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sottotribù di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia Asteraceae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Pectidinae (Less., 1830) è una sottotribù di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Tageteae).
Il nome di questa sottotribù deriva dal suo genere tipo (Pectis L.) che a sua volta deriva dalla greco pecten e fa riferimento ai margini ciliati delle foglie di alcune specie del genere.[1][2]
Il nome scientifico è stato proposto per la prima volta dal botanico tedesco Christian Friedrich Lessing (Syców, 1809 – Krasnojarsk, 1862) nella pubblicazione "Linnaea 5(1): 134 (Jan 1830)" del 1830.[3]
Le specie di questa sottotribù hanno un habitus erbaceo annuale o perenne, in alcuni casi sono presenti degli arbusti oppure erbe a portamento acquatico. In genere queste piante sono aromatiche.[4][5]
Le foglie lungo il caule sono disposte sia in modo alterno che opposto. La lamina può avere una forma intera o lobata. La superficie può essere ricoperta da ghiandole pustolose o pellucide (ghiandole ricoperte da una membrana trasparente), altre volte questi organi sono incorporati nelle foglie. In altre specie sono presenti delle setole (o ciglia) nella parte terminale dei lobi o disperse lungo i margini; oppure le ciglia sono circoscritte nella parte basale della foglia.
Le infiorescenze sono composte da capolini di tipo radiato o discoide in posizione terminale, sia solitari che numerosi, in questo caso sono raccolti in aperte pannocchie; raramente sono raccolti in cime corimbose. I capolini sono formati da un involucro composto da diverse squame (o brattee) al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: quelli esterni del raggio e quelli più interni del disco. Gli involucri hanno delle forme cilindriche, a spirale, campanulate o emisferiche; in alcuni casi sono sottesi da un calice (ossia delle squame esterne alla base dell'involucro). Le squame sono disposte su più serie (da 1 a 5), libere o parzialmente o completamente connate; normalmente hanno delle forme da lineari a ovate. Il ricettacolo ha una forma da piatta a conica; è privo di pagliette a protezione della base dei fiori.
Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
I fiori sono tetraciclici (a cinque verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori del raggio (quelli ligulati) sono femminili e fertili; i lobi delle corolle sono papillosi sulla faccia superiore. I fiori del disco (quelli tubulosi), sono ermafroditi, fertili (raramente sono funzionalmente maschili). Le corolle sono da sparsamente a moderatamente ricoperte di tricomi ghiandolari; sono inoltre attinomorfe o zigomorfe. Il calice è ridotto ad una coroncina di squame.[7]
L'androceo è formato da 5 stami con filamenti liberi e antere saldate in un manicotto circondante lo stilo.[7] Le appendici delle antere hanno forme da lanceolate a ovate; possono essere molto ridotte e prive di tricomi ghiandolari; normalmente sono provviste di densi tessuti sclerificati. Diametro del polline: 25 - 40 micrometri.
Il gineceo ha un ovario uniloculare infero formato da due carpelli.[7]. Lo stilo è unico e con due stigmi nella parte apicale. Gli stigmi hanno forme da acute a strettamente affusolate. Le superfici stigmatiche sono strette o ampie e sempre parallele e mai confluiscono agli apici. Le appendici sono assenti (o raramente ridotte) o ben sviluppate e lunghe come la parte stigmatica con forme da acute a deltate; talvolta sono cilindriche e densamente papillose.
I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni hanno una forma da cilindrica a strettamente fusiforme o obpiramidale; raramente sono compressi o strettamente biconvessi. La superficie è nera o marrone, da sparsamente a densamente ricoperta di peli. Il carpoforo è ben sviluppato. Il pappo è formato da poche o tante scaglie o setole disposte fino a 3 serie; le scaglie normalmente sono divise in più setole e le setole sono barbellate di colore paglierino, raramente rosso o purpureo. In alcuni casi le scaglie si alternano alle setole.
