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Nei romanzi e nei racconti di Georges Simenon che hanno per protagonista il Commissario Maigret appaiono alcuni personaggi che si ritrovano in molte delle opere dedicate dall'autore al famoso commissario di polizia giudiziaria.
Appare sin da Pietro il Lettone, primo romanzo con protagonista il commissario. Sempre pronto ai pedinamenti e agli ordini impartiti dal capo, è uno dei più fedeli collaboratori di Maigret. Tenta goffamente di imitare lo stile del commissario e come lui fuma la pipa. Uno dei rari riferimenti al suo aspetto fisico si ha in Maigret si sbaglia (1953), nel quale si fa cenno al fatto che Lucas ha le gambe piuttosto corte. In alcuni romanzi, come in Il mistero del crocevia e Il viaggiatore di terza classe e nei racconti Peine de mort e La Fenêtre ouverte (entrambi del 1936), l'ispettore viene presentato col grado di brigadiere. In Maigret e l'affittacamere, Maigret lo descrive come il suo "braccio destro", e certamente gli è affezionato, al punto che, nello stesso romanzo, si dice che "Maigret lo chiamava spesso "figliolo", benché non vi fossero che dieci o dodici anni fra i due"[1], ma quando è arrabbiato arriva anche a dargli dell'imbecille: accade ad esempio in Maigret e la chiromante, quando l'ispettore utilizza di sua iniziativa un travestimento, cosa che Maigret non sopporta, mentre per Lucas i travestimenti sono "l'unico divertimento"[2]. Nel racconto Mademoiselle Berthe et son amant (L'amico della signorina Berthe) si accenna al fatto che Lucas sia stato ucciso in servizio poco prima del ritiro in pensione di Maigret, anche se in quasi tutti i romanzi scritti successivamente, Simenon torna a riproporre Lucas come uno dei collaboratori più stretti del commissario. Lucas indaga anche in Il sorcio, e in L'uomo che guardava passare i treni, romanzi del 1938 nei quali però Maigret non compare (i romanzi appartengono infatti al periodo nel quale Simenon aveva intenzione di mettere da parte il suo celebre commissario) e lo stesso Lucas nel frattempo è stato promosso al grado di commissario.
Albert Janvier è l'ispettore più anziano della squadra di Maigret: preciso, attento e preparato, conosce a tal punto il modo di agire del commissario che spesso lo anticipa nelle indagini: nel romanzo Maigret si diverte si dice infatti che "aveva vent'anni meno del commissario, ma lo aveva seguito nella maggior parte delle sue inchieste e conosceva i suoi metodi meglio di chiunque altro"[3]. Non a caso il commissario Maigret lo designa come suo erede al comando della squadra omicidi, e in Maigret e l'uomo solitario viene detto che è l'unico ispettore a cui Maigret dà regolarmente del tu[4]. In Maigret e l'affittacamere Janvier viene gravemente ferito durante un appostamento. Nel romanzo La ragazza di Maigret l'ispettore viene descritto come "un rosso alto"[5], mentre in Maigret è solo e anche in Maigret e il vagabondo si fa cenno al fatto che l'ispettore, sposato, "aveva appena avuto il quarto figlio"[6].
L'ispettore Joseph Torrence è un uomo molto robusto alla maniera di Maigret. Viene ucciso nel primo romanzo dedicato a Maigret, Pietr-le-Letton, ma riappare nei romanzi e nei racconti successivi, anche in senso temporale. Descritto quasi sempre come ispettore di poche parole e di sostanza, anche se in Maigret e l'uomo solitario viene definito come "il più ciarliero della Polizia Giudiziaria"[7], quando fiuta una pista "la segue con l'ostinazione di un cane da caccia"[8]. Torrence è anche protagonista di una serie di racconti del 1938[9] nei quali indaga in qualità di investigatore privato, titolare dell'Agenzia O, salvo poi ritrovarlo di nuovo nelle vesti di ispettore della polizia giudiziaria nelle successive inchieste del commissario Maigret, che Simenon riprenderà a scrivere a partire dagli anni quaranta.
