Continua un antico nome germanico composto dagli elementi ric ("re", "signore", "dominatore" e "ricco", "potente") e hard ("forte", "audace", "valoroso")[2][3][4][5][8]; il significato può essere interpretato come "sovrano coraggioso"[2], "forte nel dominio"[8], "potente e valoroso"[3][1]. Entrambi gli elementi sono assai comuni nell'onomastica germanica: il primo si ritrova ad esempio in Rigoberto, Federico ed Enrico[1], il secondo in Leonardo, Bernardo e Medardo.
Non è chiaro quando il nome sia giunto in Italia; qualche occorrenze di Richardus si trova già in epoca longobarda, ma probabilmente fece la sua vera entrata in scena al tempo degli imperatori tedeschi[1]; si è poi consolidato anche grazie al culto di vari santi, al prestigio di diverse figure storiche, e alla popolarità di opere letterarie e musicali; è diffuso ovunque, e negli anni 1970 se ne contavano circa 84 000 occorrenze, più altre 3 500 del femminile; le forme Ricciardo e Rizzardo, adattate dal francese Richard, sono accentrate la prima in Toscana ed Emilia-Romagna, la seconda in Veneto e nel resto del Nord[3].
Sempre i normanni (che ebbero tre duchi chiamati così) introdussero il nome anche in Inghilterra, dove conobbe subito grande popolarità[2][5] tanto da divenire uno dei più diffusi tra i nomi giunti durante la conquista[8]. Portato da tre re d'Inghilterra, fu uno dei cinque nomi più diffusi tra la popolazione maschile britannica nel tardo Medioevo (assieme a John, William, Robert e Thomas). La sua diffusione nei paesi anglofoni è rimasta stabile anche in epoca moderna; ha raggiunto il picco negli Stati Uniti durante gli anni 1940, e poco tempo dopo nel Regno Unito, dopodiché ha cominciato a diventare più raro[2].
L'onomastico si può festeggiare in memoria di numerosi santi, fra i quali, alle date seguenti: