Timeline
Chat
Prospettiva

Opere liriche di Georg Friedrich Händel

lista di un progetto Wikimedia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Opere liriche di Georg Friedrich Händel
Remove ads

Le opere liriche di Georg Friedrich Händel comprendono 42 drammi musicali che furono scritti tra il 1705 ed il 1741 in vari generi.[1]

Voce principale: Georg Friedrich Händel.
Thumb
L'opera house nel Haymarket—dapprima conosciuto come il Teatro della Regina (Queen's Theatre) e più tardi come il Teatro del Re (King's Theatre)—dove molte delle opere di Händel furono eseguite per la prima volta. Illustrazione di William Capon.
Remove ads

Storia

Riepilogo
Prospettiva

Iniziò a comporre opere in Germania e poi per un breve periodo in Italia con modesto successo. Non ebbe molta fortuna in questo genere fino al suo trasferimento in Inghilterra. La sua prima opera in Inghilterra, Rinaldo (1711), fu accolta con entusiasmo e diverse altre opere italiane ben presto fecero seguito. Tuttavia il posizionamento di Händel come figura centrale dell'opera in Inghilterra durante il XVIII secolo non si solidificò fino a quando, sotto l'influenza di Thomas Arne, non iniziò a comporre grandi opere con testi in lingua inglese. Anche se quasi tutte le sue opere in lingua inglese sono tecnicamente oratori e non opere, molti di loro, come Semele (1744), sono diventati una parte importante del repertorio operistico. La prima opera (opera seria - opera seria italiana) di Händel fu Almira (1705).

Durante i 36 anni in cui l'opera italiana fu la sua principale preoccupazione, Händel aderì strettamente alla forma tipica del periodo, determinato dalla precedenza data al canto solista ed alla presentazione sul palcoscenico, in cui i cambi di scena venivano fatti di fronte alla pubblico e il sipario non veniva abbassato fino alla conclusione del lavoro. I recitativi, che precedevano le arie solistiche, di solito in forma di da capo (anche se spesso con un ritorno ridotto alla sezione principale), dominano le opere e le scene sono normalmente concepite per iniziare con diversi personaggi in scena, ognuno dei quali canta un'aria e poi esce. L'ultima scena si conclude in genere con un coro cantato da solisti; gli ensemble sono altrimenti atipici e principalmente limitati a scene di celebrazione comune; solo "Dall'orror" nell'atto 3 di Alcina (1735) raggiunge la profondità dei cori nelle opere corali inglesi. Le opere di Händel sembrano quindi essere molto simili a quelle dei suoi contemporanei; ciò che le rende uniche è la brillantezza della musica che trasmette sapientemente con immediato fervore gli stati emotivi dei personaggi nel contesto del dramma.

Remove ads

Panorama

Riepilogo
Prospettiva
Thumb
Prima edizione del Giulio Cesare di Händel (1724)

Le opere precedenti di Händel tendevano a essere di natura più leggera, anche se ci sono momenti intermittenti, come ad esempio la scena della prigione da Almira (1705), che sono altamente drammatici. La musica di Händel per le sue prime opere in Inghilterra derivava spesso da idee musicali ed espressioni trovati nelle sue cantate e altre opere scritte durante il suo tempo trascorso in Italia (1706-1709). Ad esempio, la struttura armonica caratteristica di Agrippina (1709), è ovviamente un riutilizzo di materiale conservato in questo periodo italiano. In generale le orchestrazioni di opere precedenti di Händel tendevano ad essere più ricche e più dolci che nelle sue opere successive, utilizzando strumenti supplementari come i fagotti per ottenere diversi colori tonali. La musica per Rinaldo (1711) in particolare utilizzava quattro trombe, una scelta strumentale che Händel non ha mai ripetuto altrove.

Thumb
Ludovico Ariosto (1474-1533) il cui poema epico Orlando Furioso fu la base delle opere di Händel Orlando, Alcina, e Ariodante.