Simenon in moltissime occasioni usa l'appellativo il giovane (o il piccolo) nei confronti dell'ispettore Lapointe. Egli è infatti l'ultimo acquisto della Brigata speciale diretta dal commissario Maigret. Considerata la sua minima anzianità lavorativa gli toccano i compiti più rognosi, che gli ispettori più anziani non vogliono fare. Nonostante ciò, negli anni di collaborazione con Maigret, si rivela un ottimo ispettore, preciso e devoto nei confronti di Maigret, è il più veloce a stenografare e trascrivere i rapporti[10], è quello che riesce a cavarsela meglio quando si tratta di interrogare donne di una certa età[11], e il suo impeto giovanile diverte il commissario[12]. Appare per la prima volta nel romanzo L'amica della signora Maigret, nel quale, in un colloquio con Maigret, gli confida che ha 24 anni, che proviene da una modesta famiglia di Meulan, e che essendo celibe vive a Parigi con una sorella minore[13]. Nei successivi romanzi Lapointe prenderà parte a trentasette inchieste condotte da Maigret. Simenon, che non ha mai amato i nomi di battesimo per i suoi personaggi principali, darà un nome a Lapointe, Albert, e solo per il romanzo Maigret al night-club.[14]
L'ispettore Lognon non fa parte della squadra di Maigret, è in servizio in un commissariato di quartiere, ma appare in modo costante nei romanzi dedicati al commissario. Il suo è il ruolo del lamentoso, è infatti famoso nell'ambiente della polizia parigina come il Lagnoso. In alcuni romanzi si fa riferimento agli appellativi con cui viene soprannominato nell'ambiente della polizia: il malgracieux (scortese) per il suo carattere un po' scostante, o anche malchanceux (sfortunato)[15], per la sua aria dimessa e la fama di perdente (non riesce fra l'altro a far carriera in polizia). È sposato con una donna di nome Solange (Maigret e il fantasma) costantemente afflitta da malanni e acciacchi, che scarica sul marito le sue frustrazioni e incolpa Maigret del fatto che il marito non abbia fatto carriera in polizia. Maigret è personalmente legato a Lognon, ma non ne condivide i metodi di indagine e il suo atteggiamento di autocompatimento. L'ispettore Lognon è co-protagonista in ben tre romanzi, Maigret, Lognon e i gangster, Maigret e la giovane morta, Il sorcio e un racconto, Maigret et l'Inspecteur Malgracieux. Nel romanzo Maigret e il fantasma, il Lagnoso viene gravemente ferito da un'arma da fuoco e il commissario Maigret indaga sulle circostanze che hanno portato al ferimento di Lognon.
Nel romanzo Maigret compare un nipote di Maigret, Philippe Lauer, per l'esattezza figlio di una sorella della signora Maigret. Anch'egli poliziotto, ha iniziato a lavorare al Quai des Orfevres proprio con la squadra del più famoso zio, il quale però, è ormai in pensione. Tuttavia, nonostante grande impegno e ostinazione, Lauer dimostra di non essere all'altezza del suo celebre zio, tanto che, dopo la disavventura nella quale si trova invischiato nel romanzo Maigret, decide di rinunciare alla carriera in polizia giudiziaria e di tornare in Alsazia. Anche nel racconto Mademoiselle Berthe et son amant (L'amico della signorina Berthe) compare un nipote di Maigret ispettore di polizia a Parigi, ma con il nome di Jérôme Lacroix, mentre nel racconto Jeumont, 51 minuti di fermata compare un altro nipote, Paul Vinchon, detto Popaul, ispettore alla frontiera belga, a Jeumont. Non è chiaro se, nelle intenzioni di Simenon, la figura del nipote poliziotto fosse sempre la stessa pur attribuendogli, nelle tre diverse opere, i diversi nomi di Philippe Lauer, Jérôme Lacroix e Paul Vinchon, sopra citati.
Saltuariamente, solo in alcune inchieste, compaiono altri ispettori che fanno parte della squadra di Maigret: Lourtie, Jerome, Bonfils, Dufour, Neveu, Vacher, Jussieu, Baron, Dupeu, Dubonnet, Rondonnet, personaggi ai quali però Simenon, di volta in volta, dedica solo pochi cenni. Nelle inchieste che coinvolgono personaggi provenienti o originari della Costa Azzurra, Maigret si avvale talvolta della collaborazione del commissario Bastiani, della polizia di Nizza. In alcuni romanzi, come Maigret e il fantasma, compare anche Mr.Pyke, un ispettore inglese di Scotland Yard, al quale Maigret chiede collaborazione o informazioni riguardanti personaggi inglesi coinvolti nelle sue inchieste. In La rivoltella di Maigret il commissario, dovendo concludere la sua inchiesta a Londra si trova a collaborare direttamente con Mr. Pyke. Sempre ne La rivoltella di Maigret, compare il giovane agente Emile Lebraz che, telefonicamente, dà a Maigret un'informazione che si rivelerà decisiva nell'inchiesta fino a quel momento arrivata ad un punto morto. L'apprezzamento del commissario lascia pensare ad una ripresa, in altri romanzi, del personaggio del giovane Lebraz, ma questa sarà la sua unica apparizione. Un altro personaggio che più volte compare nelle inchieste è Joseph, l'usciere del Quai des Orfèvres, spesso indicato come "il vecchio Joseph", dato che da moltissimi anni presta il suo servizio negli uffici della polizia parigina.