La sottotribù è ampiamente distribuita nelle regioni Neotropicali (dagli USA meridionali, al Messico e fino all'Argentina). Poche specie (Tagetes) si trovano anche nell'Eurasia (per lo più sono coltivate come piante ornamentali). L'habitat è vario a parte alcuni generi come Pectis che avendo il percorso fotosintetico di tipo C4 hanno avuto il vantaggio di occupare una varietà di habitat caldi e asciutti tra deserti, praterie tropicali e subtropicali, oppure terreni secchi di tipo arbustivo comprese spiagge tropicali.[1]
La famiglia di appartenenza delle Pectidinae (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale e comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[8] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[9]). La sottofamiglia (Asteroideae) è una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae, mentre Tageteae è una delle 21 tribù della sottofamiglia. La tribù Tageteae a sua volta è suddivisa in 6 sottotribù, una delle quali è quella di questa voce.
Il numero cromosomico delle specie della sottotribù varia da 2n = 14 a 2n = 30.[4]
Tradizionalmente i generi della sottotribù Pectidinae sono inclusi nella tribù Heliantheae. In passato Pectidinae aveva avuto anche il rango di tribù (Strothre, 1977) per la particolare caratteristica di produrre numerosi monoterpeni capaci di scoraggiare l'attacco degli insetti.[5] Ma recenti analisi di tipo filogenetico sul DNA hanno evidenziato un clade ben supportato per costituire una tribù autonoma, in particolare la sottotribù Pectidinae rappresentano il "core" delle Tageteae. Il cladogramma a lato, tratto dalla pubblicazione citata e semplificato, mostra la posizione filogenetica di alcuni generi della sottotribù. Nel cladogramma sono indicati anche alcuni generi (qui sotto elencati) la cui posizione è ancora da definire all'interno della tribù Tageteae (incertae sedis:[10][11]
Quest'ultimo genere alcuni Autori lo circoscrivono nella sottotribù Clappiinae H.Rob. (tribù Tageteae).[12]
La sottotribù nell'attuale circoscrizione comprende 21 generi e circa 230 specie.[4]
Genere | N. specie | Distribuzione |
---|---|---|
Adenophyllum Pers., 1807 | circa 10 spp. | USA, Messico, America centrale e Cuba |
Bajacalia Loockernman, B.L. Turner & R.K. Jansen, 2003 | 3 spp. | Baja California e Messico |
Boeberastrum (A. Gray) Rydb., 1915 | 2 spp. | Baja California e Messico |
Boeberoides (DC.) Strother, 1986 | 1 sp. (B. grandiflora (DC.) Strother) | Messico |
Chrysactinia A. Gray, 1977 | 6 spp. | USA (sud ovest) e Messico (nord) |
Comaclinium Scheidw. & Planch., 1852 | 1 sp. (C. montanum (Benth.) Strother) | dal Messico a Panama |
Dysodiopsis (A. Gray) Rydb., 1915 | 1 sp. (D. tagetoides Rydb.) | USA (centro-sud) |
Dyssodia Cav., 1801 | circa 5 spp. | USA, Messico e Guatemala |
Gymnolaena (DC.) Rydb., 1915 | 3 spp. | Messico |
Harnackia Urb., 1925 | 1 sp. (H. bisecta Urb.) | Cuba (orientale) |
Hydropectis Rydb., 1914 | 3 spp. | Messico (occidentale) |
Lescaillea Griseb., 1866 | 1 sp. (L. equisetiformis Griseb.) | Cuba (occidentale) |
Leucactinia Rydb., 1915 | 1 sp. (L. bracteata Rydb.) | Messico (nord-est) |
Nicolletia A. Gray, 1845 | 3 spp. | USA (sud ovest) e Messico (nord ovest) |
Pectis L., 1759 | circa 85 spp. | America (tropicale e subtropicale) |
Porophyllum Adans., 1754 | 30 spp. | America (tropicale e subtropicale) |
Schizotrichia Benth. & Hook. f., 1873 | circa 2 spp. | Perù |
Strotheria B.L. Turner, 1972 | 1 sp. (S. gypsophila B.L. Turner) | Messico (nord-est) |
Tagetes L., 1753 | circa 50 spp. | America (tropicale e subtropicale), alcune specie anche nel Vecchio Mondo |
Thymophylla Lag., 1816 | circa 18 spp. | USA (sud-ovest), Messico e Argentina |
Urbinella Greenm., 1903 | 1 sp. (U. palmeri Greenm.) | Messico (nord-ovest) |
Per meglio comprendere ed individuare i vari generi della sottotribù l'elenco seguente utilizza il sistema delle chiavi analitiche:[4]
L'entità di questa voce ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:
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