«Two roads diverged in a wood, and I — I took the one less traveled by, And that has made all the difference»
(IT)
«Due strade divergevano in un bosco, ed io — Io presi quella meno battuta, E questo ha fatto tutta la differenza»
(Robert Frost, The Road Not Taken, 1916)
Frost è considerato uno dei più influenti e popolari poeti della storia statunitense[1]; vincitore di quattro Premi Pulitzer e premiato con numerosi altri riconoscimenti, le sue raffigurazioni realistiche della vita rurale e la sua padronanza del discorso colloquiale americano lo resero il poeta più di successo del suo tempo.[2]
Nelle sue poesie Frost trattava principalmente episodi di vita quotidiana e, partendo da questi, affrontava poi complessi temi sociali e filosofici.[3]
Robert Frost nacque a San Francisco, figlio di Isabelle Moodie, scozzese, e William Prescott Frost, Jr., un discendente dei coloni che giunsero nel New Hampshire nel 1634. Frost visse in California fino all'età di 11 anni. Dopo la morte del padre si trasferì, con la madre e la sorella, nel Massachusetts, presso la casa dei nonni paterni.
Si iscrisse al Dartmouth College nel 1892 e più tardi ad Harvard, ma non prese mai una laurea.[6] Frost si dedicò a numerose occupazioni dopo aver lasciato la scuola, lavorando come insegnante, calzolaio ed editore dell'opera Sentinel di D. H. Lawrence. La sua prima poesia, My Butterfly, fu pubblicata l'8 novembre del 1894, nel quotidiano The Independent.[6]
Carriera e successo
Nel 1895, Frost sposò Elinor Miriam White, che diventò la più grande fonte d'ispirazione per le sue poesie fino alla sua morte, avvenuta nel 1938. La coppia si trasferì in Inghilterra nel 1912, dopo il fallimento della loro fattoria. Fu all'estero che Frost incontrò e fu influenzato da numerosi poeti contemporanei britannici come Edward Thomas, Rupert Brooke e Robert Graves.[6] Mentre si trovava in Inghilterra, Frost strinse amicizia con il poeta modernistaEzra Pound, che lo aiutò a promuovere e pubblicare i suoi lavori. Nel 1915, al momento del suo ritorno negli U.S.A., Frost aveva già pubblicato 2 raccolte complete: A Boy's Will e North of Boston, con le quali la sua reputazione si affermò completamente. Negli anni venti fu il più celebre poeta negli U.S.A. e con ogni nuovo libro la sua fama e i suoi onori (inclusi i suoi 4 premi Pulitzer per la poesia) crebbero.
Robert Frost morì a Boston, in una clinica, il 29 gennaio del 1963, di complicanze seguite ad un intervento chirurgico alla prostata per l'asportazione di un tumore maligno, all'età di 88 anni.[6]
L'anno prima, nel 1962, Frost aveva pubblicato una raccolta dal titolo "In the Clearing"; si tratta dell'ultima opera dell'autore. Sulla sua tomba, l'epitaffio recita: "I had a lover's quarrel with the world." ovvero: "Ebbi una lite d'innamorato col mondo."
L'epitaffio è uno stralcio dell'ultimo verso della poesia "The Lesson for Today", datata 1942.
Lutti e vicende personali
(EN)
«I have been one acquainted with the night. / I have walked out in rain—and back in rain. / I have outwalked the furthest city light. // I have looked down the saddest city lane. (...) One luminary clock against the sky // Proclaimed the time was neither wrong nor right. / I have been one acquainted with the night.»
(IT)
«Io sono uno che ha conosciuto la notte. / Ho fatto nella pioggia la strada avanti e indietro. / Ho oltrepassato l’ultima luce della città. // Io sono andato in fondo al vicolo più tetro. (...) nel cielo un orologio illuminato // proclamava che il tempo non era giusto, né errato. / Io sono uno che ha conosciuto la notte.»