Nel già citato romanzo Maigret, che vede protagonista il commissario Maigret ormai in pensione, costretto a condurre una indagine in forma privata per togliere dai guai il nipote poliziotto, si trova che è il commissario Amadieu ad aver preso il posto di Maigret al Quai des Orfevres dopo il suo pensionamento. Dai metodi e dal carattere molto diversi dal suo predecessore, Amadieu inizialmente dimostra persino una certa ostilità nei confronti di Maigret, salvo poi convincersi a collaborare con lui, grazie anche alle pressioni del Direttore della Polizia giudiziaria, dimostrandosi in fondo meno duro rispetto alle apparenze.
Il giudice Ernest Coméliau è da sempre a capo della Procura. In pratica è il capo del commissario Maigret, il vero antagonista del nostro, definito "il magistrato più conformista e più pignolo della Procura"[16]. In Ben tornato, Maigret vi è una battuta che sintetizza la scarsa simpatia che il commissario ha nei confronti del magistrato: "«Andiamo a sentire cosa vuole la vecchia scimmia» sbuffò Maigret che non aveva mai potuto soffrire il giudice Coméliau".[17] In particolare, Maigret non condivide l'alterigia e la distanza che il magistrato mantiene rispetto alle realtà dei quartieri parigini nei quali si indaga, tanto che nel medesimo romanzo, riferendosi ancora a Coméliau, Maigret pensa: "Com’è possibile che una persona che non ha mai messo piede in un bistrò né in una sala di corse né ha mai frequentato un ippodromo possa ritenersi capace di leggere nell’anima di un criminale?"[18]. Tuttavia, nonostante le differenti vedute su indagini e procedure giudiziarie, il rapporto fra i due è comunque sempre improntato sul reciproco rispetto. In Maigret e l'uomo solitario, ambientato nel 1965, si fa cenno al fatto che a quell'epoca il giudice era già morto, mentre doveva essere sicuramente già in servizio nel 1946[19].
Il dottor Paul è il medico legale del Quai des Orfévres. Famosi sono i suoi rapporti asciutti, come i suoi modi di interagire coi colleghi. Il dottor Paul è un personaggio realmente esistito: anatomopatologo della polizia parigina negli anni cinquanta, buontempone e amico di Simenon[20]. Il dottor Paul continuerà ad eseguire autopsie fino all'età di settantasei anni, quando morirà[21]. Nella finzione, verrà sostituito da diversi altri dottori: il dottor Tudelle in Maigret e gli aristocratici, il dottor Collinet in Maigret e il libanese, il dottor Bourdet in Maigret e l'informatore.
Il dottor Moers è il capo della sezione scientifica della polizia giudiziaria. Estremamente scrupoloso, viene descritto come "alto e magro, col viso sempre serio, gli occhi timidi nascosti da spesse lenti"[22]. Lavora, con la sua sezione, nei sottotetti del Quai des Orfévres. Da molti colleghi è considerato la vera memoria storica della polizia parigina ed è una presenza costante al palazzo di giustizia dove le sue ricerche scientifiche si sono rilevate spesso determinanti nella risoluzione dei casi. Della sezione scientifica fa parte anche l'esperto di balistica Gastinne-Renette.
