Pigneto
Area urbana di Roma Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il Pigneto è un'area urbana del Municipio Roma V (ex Municipio Roma VI) di Roma Capitale. Fa parte principalmente del quartiere Q. VII Prenestino-Labicano e, in minor parte, del quartiere Q. VI Tiburtino ed è compresa nella zona urbanistica 6A Torpignattara.
Si estende, a mo' di triangolo isoscele, da piazzale Labicano (poco fuori Porta Maggiore) tra le vie Prenestina (lato destro e sinistro fino alla ferrovia Roma-Sulmona-Pescara), Casilina (lato sinistro) e di Acqua Bullicante. I vertici di questo triangolo possono essere identificati nella Porta Maggiore (fra la Prenestina e la Casilina), largo Preneste (fra la Prenestina e via di Acqua Bullicante) e la piazza della Marranella (fra Acqua Bullicante e la Casilina).
La via principale è la omonima via del Pigneto, che corre zigzagando da poche centinaia di metri fuori Porta Maggiore (piazza Caballini) a circa la metà di via di Acqua Bullicante, occupando una buona porzione dell'intero territorio del VII quartiere. La parte che si estende sulla sinistra della via Prenestina, fino alla ferrovia Roma-Sulmona-Pescara, appartiene al VI quartiere, dove si trova il complesso della ex fabbrica SNIA Viscosa, dismessa nel 1954.
Il territorio del Pigneto è integralmente compreso nell'Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros.
«La corona di spine che cinge la città di Dio»
Sebbene il toponimo Pigneto sia attestato già nel XVII secolo (in riferimento specifico alla suddetta area geografica, all'epoca interamente suburbana: che constava cioè di orti, ville e vigne), il primo agglomerato edilizio si formò a partire dal 1870 dall'unione di insediamenti abitativi quali il Prenestino, il Torrione, la borgata Galliano, l'Acqua Bullicante, la borgata Marranella ed il Casilino lungo tutto il perimetro del "triangolo" ed il Pigneto stesso al centro di esso.
In piazza Caballini si trova l'accesso al primo deposito per omnibus e tram, entrambi a cavallo, realizzato dalla Società Romana Tramways Omnibus (SRT-O) tra il 1886 e il 1891, costruito fuori le Mura aureliane. Nel 1904, con la dismissione dei mezzi a cavallo e l'elettrificazione della linea tranviaria, il deposito diventa esclusivamente tranviario.
Durante la seconda guerra mondiale, il Pigneto, di composizione sociale popolare come San Lorenzo, fu molto attivo nell'Antifascismo e, come questo, subì i bombardamenti alleati del 1943 e del 1944, che causarono la morte di 50 dipendenti dell' Atac[1]. Di recente è stata istituita una sezione dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI) del Pigneto - Torpignattara, intitolata a Giorgio Marincola.
Nel 1996 il cinema L 'Aquila viene confiscato alla Banda della Magliana, nel 2015 dopo lavori di ammodernamento viene assegnato e aperto.[2][3]
Il 20 dicembre 2003 viene trovato, in una cantina sita in via Raimondo Montecuccoli 3, il covo delle nuove Brigate Rosse.[4]
Negli ultimi anni, anche grazie alla relativa vicinanza con l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" ed essendo quindi abitato da molti studenti fuori sede, è diventato uno dei centri più ferventi della movida della Capitale. In più la pedonalizzazione della via del Pigneto ha aumentato il numero di visitatori, dal 2015[5]
Teatro
Teatro Sala Vignoli[12]
Centrale Preneste[13]
Teatro San Luca[14]
Biblioteca
Goffredo Mameli[15]
Nel quartiere si sviluppa una rete di parchi urbani, spesso recenti, mentre al proprio interno il Pigneto accoglie solo qualche area verde di piccola entità, come i giardini Nuccitelli-Persiani e il giardino in piazza del Pigneto.
Le aree verdi di riferimento per gli amanti dei parchi sono i giardini pubblici del quartiere: la Tana dei Cuccioli (via Gentile da Mogliano), i già citati giardini Nuccitelli-Persiani (piazza Nuccitelli Persiani) e quelli di piazza del Pigneto, parco delle Energie (ex-SNIA, su via Prenestina), parco del Torrione Prenestino e il parco Roberto Almagià (via Zenodossio).
Il toponimo Pigneto deriva dalla presenza di una lunga fila di pini, piantati dalla famiglia Caballini, posti lungo il muraglione della settecentesca villa Serventi.
Gli odonimi delle strade dividono, idealmente, in tre aree il Pigneto:
È raggiungibile dalle stazioni: Porta Maggiore, Ponte Casilino, Sant'Elena, Villini e Alessi. |
Il Pigneto ha fatto da scenario cinematografico a diverse pellicole, alcune famose come Roma città aperta di cui è memorabile la scena di Pina, interpretata da Anna Magnani, uccisa dai tedeschi in via Raimondo Montecuccoli.
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