Pedicularis cenisia

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Pedicularis cenisia

La pedicolare del Moncenisio (nome scientifico Pedicularis cenisia Gaudin, 1829) è una pianta parassita appartenente alla famiglia delle Orobanchaceae.[1]

Etimologia

Il nome generico (Pedicularis) deriva da un termine latino che significa "pidocchio" e si riferisce alla convinzione che queste piante infestino di pidocchi il bestiame al pascolo; altri giustificano l'etimologia del nome del genere all'opposto, ossia in quanto si pensa che queste piante liberino la testa dai pidocchi.[2][3][4] L'epiteto specifico (cenisia) deriva dal monte Moncenisio (possibile luogo del primo ritrovamento di questa specie).[5]

Il binomio scientifico di questa pianta è stato proposto dall'insegnante, pastore e botanico svizzero Jean François Aimée Gottlieb Philippe Gaudin (1766-1833) nella pubblicazione "Flora Helvetica: sive, Historia stirpium hucusque cognitarum in Helvetia et in tractibus counterminis aut sponte nascentium aut in hominis animaliumque usus vulgo cultarum continuata. - 4: 132." del 1829.[6]

Descrizione

Riepilogo
Prospettiva
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Il portamento

Queste piante sono alte da 15 a 25 cm. La forma biologica è emicriptofita rosulata (H ros), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e hanno le foglie disposte a formare una rosetta basale. Sono piante parassite: le radici mostrano organi specifici per nutrirsi della linfa di altre piante.[2][7][8][9]

Radici

Le radici sono grosse e carnose e si distribuiscono a raggiera cercando di raggiungere le radici di altre piante per succhiarne la linfa.

Fusto

La parte aerea del fusto è ascendente; la superficie è ricoperta da una lanosità biancastra.

Foglie

Le foglie hanno un contorno lineare-lanceolato a forma pennatosetta (due volte pennate) con segmenti profondamente dentati. La superficie è subglabra. I piccioli delle foglie basali sono villosi. Le foglie sono principalmente basali, quelle cauline sono assenti o al massimo 2. Lunghezza delle foglie: 3 – 6 cm.

Infiorescenza

Le infiorescenze sono delle brevi spighe capituliforme con fiori subsessili. Alla base di ogni fiore sono presenti delle brattee lanose.

Fiore

I fiori sono ermafroditi, zigomorfi (del tipo bilabiato), tetrameri, ossia con quattro verticilli (calicecorolla - androceogineceo) e pentameri (la corolla e il calice sono a 5 parti).

  • Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale:
X, K (5), [C (2+3), A 2+2], G (2), (supero), capsula[7]
  • Calice:il calice è gamosepalo con cinque denti diseguali (la base del calice è un tubo campanulato) e con superficie villosa; i denti del calice sono crenati e lobati e sono lunghi quanto la parte tubolare. La lunghezza del tubo del calice (7 – 10 mm) è più o meno simile alla lunghezza del tubo corollino.
  • Corolla: la corolla, a forma più o meno cilindrica, è gamopetala bilabiata a fauci aperte; il labbro superiore della corolla è più o meno falcato e termina in un becco allungato sottile; quello inferiore è patente con tre lobi ottusi e con superficie glabra. Il colore della corolla è roseo con il labbro superiore purpureo-violaceo. Lunghezza della corolla: 21 – 23 mm. Lunghezza del becco: 5 mm.
  • Androceo: l'androceo possiede quattro stami didinami (due grandi e due piccoli). I filamenti sono inseriti più o meno alla base della corolla. Le antere, dissimulate sotto il cappuccio del labbro superiore sono strettamente unite da una fitta peluria. La maturazione del polline è contemporanea allo stigma.[10]
  • Gineceo: l'ovario è supero formato da due carpelli ed è biloculare. Lo stilo inserito all'apice dell'ovario è del tipo filiforme; lo stigma è semplice ed è protruso oltre il cappuccio della corolla in modo da evitare l'auto-impollinazione.[10]
  • Fioritura: da giugno a luglio (agosto).

Frutti

Il frutto è una capsula loculicida bivalve a forma compresso-globosa (a maturità è più lunga del calice di 2 – 3 mm). I semi sono pochi a forma angolosa.

Riproduzione

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat

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Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[11] – Distribuzione alpina[12])

Fitosociologia

Dal punto di vista fitosociologico Pedicularis cenisia appartiene alla seguente comunità vegetale:[12]

Formazione: delle comunità delle praterie rase dei piani subalpino e alpino con dominanza di emicriptofite
Classe: Elyno-Seslerietea variae

Tassonomia

Riepilogo
Prospettiva

La famiglia di appartenenza della specie (Orobanchaceae) comprende soprattutto piante erbacee perenni e annuali semiparassite (ossia contengono ancora clorofilla a parte qualche genere completamente parassita) con uno o più austori connessi alle radici ospiti. È una famiglia abbastanza numerosa con circa 60 - 90 generi e oltre 1700 - 2000 specie (il numero dei generi e delle specie dipende dai vari metodi di classificazione[13][14]) distribuiti in tutti i continenti. Il genere Pedicularis comprende 400-500 specie (il genere più numeroso della famiglia con distribuzione quasi cosmopolita - manca in Africa e Australia) delle quali 23 sono presenti nella flora spontanea italiana.

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Le tre sezioni del genere

La classificazione del genere è difficile in quanto la forma del fiore è molto simile tra specie e specie; inoltre il colore della corolla nel secco è indistinguibile. Pignatti nella "Flora d'Italia" divide le specie spontanee della flora italiana in tre gruppi in base alla forma del labbro superiore (vedi il disegno):[9]

  • Sez. Anodontae: l'apice del labbro superiore della corolla è arrotondato (né rostrato e né dentato).
  • Sez. Rhyncholophae: il labbro superiore della corolla è più o meno falcato e termina in un becco allungato.
  • Sez. Pedicularis: il labbro superiore della corolla è provvisto di due dentini sotto la parte falcata.

La specie P. cenisia appartiene alla sez. Rhyncholophae.

Filogenesi

Secondo una recente ricerca di tipo filogenetico la famiglia Orobanchaceae è composta da 6 cladi principali nidificati uno all'interno dell'altro. Il genere Pedicularis si trova nel quarto clade (relativo alla tribù Pedicularideae). All'interno della tribù il genere è in posizione "gruppo fratello" al resto dei generi della tribù.[15]

Altre notizie

La pedicolare del Moncenisio in altre lingue è chiamata nei seguenti modi:

  • (DE) Mont-Cenis Läusekraut
  • (FR) Pédiculaire du Mont Cenis

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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