La moglie di Maigret è una donna originaria dell'Alsazia, fedele al marito, è al suo fianco nei momenti in cui Maigret riesce, tra un'indagine e l'altra, a ritirarsi nel suo appartamento di Boulevard Richard-Lenoir. Anche quando questo capita nel cuore della notte, Maigret non fa mai in tempo ad aprire la porta di casa, che trova la moglie ad aspettarlo sulla soglia, accogliente e comprensiva. È un'ottima cuoca, sempre pronta a cucinare qualche buon piatto non appena il marito riesce a liberarsi dal suo impegno di lavoro. Nella finzione il personaggio si chiama Louise Léonard, nativa di Colmar, anche se nel racconto breve L'amoureux de Madame Maigret, viene chiamata Henriette, il nome della madre di Simenon. Tuttavia quasi sempre viene chiamata "signora Maigret" anche dal commissario stesso; piccolo vezzo che ha anche la signora, che è solita chiamare il marito "Maigret" anziché usare il nome di battesimo. In Les Mémoires de Maigret si scopre che ha sposato il commissario nel 1912, mentre in Maigret et l'homme du banc si viene a conoscenza del fatto che la coppia ha avuto una figlia, morta dopo pochi giorni di vita. In L'amie de Madame Maigret si sostituisce al marito nel ruolo dell'investigatore, ma anche in altre occasioni[23] si presta per il marito in piccole commissioni che lo aiutano nelle sue indagini. In Maigret e il capellone imprudente si accenna al fatto che, poiché il commissario non guida l'auto, la signora Maigret si sia decisa, sebbene ormai non più giovane, a prendere la patente di guida principalmente per potersi talvolta recare con il marito nella loro casa di campagna, a Meung-sur-Loire nel Loiret; casa che la coppia frequenta solo nelle giornate libere, fino a che il commissario è in servizio, e nella quale si trasferiranno definitivamente (nel romanzo Maigret e nei racconti Il notaio di Châteauneuf, Quelli del Grand Café e L'amico della signorina Berthe) quando il commissario andrà in pensione.
I coniugi Pardon sono i soli amici dei coniugi Maigret, di cui i lettori sono a conoscenza. Una volta al mese le due coppie si incontrano per delle cenette a base di manicaretti cucinati dalle due donne. Con il dottor Pardon, suo medico di famiglia, suo coetaneo[24] e forse l'unico amico personale, il commissario Maigret sente di avere una tacita intesa, un'affinità dettata non solo dal fatto che prima di entrare in polizia egli aveva iniziato gli studi di medicina, ma soprattutto per il fatto che avverte una vicinanza fra le loro due professioni, nel modo spesso intuitivo con cui devono approcciarsi alle loro indagini, che siano mediche o giudiziarie, nel fatto che spesso entrambi si trovano di fronte a verità umane drammatiche, e che a volte sono costretti a decidere del destino di un uomo. Il legame e le affinità tra i due sono delineati in Une confidence de Maigret.
Titolo originale | Titoli delle edizioni in italiano | Ambientazione | Protagonista | Altri personaggi |
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Pietr-le-Letton (1931) |
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Parigi e Fécamp | Pietr Johannson, 32 anni, detto Pietr-le-Letton, o il Lettone, conosciuto anche come Fédor Yourovitch, Oswald Oppenheim e Olaf Swaan; sposato come Olaf Swaan, due figli, prima vittima | |
Le Charretier de La Providence (1931) |
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Canali della Marne, soprattutto Dizy, vicino a Épernay e a Vitry-le-François | Jean-Evariste Darchambaux, 55 anni, noto come Jean Liberge, carrettiere della chiatta o casa galleggiante chiamata "Provvidenza", tirata da cavalli lungo gli argini, già medico e galeotto, divorziato |
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Monsieur Gallet, décédé (1931) |
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Sancerre, Saint-Fargeau (Seine-et-Marne), XVIII arrondissement di Parigi | Émile Gallet, truffatore d'età matura, si fa passare per rappresentante di commercio, sposato con un figlio, vittima |
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Le Pendu de Saint-Pholien (1931) |
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Brema, Reims, Parigi, Liegi | Jean Lecocq d'Arneville, noto come Louis Jeunet, belga, 32 anni, meccanico, sposato con un figlio, suicidia |
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La Tête d'un homme (1931) |
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Parigi (principalmente un bar del XIV arrondissement), Saint-Cloud, Nandy (villaggio vicino a Morsang-sur-Orge). | Jean Radek, 25 anni, ceco, celibe, studente di medicina senza mezzi economici |
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Le Chien jaune (1931) |
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Concarneau | Ernest Michoux, circa 30 anni, medico che non pratica più per gestire un'impresa, divorziato senza figli, vive con la madre, vedova di un deputato |
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La Nuit du carrefour (1931) |
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Incrocio nei pressi di Arpajon | Else Andersen, nata Bertha Krull, tedesca, circa 30 anni, in precedenza prostituta, sposata senza figli |
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Un crime en Hollande (1931) |
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Delfzijl | Conrad Popinga, olandese, 42 anni, sposato senza figli, insegnante alla scuola navale, già capitano di lungo corso |
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Au Rendez-Vous des Terre-Neuvas (1931) |
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Fécamp | Pierre Le Clinche, 19 anni, figlio di un pescatore, telegrafista a bordo dell'"Océan" |
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La Danseuse du Gai-Moulin (1931) |
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Liegi (prevalentemente il quartiere di Le Carré) | Jean Chabot, belga, 16 anni, impiegato in uno studio notarile |