(Robert Frost, Conoscenza della notte, traduzione di Giovanni Giudici)
La vita di Frost fu costellata da innumerevoli lutti e tragedie.[6] Quando aveva undici anni, il padre morì di tubercolosi, lasciando nel testamento alla famiglia solamente otto dollari. La madre di Frost morì di cancro nel 1900 e nel 1920 Frost dovette prendere la decisione di mandare la sorella minore all'ospedale psichiatrico dove morì nove anni più tardi. Queste malattie psichiatriche erano chiaramente ereditarie e anche Frost soffrì di depressione come sua madre, sia come reazione agli eventi sia di tipo endogeno.[6] Frost dovette rinunciare a laurearsi a causa di problemi di salute nel 1899. Sua figlia Irma fu mandata in un ospedale psichiatrico nel 1947 e anche la moglie di Frost, Elinor, soffrì a tratti di depressione, così come il figlio Carol, che si suicidò.[6]
Elinor e Robert Frost ebbero sei figli, due figli e quattro figlie, di cui sopravvissero a lungo solo due[6].
Elinor Bettina (morta solamente tre giorni dopo la nascita, nel 1907)
Alla morte di Frost nel 1963 erano vive soltanto le figlie Lesley e Irma. Sua moglie, che aveva sofferto di problemi cardiaci per tutta la sua vita, era morta nel 1938 a seguito di un arresto cardiaco soltanto un anno dopo che le era stato diagnosticato il cancro al seno.[6]
La sua biografia ha influenzato solo parzialmente le sue poesie, che, a dispetto delle tragiche esperienze personali, non cedono al pessimismo, e contengono spesso immagini dolci e tranquille, volendo dare una speranza a chi le legge[6], tenendo presente che occorre accettare il dolore come una parte della vita: "in Natura il primo verde è dorato, / e subito svanisce. (...) a foglia segue foglia. / Come l'Eden affondò nel dolore / Così oggi affonda l’Aurora. / Niente che sia d’oro resta".[7]
Politica e religione
(EN)
«A liberal is a man too broadminded to take his own side in a quarrel.»
(IT)
«Un liberale è un uomo di mentalità troppo ampia per schierarsi dalla propria parte in una disputa»
(Robert Frost, 1961)
Frost è sempre stato un poeta dalle visioni politiche conservatrici ma, nonostante ciò, non era solito parlare molto di politica nelle sue opere o nelle apparizioni pubbliche. Egli fu uno dei numerosi americani che criticarono la politica del New Deal attuata da Franklin D. Roosevelt alla fine degli anni '20. Nei suoi ultimi anni di vita fu invece un simpatizzante di John Kennedy, a sua volta grande ammiratore del lavoro di Frost.[4]
Nonostante non appartenesse ad una confessione cristiana particolare, egli era comunque un uomo religioso che era solito autodefinirsi: "Un cristiano del Vecchio Testamento".
Le sue opere sono principalmente associate al mistero, al pavore e alla "sacralità" insiti nella natura selvaggia e nell'ambientazione della vita e dei paesaggi naturali della New England; sebbene fosse un poeta che utilizzava forme e metrica tradizionali, rimase distaccato dai movimenti letterari e dalle mode del suo tempo, configurandosi come un neoromantico.[8]
Egli tende a superare nella rappresentazione ciò che la natura mostra: tende alla musica interna delle cose, allo svelamento di esse. Il suo metro abituale è il giambico libero e il ritmo è di per sé rappresentazione, è immagine.[10]
1923. New Hampshire. New York: Holt (London: Grant Richards, 1924)
"Fire and Ice"
"Nothing Gold Can Stay"
"Stopping by Woods on a Snowy Evening"
1924. Several Short Poems. New York: Holt
1928. Selected Poems. New York: Holt.
1928. West-Running Brook. New York: Holt
"Acquainted with the Night"
1929. The Lovely Shall Be Choosers,The Poetry Quartos, printed and illustrated by Paul Johnston. Random House.
1930. Collected Poems of Robert Frost. New York: Holt (UK: Longmans Green, 1930)
1933. The Lone Striker. US: Knopf
1934. Selected Poems: Third Edition. New York: Holt
1935. Three Poems. Hanover, NH: Baker Library, Dartmouth College.
1935. The Gold Hesperidee. Bibliophile Press.
1936. From Snow to Snow. New York: Holt.
1936. A Further Range. New York: Holt (Cape, 1937)
1939. Collected Poems of Robert Frost. New York: Holt (UK: Longmans, Green, 1939)
1942. A Witness Tree. New York: Holt (Cape, 1943)
"The Gift Outright"
"A Question"
"The Silken Tent"
