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comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Castel del Piano è un comune italiano di 4 753 abitanti[1] della provincia di Grosseto in Toscana.
Castel del Piano comune | |
---|---|
Veduta di Castel del Piano | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Grosseto |
Amministrazione | |
Sindaco | Cinzia Pieraccini (lista civica di centro-sinistra) dal 18-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 42°53′27″N 11°32′22″E |
Altitudine | 637 m s.l.m. |
Superficie | 67,77 km² |
Abitanti | 4 753[1] (30-6-2022) |
Densità | 70,13 ab./km² |
Frazioni | Montegiovi, Montenero d'Orcia[2] |
Comuni confinanti | Abbadia San Salvatore (SI), Arcidosso, Castiglione d'Orcia (SI), Cinigiano, Montalcino (SI), Santa Fiora, Seggiano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 58033 |
Prefisso | 0564 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 053004 |
Cod. catastale | C085 |
Targa | GR |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 199 GG[4] |
Nome abitanti | casteldelpianese, casteldelpianesi[5]; castelpianese, castelpianesi[5]; o cioli |
Patrono | Maria santissima delle Grazie |
Giorno festivo | 8 settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Castel del Piano all'interno della provincia di Grosseto | |
Sito istituzionale | |
«Ad occidente l'Amiata digrada fino alla Maremma e guarda Casteldelpiano (che è un paese situato alle radici del monte) e che per la bellezza del luogo, per la comodità della posizione e per l'amenità del paese, senza dubbio è il primo tra quanti sorgono su quel versante. È irrigato da fonti limpidissime e, fino a mezzo giro di mura, circondato da un fiumicello di acqua perenne. Quel nome gli fu dato perché sito su un ubertoso piano che si estende per circa un miglio, verdeggiante di alberi e ridente di prati e campi lavorati.»
Il comune è situato sulle propaggini collinari occidentali del massiccio montuoso del monte Amiata. Il territorio comunale confina a nord con i comuni di Montalcino (SI) e di Seggiano, a est con il comune di Abbadia San Salvatore (SI), a sud-est con il comune di Santa Fiora, a sud con il comune di Arcidosso, a ovest con il comune di Cinigiano. Si estende per una superficie complessiva di 67,78 chilometri quadrati ed ha una densità di popolazione pari a 63,90 abitanti per chilometro quadrato.
Il centro del comune si trova a 637 metri sopra il livello del mare; peculiare risulta essere la configurazione territoriale del comune che risulta compreso i 93 e i 1 738 metri sul livello del mare. L'escursione altimetrica complessiva è quindi pari a 1 645 metri. A livello territoriale, infatti, il territorio comunale occupa l'area pianeggiante della val d'Orcia grossetana, annoverabile nella valle dell'Ombrone, le zone collinari che delimitano la valle del corso d'acqua e gran parte dell'area del monte Amiata che spazia dalle propaggini occidentali alla vetta.
Il territorio è caratterizzato dalla presenza di oliveti e vigneti, fino ai 500 m s.l.m., mentre dai 500 m in su, sono presenti castagneti che producono diverse varietà di castagne protette dall'IGP. Dai 1 000–1100 m in poi il territorio comunale è ricoperto da una fitta faggeta che arriva fino al culmine del monte Amiata.
Castel del Piano divide la vetta del monte Amiata con il comune di Abbadia San Salvatore. Il territorio appartenente al comune grossetano è segnalato con l'imponente scultura della "Madonna degli Scout", mentre quello del comune senese con la croce monumentale in ferro battuto.
Nel comune di Castel del Piano si trovano anche il prato delle Macinaie e il prato della Contessa da dove partono alcuni impianti sciistici di risalita del monte Amiata e da dove si snodano alcune delle piste principali.
Il territorio comunale di Castel del Piano è caratterizzato da microclimi diversi, in base all'altitudine e all'esposizione.
L'area pianeggiante lungo il corso del fiume Orcia ha caratteristiche molto simili a quelle che si riscontrano nella pianura maremmana, tanto da essere annoverata tra le aree a clima mediterraneo. Le aree collinari e montuose hanno caratteristiche che variano dal clima sublitoraneo a quello subcontinentale, pur facendo registrare temperature medie superiori a quelle che si registrano, a parità di altitudine, sul versante senese del Monte Amiata, grazie alla più favorevole esposizione verso sud e verso ovest.
A livello climatico, il capoluogo comunale è stato classificato in zona E, con una sommatoria di 2 199 gradi giorno. L'accensione degli impianti di riscaldamento è pertanto consentita per un massimo di 14 ore giornaliere tra il 15 ottobre e il 15 aprile.