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La Guinguette à deux sous (1931) |
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Morsang-sur-Orge, Parigi | James, 30 anni, inglese, impiegato di banca, sposato senza figli |
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L'Ombre chinoise (1932) |
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Parigi (Place des Vosges, Boulevard Haussmann e altre vie degli arrondissement IX e XVIII), Jeumont | Raymond Couchet, 45 anni, direttore di laboratorio farmaceutico, sposato due volte, un figlio dal primo matrimonio, vittima |
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L'Affaire Saint-Fiacre (1932) |
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Saint-Fiacre[26], Moulins | Maurice de Saint-Fiacre, circa 30 anni, vive di rendita, celibe |
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Chez les Flamands (1932) |
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Givet, Namur, Rue Poissonnière a Parigi (l'ultimo capitolo) | Anna Peeters, fiamminga, erborista, nubile |
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Le Port des brumes (1932) |
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Ouistreham, Caen, Parigi | Yves Joris, circa 50 anni, già capitano a riposo d'una compagnia marittima, a capo del porto di Ouistreham, vittima |
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Le Fou de Bergerac (1932) |
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Bergerac | Meyer, ossia Jacques Rivaud, medico, sposato, con una figlia naturale |
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Liberty Bar (1932) |
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Antibes, Cannes | William Brown, australiano, vive da 17 anni in riviera con una rendita mensile, sposato e separato, tre figli, vittima |
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L'Écluse nº 1 (1933) |
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Charenton-le-Pont, Parigi (lungo la Senna), Samois-sur-Seine | Émile Ducrau, età matura, armatore di chiatte da trasporto fluviale, sposato, un figlio e una figlia |
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Maigret (1934) |
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Casa di campagna di Maigret da qualche parte lungo la Loira (forse Meung-sur-Loire), IX arrondissement di Parigi | Germain Cageot, detto il "Notaire", 59 anni, celibe, già segretario di un notaio poi divenuto gangster, informatore della polizia e spacciatore di cocaina, proprietario di locali gestiti da prestanomi |
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L'Affaire du Boulevard Beaumarchais (1936) |
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Parigi (Boulevard Beaumarchais) | Louise Voivin, originaria di Orléans, vittima |
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La Péniche aux deux pendus (1936) |
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Coudray (Eure) | Arthur Aerts, proprietario di un battello-scuderia, vittima |
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La Fenêtre ouverte (1936) |
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II arrondissement di Parigi | Laget, poco oltre i 50 anni, proprietario della società "Le Commerce Français", vittima |
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Peine de mort (1936) |
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Parigi, Bruxelles | Jehan d'Oulmont, giovane benestante d'origine belga |
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Les Larmes de bougie (1936) |
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Vitry-aux-Loges e vicinanze | Marguerite Potru, 62 anni, vittima |
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Rue Pigalle (1936) |
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Parigi (Pigalle) | Christiani, capo di una banda di corsi, noto a Maigret che l'ha fatto arrestare 10 anni prima. |
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Monsieur Lundi (1936) |
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Neuilly-sur-Seine | Signor Lundi, vagabondo chiamato con il nome del giorno della settimana (lunedì) in cui si presenta da Barion |
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Une erreur de Maigret (1937) |
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Parigi, libreria d'antiquariato in rue Saint-Denis | Émilienne, commessa in libreria, vittima |
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Mademoiselle Berthe et son amant (1938) |
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Meung-sur-Loire, Parigi (Montmartre) | M.lle Berthe, 28 anni, sarta, nipote dell'ispettore Lucas |
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Tempête sur la Manche (1938) |
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Dieppe | Jeanne Fénard, cameriera alla pensione Otard, madre di un bimbo di 4 anni, vittima |
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Le Notaire de Châteauneuf (1938) |
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Meung-sur-Loire | Raoul Motte, notaio di Châteauneuf-sur-Loire |
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L'Improbable Monsieur Owen (1938) |
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Cannes | M. Louis, portiere del palazzo |
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Ceux du Grand-Café (1938) |
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Meung-sur-Loire | Angèle, 20 anni, cameriera del bar |
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L'Étoile du Nord (1938) |
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Parigi (principalmente il X arrondissement) | Céline Germain, 17 anni, cliente dell'albergo, viene da Orléans, in realtà si chiama Geneviève Blanchon ed è figlia di un famoso giudice |
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L'Auberge aux noyés (1938) |
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Nemours, lungo la strada per Montargis | Jacques Vertbois, sarto parigino, avventuriero |
