Olomouc
città della Repubblica Ceca Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Olomouc (pronuncia /ˈɔlɔmɔu̯ʦ/;[1] in tedesco Olmütz, in polacco Ołomuniec, in ungherese Alamóc, in latino Iuliomontium) è una città universitaria della Moravia nella Repubblica Ceca, capitale della Regione di Olomouc (in ceco Olomoucký kraj). È bagnata dal fiume Morava.
Olomouc Città Statutaria (statutární město) | |
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Veduta della città col Municipio e la Colonna della Trinità. | |
Localizzazione | |
Stato | Rep. Ceca |
Regione | Olomouc |
Distretto | Olomouc |
Amministrazione | |
Sindaco | Martin Novotný |
Territorio | |
Coordinate | 49°36′N 17°15′E |
Altitudine | 219 m s.l.m. |
Superficie | 103,36 km² |
Abitanti | 101 635 (2013) |
Densità | 983,31 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 779 00, 783 01 e 783 35 |
Prefisso | +420 ... |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ČSÚ | CZ500496 |
Targa | M |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Olomouc occupa oggi il luogo su cui sorgeva un Castrum romano fondato in età imperiale, il cui nome originario era Iuliomontium, o Mons Julii, che venne gradualmente modificato dalla lingua locale alla forma attuale. Quello che un tempo era solo una leggenda, è però stato confermato da recenti scavi che hanno ravvisato la presenza di un forte romano presente al tempo delle Guerre marcomanniche.
Già prima del IX secolo Olomouc divenne un importante fortilizio dell'impero della Grande Moravia[2], ma le prime fonti scritte compaiono solo dal 1019. Nel 1021 divenne sede del governo dei Přemislidi, quindi capitale della regione della Moravia.
Verso la metà dell'XI secolo con lo smembramento della Grande Moravia, la Moravia viene divisa in tre principati distinti, ognuno dei quali, di discendenza dei Přemislidi, era indipendente e soggetto solo al Regno di Boemia. Sedi di questi governanti, e quindi "capitali" di questi territori erano le città-castello di Brno, Olomouc, e Znojmo. Nel 1063 Olomouc venne elevata al rango di Diocesi di tutta la Moravia[2], ricavandone il territorio da quella di Praga.
Nel 1182, venne creato il Margraviato di Moravia dall'imperatore Federico Barbarossa unendo i tre principati, e il potere politico venne assegnato a Corrado II, figlio del principe Corrado di Znojmo. Corrado II elesse a capitale del nuovo stato equamente le città di Brno e Olomouc, anche se Znojmo deteneva comunque un ruolo importante. Fino alla metà del XVII secolo infatti la Moravský Zemský Snem, Dieta della Moravia; le Moravské Zemské desky, Catasto della Moravia e la Moravský Zemský soud, Corte di Giustizia, erano tenute, secondo delle sedute alterne, in ambedue le città. Tuttavia, Brno era la sede ufficiale dei Margravi, alloggiati allo Spielberg, e Olomouc la sede della Diocesi cattolica di Moravia.
Nel 1242 la città venne raggiunta e minacciata dai Tartari, ma eroicamente Venceslao I di Boemia riuscì a fermarli, senza tuttavia salvare la Moravia. In seguito incentivò lo stabilirsi nel Regno di Boemia, e quindi anche ad Olomouc, di mercanti germanici.
Nel 1306 il re Venceslao III si fermò qui durante la sua spedizione in Polonia, dove intendeva battersi con Ladislao I per reclamare i propri diritti sulla corona polacca, ma venne assassinato e con la sua morte la dinastia dei Přemyslid si estinse.
Nel 1454 la città espulse la popolazione ebraica, come già avvenuto in Spagna e Portogallo. Quando il re di Boemia Giorgio di Poděbrady adottò la fede Hussita, suo genero Mattia Corvino, re d'Ungheria, nel 1468, diede inizio alla cosiddetta guerra di Boemia, atta a riportare la Boemia al Cattolicesimo. L'invasione vide l'annessione della Moravia all'Ungheria, senza tuttavia conquistare Praga. Nel 1469, Mattia Corvino si autoproclamò re di Boemia a Olomouc (di fatto anti-re). Quando Poděbrady morì, nel 1471, la guerra di Boemia venne continuata dal suo successore Ladislao II fino a quando, il 2 aprile 1479, in città venne firmato dai due re di Boemia la cosiddetta pace di Olomouc. Alla morte di Mattia Corvino nel 1490 Ladislao II gli succede come re di Boemia e d'Ungheria.