A cominciare da Ottone (1722), Händel compose numerose opere per la Royal Academy of Music nel 1720. Con l'eccezione di Flavio (1723), le opere di questo periodo sono più gravi nel tono e l'espressione musicale è più astutamente allineata al dramma che nelle sue precedenti opere. Di particolare importanza in questo periodo è Giulio Cesare (1724), che contiene una delle partiture più estese ed emotivamente potenti di Händel. In questo lavoro si trovano musica sontuosa ed abili caratterizzazioni che l'hanno resa una delle opere di Händel più frequentemente riproposte nel corso dei secoli XX e XXI. Degne di nota sono anche Tamerlano (1724) e Rodelinda (1725), che hanno ruoli da tenore principale particolarmente suggestivi che Handel scrisse appositamente per Francesco Borosini. Le opere successive che Händel scrisse per l'Accademia non furono un successo come le precedenti. I due principali soprani dell'Accademia, Francesca Cuzzoni e Faustina Bordoni, erano altamente competitive e Händel dovette soddisfare entrambe ugualmente in queste ultime opere dell'Accademia. Con l'eccezione di Admeto (1727), il tentativo di bilanciare i due ruoli principali di soprano all'interno di un'unica opera ha dimostrato di ostacolare il lavoro sia musicalmente che drammaticamente.

Durante il 1730, Händel tornò a scrivere opere di carattere comico e fantastico o eroico, in gran parte perché non aveva più tempo per soddisfare i gusti dell'Accademia nella scelta di libretti. Queste opere, come Partenope (1730), Orlando (1733) e Alcina (1735), furono influenzate dalle opere di Leonardo Vinci e Leonardo Leo e sono scritti in modo pre-classico. Durante questo periodo, Händel iniziò a utilizzare più spesso le scene nelle sue opere e verso la metà degli anni 1730 stava scrivendo alcune delle sue arie più drammaticamente commoventi, come ad esempio la scena della follia di Orlando e la fine dell'Atto 2 di Alcina. La dimensione delle orchestre di questi lavori era anche più grande, in quanto Händel utilizzò 12 violini, 8 viole, 6 violoncelli, 4 contrabbassi e due clavicembali, oltre a quattro fagotti e una serie di altri strumenti a fiato. In opere come Oreste (1734), Händel tentò di sintetizzare l'opera italiana con l'opera francese nelle sequenze di danze e cori, ma non fece ulteriori sperimentazioni in questo settore al di fuori delle opere del 1734 e 1735. Due delle opere di questo periodo, Ariodante (1735) e Atalanta (1736) si discostavano dai libretti eroici tradizionalmente utilizzati da Händel, adottando una intimità romantica più realistica.

Entro la fine del 1730, l'attenzione di Händel fu distolta sempre più da comporre opere e molto più focalizzata sull'oratorio inglese. Un certo numero di sue opere dal 1737 mancano della brillantezza dei suoi lavori precedenti, molto probabilmente a causa di questo mutamento di interesse. Eppure le sue opere Giustino (1737) e Serse (1738) contengono musica molto bella. Serse si distingue anche per aver mescolato con successo la commedia e la tragedia toccante in una trama magistralmente artigianale, uno sviluppo ripetuto con meno successo in Imeneo (1740). L'ultima opera italiana di Händel, Deidamia, fu prodotta nel 1741 e non fu accolta molto bene, poiché il gusto degli inglesi per l'opera italiana era ormai tramontato. Händel tornò ancora una volta al teatro musicale con la semi-opera Alceste nel 1750.

Remove ads

Lista delle opere

Di seguito è riportato un elenco completo delle opere liriche di Händel. Sono tutte opere serie in tre atti se non diversamente indicato. L'Händel House Museum al 25 di Brook Street e la BBC Radio 3 lavorarono insieme per celebrare la vita e la musica di Händel nel 2009, con la BBC Radio 3 che trasmise tutte le 42 opere complete, 8 gennaio – 25 luglio 2009.

Ulteriori informazioni HWV, Titolo ...
Remove ads

Note

Loading content...

Bibliografia

Loading content...

Voci correlate

Altri progetti

Loading content...

Collegamenti esterni

Loading content...
Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Remove ads