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Stan le tueur (1938) |
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IV arrondissement di Parigi | Stéphanie Polintskaïa, detta Olga Tzérewski, 28 anni, amante di Saft, vittima |
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La Vieille Dame de Bayeux (1939) |
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Caen | Cécile Ledru, 28 anni |
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L'Amoureux de Madame Maigret (1939) |
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Parigi (Place des Vosges) | Straniero sulla panchina, 28 anni, truccato da vecchio, vittima |
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L'Homme dans la rue (1940) |
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Parigi (intorno al Bois de Boulogne, Passy) | Ernst Borms, medico viennese, abita a Neuilly-sur-Seine, vittima |
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Vente à la bougie (1941) |
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Nantes | Frédéric Michaux, noto come "Fred le Boxeur", quasi 50 anni, proprietario di albergo, vecchia conoscenza di Maigret |
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Menaces de mort (1942) |
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Parigi, Le Coudray-Montceaux | Émile Grosbois, milionario, commerciante di rottami |
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Les Caves du Majestic (1942) |
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Parigi (hôtel Majestic in Avenue des Champs-Élysées), Saint-Cloud, Cannes | Prosper Donge, circa 40 anni, capo del bar dell'albergo, celibe, con un figlio naturale |
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La Maison du juge (1942) |
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L'Aiguillon, Versailles, Luçon | Forlacroix, circa 60 anni, giudice di pace in pensione, sposato, due figli |
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Cécile est morte (1942) |
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Bourg-la-Reine, Parigi (quartiere della Bastille) | Cécile Pardon, 28 anni, nubile, senza professione, vittima |
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Jeumont, 51 minutes d'arrêt (1944) |
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Jeumont | Otto Braun, 58 anni, ricco banchiere ebreo di Stoccarda, vittima |
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Signé Picpus (1944) |
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Parigi (prevalentemente il XVIII arrondissement) | Octave Le Cloaguen, ovvero il vecchio Picard, 68 anni, medico di bordo in pensione, sposato, clochard |
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Félicie est là (1944) |
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Poissy, Parigi (quartieri di Pigalle e Ternes) | Félicie, 24 anni, nubile, domestica |
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L'Inspecteur Cadavre (1944) |
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Saint-Aubin-les-Marais (presso Niort) | Albert Retailleau, contabile al caseificio del paese, 20 anni, celibe, vittima |
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La Pipe de Maigret (1947) |
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Parigi, Charenton-le-Pont, Chelles | Mme Leroy, vedova |
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Maigret se fâche (1947) |
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Orsenne (nei pressi di Seine-Port), Parigi, Meung-sur-Loire | Bernadette Amorelle, 81 anni, vedova, due figli e tre nipoti, azionaria della ditta Amorelle et Campois, fondata dal marito |
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Maigret à New York (1947) |
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Meung-sur-Loire, New York | Joachim Maura, detto John Maura o Little John, circa 50 anni, francese naturalizzato statunitense, uomo d'affari, divorziato, due figli |
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Le Témoignage de l'enfant de chœur (1947) |
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In provincia (non specificato dove, ma c'è una rue Sainte-Catherine, che fa pensare a Bordeaux) | Justin, 12 anni, chierichetto |
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Le Client le plus obstiné du monde (1947) |
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Parigi (intorno a Boulevard Saint-Germain), Juvisy-sur-Orge | Raymond Auger, cliente del bar all'angolo |
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Maigret et l'Inspecteur Malgracieux (1947) |
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Parigi (XVIII arrondissement) | Ispettore Lognon, detto dai colleghi Malgracieux[29] |
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On ne tue pas les pauvres types (1947) |
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XVII arrondissement di Parigi | Maurice Tremblet, 48 anni, cassiere in una merceria, noto anche come Charles, vittima |
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Les Vacances de Maigret (1948) |
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Les Sables-d'Olonne | Philippe Bellamy, 45-50 anni, neurologo, sposato senza figli |
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Maigret et son mort (1948) |
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Parigi | Albert Rochain, circa 30 anni, conduttore di bistrot, sposato, vittima |
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La Première Enquête de Maigret (1913) (1949) |
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Parigi (Place Charles-de-Gaulle e commissariato di quartiere del IX arrondissement) | Jules Maigret, 26 anni, segretario al commissariato |
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Mon ami Maigret (1949) |