Olomouc contenne sempre una gran parte della popolazione di origine germanica, che insieme alla forte Diocesi la fece restare fedele alla Chiesa cattolica contro quella Hussita. Dal 1566, infatti, la città divenne un'importante base dei Gesuiti che vi fondarono nel 1573 il Collegium Nordicum, importante Collegio di livello universitario.
Durante la Guerra dei Trent'anni, l'avvicinarsi delle armate svedesi imposero, nel 1641, il trasferimento a Brno di tutte le funzioni governative, e l'anno dopo Olomouc venne occupata dalla Svezia che la tenne per otto anni. Essi lasciarono la città in rovina e la capitale restò a Brno.
Olomouc venne fortificata come cittadella bastionata da Maria Teresa d'Asburgo fra il 1742 e il 1754. Ciò le permise di resistere all'assedio di Federico il Grande di Prussia, che insidiò la città per sette settimane nel 1758. Il 5 dicembre 1777 con la Bolla pontificia Suprema dispositione di papa Pio VI, una parte del territorio diocesano venne ceduta a Brno per la creazione della sua Diocesi, ma Olomouc venne elevata a Sede arcivescovile.
Nel 1848 Olomouc rappresentò un sicuro rifugio per l'imperatore d'Austria in fuga da Vienna in seguito ai moti rivoluzionari austriaci della Primavera dei popoli. Il 2 dicembre 1848, la sala del Trono del palazzo arcivescovile cittadino fu scenario dell'abdicazione dell'Imperatore Ferdinando I d'Austria in favore del giovanissimo Francesco Giuseppe. Nel 1850 Olomouc fu sede di un'importante conferenza tra Austria e Stati tedeschi, chiamata Puntualizzazione di Olmütz. Alla conferenza venne restaurata la Confederazione Tedesca e la Prussia si sottomise all'Austria.
La città fu largamente influenzata dai contatti con l'Austria, soprattutto con Salisburgo. La lingua ufficiale rimaneva comunque il ceco, in particolare nei documenti ecclesiastici del XVIII e XIX secolo. Comunque, a partire dal XX secolo prevalse il tedesco dato che la popolazione era costituita per due terzi da tedeschi. Olomouc rimase racchiusa dalle proprie mura sino al 1888 per decisione del consiglio comunale che preferiva una città più piccola, ma tedesca. L'espansione avvenne dopo la Prima guerra mondiale quando venne costituita la Cecoslovacchia, in cui Olomouc venne compresa.
Olomouc è famosa anche per le sei fontane barocche che adornano la città. Al contrario di molte altre città europee, Olomouc conserva infatti molte fontane che non furono mai rimosse, perché ritenute una valida riserva d'acqua in caso di incendio. Per la loro decorazione furono utilizzati motivi di ascendenza romana. Cinque di queste rappresentano divinità romane come Giove, Mercurio, Tritone, Nettuno e Ercole, e una rappresenta Giulio Cesare, il leggendario fondatore della città.
Una comunità ebraica si stabilì a Olomouc a partire dal 906, ma venne relegata in un ghetto nel 1060 ed obbligata a portare una particolare stella gialla a sei punte (tradizione più tardi ripresa dal nazismo). L'ordine di espulsione, emanato nel 1454, venne ritirato nel 1848, dopo la rivoluzione. La sinagoga di Olomouc venne costruita nel 1897, con una popolazione di 1 676 ebrei, ma venne distrutta durante la sanguinosa Notte dei cristalli, il 10 novembre 1938.
Le principali attività sportive ad Olomouc sono rappresentate dalle squadre della città:
In particolare il Sigma Olomouc vanta diverse apparizioni nelle competizioni calcistiche europee.
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