri |
Capelli | castani |
Seno naturale | sì |
Misure | 100-60-88[2] |
Dati professionali | |
Altri pseudonimi | Flory, Roberta, Roberta Anal, Roberta Missoni |
Film girati | 72[2] |
Sito ufficiale | |
Si è messa in luce nel 2003 dopo aver inviato delle foto artistiche scattate dal fidanzato Roberto Giulianelli (in seguito diventato marito e agente promotore sempre presente a suo fianco) al portale web Clarence [3] con lo pseudonimo di Flory. Lo scopo era quello di partecipare al concorso per il calendario distribuito dal mensile Max. I suoi scatti si diffondono presto nel web e Panella conquista numerosi ammiratori grazie al suo fisico che vanta una sesta di seno naturale. Subito dopo, vantando un discreto numero di fan, comincia a esibirsi in spettacoli di striptease inizialmente solo a Roma (in locali come Diva Futura, Viva Las Vegas e Blue Moon) e in seguito in tutta Italia. Diventa inoltre testimonial di linee telefoniche erotiche su Diva Futura e TV locali.
Il suo esordio nel mondo del porno avviene grazie alla casa di produzione "Cento x Cento" con i due film Vengooo...! e Lesbo Italia (entrambi al fianco di Roxana Ardi), specializzata nel settore porno semi-amatoriale. Il salto di qualità avviene nel 2006 quando viene contattata dalla casa produttrice "Sins Factory (Pink'O)" con cui esordisce col film The Order di Francesco Fanelli, per il quale viene premiata come miglior attrice esordiente all'Eroticline Awards 2006. È in questo periodo che decide di usare come pseudonimo il nome "Roberta Missoni"; tuttavia, in seguito al reclamo del noto marchio d'alta moda italiano Missoni S.p.A, è costretta ad abbandonare il cognome Missoni e a scegliere il nuovo nome d'arte "Roberta Gemma".
Nel 2007 viene scelta come protagonista del calendario abbinato alla rivista sportiva TS. Nel luglio 2008 partecipa come concorrente al programma Veline, condotto da Ezio Greggio. In seguito fa diverse altre apparizioni in TV come nel programma Le Iene, Soliti ignoti - Identità nascoste, Decameron, ed è ospite al Maurizio Costanzo Show e, alla fine dell'anno, appare in diverse scenette sexy del programma Artù.
Nel dicembre 2008 partecipa al sexy show SOS patata sul canale FX di Sky. Sempre nello stesso anno Roberta appare anche nel videoclip musicale La fine del mondo della band Marsh Mallows nel ruolo di lap dancer. Nel 2009 posa per un secondo calendario e a partire da allora fino al 2010 è testimonial del canale Dahlia TV sul digitale terrestre. Nel 2011 posa ancora per un ulteriore sexy calendario ed entra in contatto con il mercato americano girando alcune scene hard per la casa di produzione canadese Brazzers e Josh Stonexxx.
Dal 29 marzo al 1º aprile del 2012 è stata protagonista dello spettacolo teatrale Tana libera tutti in 3D,[4] messo in scena dall'emittente radiofonica Centro Suono Sport al Teatro delle Emozioni di Roma. Nel 2012 inizia a produrre direttamente i suoi film: la sua prima opera è diretta dal regista statunitense Josh Stone e girata interamente a Miami. Il film, dal titolo Roberta Gemma a Miami, è stato proposto in anteprima il 30 settembre al Paradise di Roma.
Dal 13 ottobre 2012 è protagonista della mostra di antiquariato L'Erotismo nell'Arte del '900[5] a Roma nel Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia, con un busto scolpito da Domenico Annichiarico. Diretta da Antonio Zannone, appare nei videoclip This is not a Brothel e Zany Zoo del gruppo musicale stoner rock This Is Not a Brothel. Da luglio 2014 è protagonista della web serie Le Gemme di Gemma, prodotta dalla casa di produzione web The Bodies.
Nel 2017 viene scelta da Mario Salieri come protagonista del remake in chiave hard de La ciociara di Vittorio De Sica,[6] ispirato al romanzo di Alberto Moravia, nel ruolo che fu di Sophia Loren. Il film scatena l'ira di Emiliano Ciotti, presidente dell'associazione vittime delle marocchinate, con la conseguenza di un'interrogazione parlamentare e di svariate lettere di sdegno indirizzate al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.[7][8]
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.