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Parigi (quai des Orfèvres), Porquerolles | Marcel Pacaud, detto Marcellin, circa 50 anni, ex-condannato, vive di espedienti, vittima |
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Maigret chez le coroner (1949) |
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Tucson e il vicino deserto in Arizona | Bessy Mitchell, 17 anni, originaria del Kansas, divorziata, amante di Ward e di altri, vittima |
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Maigret et la Vieille Dame (1950) |
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Étretat | Valentine Besson, 62 anni, vedova del farmacista Ferdinand Besson, una figlia e due figliastri |
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L'Amie de Madame Maigret (1950) |
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Parigi, Concarneau, Lagny | Frans Steuvels, 45 anni, fiammingo, rilegatore, sposato, senza figli |
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Les Mémoires de Maigret (1951) |
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Campagna intorno a Moulins (Allier), Nantes, Parigi | Jules Maigret, commissario in pensione sposato, una figlia morta piccola |
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Un Noël de Maigret (1951) |
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Parigi | Loraine Martin, 33 anni, vicina di casa dei Maigret, sposata a Jean Martin, in viaggio |
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Maigret au Picratt's (1951) |
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Parigi (quartieri di Pigalle e Montmartre) | Anne-Marie Trochain, alias Jeanne Leleu o Arlette, circa 20 anni, spogliarellista, nubile, vittima |
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Maigret en meublé (1951) |
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V arrondissement di Parigi | Françoise Boursicault, nata Binet, 48 anni, sposata senza figli, senza professione |
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Maigret et la Grande Perche (1951) |
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Parigi, Neuilly-sur-Seine | Guillaume Serre, dentista, circa 50 anni, vedovo |
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Maigret, Lognon et les Gangsters (1952) |
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Parigi, Maisons-Laffitte | Ispettore Lognon, detto "Malgracieux", 47 anni, sposato, senza figli |
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Le Revolver de Maigret (1952) |
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XI arrondissement di Parigi, Neuilly-sur-Seine, Londra | Alain Lagrange, 19 anni, celibe, senza professione |
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Maigret et l'Homme du banc (1953) |
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Parigi, Juvisy-sur-Orge | Louis Thouret, circa 50 anni, ex-magazziniere, sposato, una figlia, vittima |
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Maigret a peur (1953) |
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Fontenay-le-Comte | Alain Vernoux de Courçon, 36 anni, medico che non esercita, sposato senza figli, suicida |
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Maigret se trompe (1953) |
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Parigi (XVII e XVIII arrondissement | Étienne Gouin, 62 anni, professore di chirurgia all'università sposato, senza figli |
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Maigret à l'école (1954) |
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Parigi, Saint-André-sur-Mer (vicino a La Rochelle) | Marcel Sellier, Jean-Paul Gastin e Joseph Rateau, scolari di circa 12 anni |
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Maigret et la Jeune Morte (1954) |
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Parigi | Louise Laboine, 20 anni, nubile, senza professione, vittima |
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Maigret chez le ministre (1954) |
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Parigi | Auguste Point, circa 50 anni, ministro dei lavori pubblici, avvocato, sposato, una figlia |
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Maigret et le Corps sans tête (1955) |
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Parigi (quartiere ai bordi del Canal Saint-Martin) | Aline Calas, nata de Boissancourt, 41 anni, tenutaria di un bistrot, sposata, una figlia ormai adulta |
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Maigret tend un piège (1955) |
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Parigi (Boulevard Saint-Germain e Montmartre) | Marcel Monchin, 32 anni, architetto-decoratore, sposato senza figli |
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Un échec de Maigret (1956) |
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Parigi | Ferdinand Fumal, età matura, uomo d'affari legato alla politica, sposato, senza figli, vittima |
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Maigret s'amuse (1957) |
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Parigi, Cannes, Concarneau | Philippe Jave, 44 anni, medico, sposato, una figlia di 3 anni |
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Maigret voyage (1957) |
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Parigi, Orly, Monte Carlo, Losanna | David Ward, 63 anni, inglese, colonnello e uomo d'affari, sposato tre volte, due figli, vittima |
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Les Scrupules de Maigret (1958) |
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Parigi | Xavier Marton, circa 40 anni, sposato, senza figli, vittima |
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Maigret et les Témoins récalcitrants (1959) |
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Ivry-sur-Seine, VIII arrondissement di Parigi | Paulette Lachaume, nata Zuber, circa 30 anni, sposata, senza figli, vive di rendita |
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Une confidence de Maigret (1959) |