Secondo i dati medi del trentennio 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a 4,6 °C; mentre quella del mese più caldo, agosto, è di +21,6 °C.[6]
Le precipitazioni medie annue si attestano a 918,6 mm, con minimo in estate, picco massimo in autunno e massimo secondario in inverno.[7]
CASTEL DEL PIANO (1961-1990) | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 8,0 | 8,7 | 11,5 | 15,2 | 20,1 | 24,5 | 27,7 | 28,0 | 24,2 | 18,8 | 12,9 | 9,8 | 8,8 | 15,6 | 26,7 | 18,6 | 17,5 |
T. min. media (°C) | 1,2 | 1,6 | 3,3 | 6,1 | 9,5 | 13,0 | 15,0 | 15,2 | 12,9 | 9,0 | 5,7 | 2,8 | 1,9 | 6,3 | 14,4 | 9,2 | 7,9 |
Precipitazioni (mm) | 87,0 | 83,4 | 77,1 | 71,2 | 63,1 | 57,0 | 34,2 | 59,4 | 74,4 | 97,1 | 119,1 | 95,6 | 266,0 | 211,4 | 150,6 | 290,6 | 918,6 |
La prima testimonianza di Castel del Piano è data da un documento dell'abbazia di San Salvatore dell'anno 890, dove è nominato come Casale Plana. Nel 1175 divenne castello (castrum plani) dei conti Aldobrandeschi del ramo di Santa Fiora e nel 1198 si trova chiamato con il nome di Plana Ferraria, probabilmente dovuto alle rocce di colore ferrigno che sovrastano il pianoro. Nel 1330 gli Aldobrandeschi cedettero a Siena metà del paese, che l'anno successivo venne conquistato definitivamente dalla città del Palio, dopo un assedio comandato dal capitano di ventura Guidoriccio da Fogliano. Nel 1377 gli abitanti di Castel del Piano combatterono nell'esercito senese, riuscendo a meritarsi una franchigia sulle tasse; da segnalare che quello stesso anno le località di Montegiovi e San Processo ricevettero la visita di santa Caterina Benincasa.
Castel del Piano rimase sotto il dominio di Siena fino al 1559, quando fu annesso nel Granducato di Toscana. In questo periodo il paese conobbe un forte incremento artistico e culturale, con la costruzione di palazzi nobiliari rinascimentali e soprattutto la presenza di numerosi artisti che fondarono una vera e propria scuola, come la dinastia dei pittori barocchi Nasini. Nel XIX secolo, i casteldelpianesi parteciparono attivamente ai moti risorgimentali: Andrea Fratini e Achille Franci combatterono a Curtatone e Montanara, mentre Francesco Magliacani e Giuseppe Sorbelli seguirono più volte Giuseppe Garibaldi.
Negli anni della seconda guerra mondiale, tra il 1940 e il 1943, furono internati a Castel del Piano 8 profughi ebrei (incluse famiglie con minori). Dopo l'8 settembre 1943, con l'occupazione tedesca, la situazione divenne drammatica per il pericolo di deportazione. Due degli internati (madre e figlia) rifugiatisi a Cinigiano furono lì arrestati e trasferiti al campo di concentramento provinciale di Roccatederighi. Gli altri internati evitarono la cattura e sopravvissero in clandestinità nella zona fino alla Liberazione. [8] [9]
Nel 1965 chiuse lo storico stabilimento per la produzione dell'acido tannico, importante risorsa economica del territorio, ma quasi di pari passo il comune scoprì una nuova e importante risorsa: il turismo invernale, grazie all'apertura dei primi impianti sciistici alle Macinaie e alla Contessa, ancora oggi molto frequentati.
Lo stemma di Castel del Piano è costituito da uno scudo sagomato di colore rosso su cui è raffigurata una fortezza con una torre. Lo stemma ha la seguente blasonatura ufficiale: «di rosso al castello, merlato alla guelfa, torricellato di uno, aperto e finestrato del campo». Sotto lo scudo il motto Facile primum - Pius II. "Sicuramente il primo" è l'elogio che papa Pio II (Enea Silvio Piccolomini) dedica nei suoi Commentarii a Castel del Piano «…per la bellezza del luogo, per la comodità dell'amena posizione, senza dubbio è il primo tra quanti sorgono su quel versante…»
Il gonfalone è un drappo di bianco riccamente ornato di ricami dorati e caricato dello stemma comunale con l'iscrizione centrata (cioè arcuata verso l'alto) in oro Comune di Castel del Piano.
