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prenome maschile Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Omar è un nome proprio di persona italiano maschile[1][2][3].
Si tratta di una ripresa dell'arabo عمر (Omar, o più propriamente ʿUmar): è basato sul sostantivo عمر ('umr), che vuol dire "vita", "fioritura"[2][4][5] (da una radice comune al nome Ammar), quindi il suo significato è interpretabile come "fiorente", "prosperoso", "popoloso", "pieno di vita", "grande"[2][3][5], simile a quello dei nomi Prospero e Fiorenzo. Alcune fonti lo riconducono invece al verbo amara ("edificare"), col senso di "costrutture"[6].
Va notato che אוֹמָר (Omar) è anche un nome ebraico, portato nell'Antico Testamento da uno dei figli di Elifaz (primogenito di Esaù, Gn36:11,15[7]), che talvolta viene ricondotto alla stessa radice semitica[4], talaltra viene interpretato come "colui che parla", "eloquente"[8][9]. Inoltre, successivamente, Omar si è confuso anche con i nomi Omero[4] e Audomaro[4][6].
Particolarmente diffuso nel mondo arabo, il nome è stato portato da ʿUmar ibn al-Khaṭṭāb, uno dei compagni di Maometto, che divenne il secondo califfo islamico ed è considerato uno dei fondatori dello stato musulmano[2]. Altra figura celebre con questo nome fu ʿUmar Khayyām, uno dei maggiori matematici, astronomi e poeti dell'epoca medievale[10].
L'entrata di questo nome nell'onomastica italiana è dovuta a diversi fattori: in parte si tratta di una moda esotica, ma sono da considerare anche ragioni storiche, letterarie, teatrali e cinematografiche[1]; importante in tal senso la fama del già citato ʿUmar Khayyām[3] (a cui peraltro si deve anche parte dell'adozione del nome nei paesi anglofoni[10]), ma vanno ricordati anche il protagonista di un romanzo cavalleresco inserito ne Le mille e una notte[1] e personaggi dello spettacolo come l'attore egiziano Omar Sharif e il calciatore argentino Omar Sívori, che fra gli anni Cinquanta e Sessanta godette di larga popolarità nel Bel Paese[3]. Il nome viene comunque considerato raro[3], e secondo dati raccolti negli anni Settanta, era diffuso principalmente al Centro-Nord, specie in Emilia-Romagna[1].
Il nome è adespota, cioè non è portato da alcun santo. L'onomastico quindi si festeggia il giorno di Ognissanti, che è il 1º novembre.
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