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Parigi, Fontenay-le-Comte | Adrien Josset, 40 anni, farmacista industriale, sposato, senza figli |
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Maigret aux assises (1960) |
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Parigi, Tolone, Celles | Gaston Meurant, 38 anni, corniciaio, sposato, senza figli |
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Maigret et les Vieillards (1960) |
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Parigi | conte Armand de Saint-Hilaire, 77 anni, ambasciatore in pensione, celibe, vittima |
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Maigret et le Voleur paresseux (1961) |
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Parigi (per lo più tra IX e X arrondissement), Corbeil | Honoré Cuendet, 50 anni, svizzero valdese, vecchia conoscenza di Maigret, vittima |
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Maigret et les Braves Gens (1962) |
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Parigi (Montparnasse) | René Josselin, circa 65 anni, sposato, una figlia, vittima |
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Maigret et le Client du samedi (1962) |
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Parigi (Montmartre) | Léonard Planchon, 36 anni, imprenditore di pittura edile, sposato, una figlia di 7 anni, vittima |
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Maigret et le Clochard (1963) |
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Parigi (IV arrondissement e ospedale Hôtel-Dieu), lungo la Senna da Juziers a Mantes-la-Jolie | François Keller, 63 anni, già medico, diventato clochard, sposato, originario di Mulhouse, ha lasciato moglie e figlia da 22 anni, ha lavorato come Dr. Schweitzer in Gabon ed è tornato a Parigi da 15 anni |
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La Colère de Maigret (1963) |
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Parigi (Pigalle) | Émile Boulay, padrone di cabaret a Pigalle, sposato, due figli di 3 anni e 10 mesi, vittima |
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Maigret et le Fantôme (1964) |
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XVIII arrondissement di Parigi | Norris Jonker, 64 anni, olandese, collezionista d'opere d'arte, sposato, senza figli |
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Maigret se défend (1964) |
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XVII arrondissement di Parigi | François Mélan, 38 anni, dentista, celibe |
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La Patience de Maigret (1965) |
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Parigi | Manuel Palmari, circa 60 anni, mafioso, all'occorrenza informatore, celibe, vittima |
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Maigret et l'Affaire Nahour (1966) |
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Parigi, Amsterdam | Fouad Ouéni, 51 anni, libanese, segretario e factotum di Félix |
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Le Voleur de Maigret (1967) |
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Parigi (principalmente Grenelle) | François Ricain, detto Francis, 25 anni, giornalista, critico cinematografico, all'occasione dialoghista e per una volta borseggiatore, sposato, senza figli |
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Maigret à Vichy (1968) |
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Vichy | Hélène Lange, 48 anni, vive di rendita, nubile, vittima |
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Maigret hésite (1968) |
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VIII arrondissement di Parigi | Émile Parendonm 46 anni, avvocato specializzato in diritto marittimo internazionale, sposato, due figli |
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L'Ami d'enfance de Maigret (1968) |
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IX arrondissement di Parigi | Léon Florentin, 54 anni, passa per antiquario, celibe, amante di Joséphine Papet, vecchio compagno di scuola di Maigret |
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Maigret et le Tueur (1969) |
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Parigi (soprattutto l'Île Saint-Louis), Jouy-en-Josas | Robert Bureau, circa 30 anni, impiegato di una compagnia d'assicurazioni, celibe, proviene da Saint-Amand-Montrond |
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Maigret et le Marchand de vin (1970) |
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Parigi | Oscar Chabut, circa 45 anni, commerciante dell'azienda "Vin des Moines", sposato, senza figli, vittima |
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La Folle de Maigret (1970) |
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Parigi, Tolone | Léontine Antoine de Caramé, "folle de Maigret", 86 anni, vedova, sena professione, vittima |
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Maigret et l'Homme tout seul (1971) |
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Parigi, La Baule-Escoublac | Marcel Vivien, circa 55 anni, ebanista divenuto clochard e detto "il muto" o "l'aristocratico", sposato, una figlia, vittima |
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Maigret et l'Indicateur (1971) |
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Parigi, Bandol | Justin Crotton, detto "la Puce" (la pulce), circa 45 anni, butta-dentro di cabaret e una specie di magnaccia, all'occorrenza informatore della polizia, celibe |
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Maigret et Monsieur Charles (1972) |
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Parigi (principalmente il Boulevard Saint-Germain e l'Avenue des Champs-Élysées) | Nathalie Sabin-Levesque, nata Frassier, una volta nota come Trika, circa 45 anni, senza professione, sposata, senza figli |
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