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attore italiano (1991-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Pietro Contento Castellitto (Roma, 16 dicembre 1991) è un attore, regista, sceneggiatore e scrittore italiano.
Figlio maggiore di Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini (la coppia ha altri tre figli: Anna, Maria e Cesare[1]). Ha studiato al liceo classico dell’Istituto Santa Giuliana Falconieri di Roma e si è laureato in filosofia presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza".[2]
La sua prima esperienza al cinema avviene all'età di otto anni con una piccola parte nel film d'esordio alla regia del padre, Libero Burro, in cui recita anche la madre. Il suo esordio attoriale vero e proprio risale, invece, al 2004 con Non ti muovere, diretto dal padre e basato su un'opera della madre. Viene diretto dal padre in altri due film: La bellezza del somaro del 2010 e Venuto al mondo del 2012. Viene scelto da Lucio Pellegrini per interpretare il ruolo di Marco nella commedia È nata una star?.[3]
Nel 2018 interpreta Secco in La profezia dell'armadillo, per cui vince il premio Guglielmo Biraghi ai Nastri d'argento 2019.[4]
Nel 2020 esce il suo primo film da regista e sceneggiatore, I predatori, vincitore del premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura alla 77ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e del David di Donatello 2021 come miglior regista esordiente oltre alla candidatura per la migliore sceneggiatura originale e il Nastro d’argento per il miglior regista esordiente. L'anno seguente interpreta Francesco Totti in Speravo de morì prima, miniserie televisiva di Sky, diretta da Luca Ribuoli.
Nel 2021 pubblica il romanzo Gli iperborei, per la casa editrice Bompiani (vincitore del premio Viareggio nella sezione "Opera prima"[5]) ed è tra i protagonisti del film Freaks Out di Gabriele Mainetti. Nel 2022 è protagonista del film Netflix Rapiniamo il duce.
Nel gennaio 2024 esce al cinema il film Enea, di cui è regista, sceneggiatore e interprete, presentato in concorso alla 80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Nel 2024 viene presentato in concorso alla 81ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il film Diva Futura (film) che lo vede protagonista nei panni di Riccardo Schicchi.[6] Sempre nel 2024, scrive e dirige il cortometraggio “1996 - La fabbrica sta bruciando” per Bauli[7] e diventa il volto della nuova campagna Gucci Horsebit 1953.[8]
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