1943. Come In, and Other Poems. New York: Holt.
1947. Steeple Bush. New York: Holt
1949. Complete Poems of Robert Frost. New York: Holt (Cape, 1951)
1951. Hard Not To Be King. House of Books.
1954. Aforesaid. New York: Holt.
1959. A Remembrance Collection of New Poems. New York: Holt.
1959. You Come Too. New York: Holt (UK: Bodley Head, 1964)
1962. In the Clearing. New York: Holt Rinehart & Winston
1969. The Poetry of Robert Frost. New York: Holt Rinehart & Winston.
Commedie
1929. A Way Out: A One Act Play (Harbor Press).
1929. The Cow's in the Corn: A One Act Irish Play in Rhyme (Slide Mountain Press).
1945. A Masque of Reason (Holt).
1947. A Masque of Mercy (Holt).
Lettere
1963. The Letters of Robert Frost to Louis Untermeyer (Holt, Rinehart & Winston; Cape, 1964).
1963. Robert Frost and John Bartlett: The Record of a Friendship, realizzata da Margaret Bartlett Anderson (Holt, Rinehart & Winston).
1964. Selected Letters of Robert Frost (Holt, Rinehart & Winston).
1972. Family Letters of Robert and Elinor Frost (State University of New York Press).
1981. Robert Frost and Sidney Cox: Forty Years of Friendship (University Press of New England).
2014. The Letters of Robert Frost, Volume 1, 1886–1920, curata da Donald Sheehy, Mark Richardson, and Robert Faggen. Belknap Press, ISBN 978-0674057609.
2016. The Letters of Robert Frost, Volume 2, 1920–1928, curata da Donald Sheehy, Mark Richardson, Robert Bernard Hass, and Henry Atmore. Belknap Press, ISBN 978-0674726642.
Teatro
A Way Out («The Seven Arts», febbraio 1917; Harbor Press, 1929)
In an Art Factory
The Cow's in the Corn (Side Mountain Press, 1929), in versi
The Guardeen
A Masque of Reason (Holt, 1945), in versi
A Masque of Mercy (Holt, 1947), in versi
Altro
The Letters of Robert Frost to Louis Untermeyer (Holt, Rinehart & Winston, 1963; Cape, 1964)
Margaret Bartlett Anderson, Robert Frost and John Bartlett: The Record of a Friendship (Holt, Rinehart & Winston, 1963)
Selected Letters of Robert Frost, a cura di Lawrance Thompson (Holt, Rinehart & Winston, 1964)
Interviews with Robert Frost, a cura di Edward Connery Lathem (Holt, Rinehart & Winston, 1966; Cape, 1967)
Selected prose, a cura di Hyde Cox (Holt, Rinehart & Winston, 1966)
Family Letters of Robert and Elinor Frost (State University of New York Press, 1972)
A Time to Talk. Conversations and Indiscetions, a cura di Robert Francis (London: Robson Books, 1972)
On Writing, a cura di Elaine Barry (New Brunswick: Rutgers University Press, 1973)
Robert Frost and Sidney Cox: Forty Years of Friendship (University Press of New England, 1981)
The Collected Prose, a cura di Mark S. Richardson (Rutgers University, 1993)
Interviews with Robert Frost, a cura di Edward Connery Lathem (Jeffrey Norton Pub, 1997)
The Notebooks of Robert Frost, a cura di Robert Faggen (Harvard University Press, January 2007)
Peter J. Stanlis, Conversations with Robert Frost: The Bread Loaf Period (Transaction, 2009)
Traduzioni italiane
Conoscenza della notte e altre poesie, trad. di Giovanni Giudici, Collana Supercoralli, Torino: Einaudi 1965, pp.227; a cura di Massimo Bacigalupo, Collana Oscar Poesia n.32, Milano: Arnoldo Mondadori Editore, 1998, pp.203, ISBN 88-04-30775-7; Collana Oscar Narrativa n.1380, 1994, pp.306, ISBN 88-04-38825-0; Collana Poesia del Novecento n.25, Mondadori, 1999, pp.306, ISBN 88-04-47294-4.
Le Poesie di Robert Frost nella Traduzione Italiana, traduzione e introduzione di Alessandro Baruffi, LiteraryJoint Press, Philadelphia, PA (2017) ISBN 978-1-365-95641-6.
Poesie scelte, trad. e introduzione di Franco De Poli, Collana Piccola fenice n.7, Parma, Guanda, 1961, pp.132.
Sosta presso un bosco una sera di neve. Poesie, traduzione di Giuseppe D'Ambrosio Angelillo, Acquaviva 2012, ISBN 978-88-78-773-23-3.