Abitanti censiti[35]
Frazioni[36] | Abitanti (2021) | Altitudine |
---|---|---|
Castel del Piano (capoluogo) | 3.453 | 637 |
Montenero d'Orcia | 260 | 388 |
Montegiovi | 200 | 535 |
Altre località | 900 | - |
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 566 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Castel del Piano possiede una piccola biblioteca comunale intitolata a Luigi Santucci, situata in via Marconi presso la sede del Comune. Non è inserita nella rete bibliotecaria provinciale[37] e conta un patrimonio librario di circa 4 220 volumi.[38]
Nel territorio comunale di Castel del Piano sono situati tre musei che fanno parte della rete museale provinciale Musei di Maremma:[39]
Nel 1807, ad opera di Ambrogio Ginanneschi, venne fondato il "Corpo filarmonico Gioacchino Rossini". Ha avuto riconoscimenti in vari concorsi nazionali con giudici di eccezione come Pietro Mascagni o Menotti Garibaldi (discendente di Giuseppe). Svolge tuttora la sua attività eseguendo musica di vario genere, dal classico agli arrangiamenti più moderni con concerti in paese e nel circondario. Attualmente dirige anche i corsi della locale scuola comunale di musica dove gli allievi possono prepararsi per gli esami del conservatorio.
Nel 1953 in questa città nacque il gruppo folk polifonico chiamato i Cardellini del fontanino. Tale gruppo ha recuperato una tradizione musicale antichissima in cui si colgono anche tracce linguistiche germaniche. Le radici della tradizione risalgono all'uso dei boscaioli amiatini di tenersi in contatto tramite gorgheggi quando si trovavano a diversi chilometri di distanza tra loro.
Il paese di Castel del Piano è tradizionalmente suddiviso in quattro contrade:
Oltre alle frazioni principali, nel territorio si trovano anche le borgate di Casidore, Ciaccine, Collevergari, Leccio, Marrona, Pian del Ballo e Tepolini. Importante località è inoltre il Prato delle Macinaie, moderno insediamento a 1385 metri di altitudine, dotato di alberghi, ristoranti, campi da sci, seggiovie e skilift: il primo impianto di risalita delle Macinaie è stato inaugurato agli inizi del 1958.[40]
A Castel del Piano fu fondata nel 1929 la ditta Winkelmann-Crida di Enrico Winkelmann e Ugo Crida per l'estrazione di farina fossile dalle cave del paese e del Bagnolo, con uno stabilimento di raffinazione che rimase attivo fino al 1978. Le cave cessarono l'estrazione nel 1970. La farina fossile veniva impegnata ad usi industriali come decolorante, isolante, assorbente, filtrante e abrasivo.
Rilevante nel territorio anche l'estrazione e la lavorazione del tannino.[41]
L'azienda Corsini è stata fondata a Castel del Piano nel 1921, produce biscotteria e panetteria.[42]
Il comune di Castel del Piano non possiede linee ferroviarie e superstrade o strade statali all'interno del proprio territorio. Le maggiori vie di collegamento tra il paese e quelli vicini, oltre per le numerose borgate limitrofe, sono tutte strade provinciali. Si ricordano la strada provinciale 64 del Cipressino, importante arteria che collega Paganico – e quindi chiunque provenga da Grosseto – a Castel del Piano, passando per i paesi di Montenero d'Orcia e Montegiovi; e la strada provinciale 160 Amiatina, che attraversa Castel del Piano da nord a sud: a nord lo collega con Seggiano, mentre a sud con Arcidosso.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1956 | 1958 | Alberto Bonelli | Partito Socialista Democratico Italiano | Sindaco | |
1975 | 1985 | Alvaro Giannelli | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
29 giugno 1985 | 7 giugno 1990 | Elia Francesco Forti | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [43] |
14 giugno 1990 | 24 aprile 1995 | Elia Francesco Forti | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [43] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Mario Rotellini | Partito Popolare Italiano | Sindaco | [43] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Franco Ulivieri | Democratici di Sinistra | Sindaco | [43] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Franco Ulivieri | Democratici di Sinistra | Sindaco | [43] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Claudio Franci | Partito Democratico | Sindaco | [43] |
26 maggio 2014 | 26 maggio 2019 | Claudio Franci | Partito Democratico | Sindaco | [43] |
26 maggio 2019 | 18 giugno 2024 | Michele Bartalini | centro-destra | Sindaco | [43] |
18 giugno 2024 | in carica | Cinzia Pieraccini | centro-sinistra | Sindaco | [43] |
A Castel del Piano ha sede una delle società calcistiche più vecchie delle provincia. L'Unione Sportiva Neania Casteldelpiano è stata fondata ufficialmente nel 1912, ma era già attiva a partire dal 1909 e dopo un periodo di inattività è stata ricostituita il 20 marzo 1967.[44] Dopo aver militato per anni nei campionati provinciali, la squadra ha esordito in Promozione nella stagione 1992-1993, vincendo nel suo girone e conquistando la prima promozione in Eccellenza. Nel 1995 retrocede nuovamente in Promozione, categoria dove rimane fino al 1998, anno in cui la Neania ritorna a disputare i campionati provinciali. Per la stagione in corso la squadra amiatina partecipa al campionato di Prima Categoria.
A Castel del Piano risiede anche una delle scuola di ballo più grandi della Toscana: Odissea 2001. Vincitrice di due titoli mondiali, per le danze a squadre, e di numerosi premi a livello agonistico e amatoriale per coppie e squadre.
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