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lista di attributi araldici di azione Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Gli attributi araldici di azione sono quelli che definiscono la posizione assunta, per effetto di una specifica azione, da una figura che compare in uno stemma. La figura è generalmente un essere animato o una pianta.
In alcuni casi la figura, abitualmente un animale, è rappresentata in una particolare postura, definita posizione araldica ordinaria che non viene blasonata, in quanto sottintesa; esempi ne sono il leone (rappresentato rivolto a destra e in posizione rampante), il leopardo (rivolto a destra, con la testa in maestà e passante), l'aquila (di fronte, con la testa rivolta a destra, le ali spiegate in alto e le zampe divaricate), il rovere (con i rami incrociati in decusse), ecc.
Gli attributi più usati sono:
Accosciato è un termine utilizzato in araldica per indicare la posizione dell'animale poggiato con il ventre a terra e con le zampe allungate in avanti. Il termine viene frequentemente usato per il leone e per la sfinge.
Afferrante è un termine utilizzato in araldica per l'uccello grifagno che artiglia, e per la belva che rapisce o strazia un'altra bestia.
Il termine è utilizzato anche nel caso in cui l'uccello afferri una figura diversa da una bestia. Si ricorda l'aquila rossa di Clemente IV afferrante cogli artigli un serpente di verde donata ai Guelfi.
Allattante è un termine utilizzato in araldica per indicare l'essere che dà la poppa; pur non essendo presente nei trattati, si ritrova nei nostri armoriali.
Allegro è un termine utilizzato in araldica per indicare il cavallo passante, libero e privo di finimenti. È ritenuto simbolo di indipendenza.
In alcune blasonature, tuttavia, si usa allegro per indicare il cavallo privo di finimenti anche in posizioni diverse dal passante, in particolare si incontra nel caso di cavalli spaventati.
Appollaiato (talvolta: appollato, appellato, posato) è un termine utilizzato in araldica per un uccello che, per dormire, si aggrappa a qualche corpo.
Se non vi si potrà aggrappare si dice fermo.
Ardito è un termine utilizzato in araldica per indicare il gallo che solleva la zampa destra.
Vedi fermo.
Vedi arroncigliato.
Arroncigliato è un termine utilizzato in araldica quando il gatto, per minacciare, o porsi in difesa, inarca il dorso, leva la coda e rabbuffa il pelo.
Talvolta sono usati anche i termini arricciato e rabbuffato.
Attorcigliato è un termine utilizzato in araldica per indicare la posizione del serpente. Si impiega anche come attributo di code di animali e, talora, candele.
Benedicente è un termine utilizzato in araldica: detto della mano in atto di benedire; con tre dita alzate ed è la benedizione di rito latino; quella greca ha tutte le dita levate e si toccano il pollice e l'anulare.
Bevente è un termine utilizzato in araldica per indicare l'azione del bere.
Boccheggiante è un termine utilizzato in araldica per indicare i pesci con la bocca aperta come in punto di morte.
Taluni usano a questo scopo il termine spasimato.
Braccante è un termine utilizzato in araldica per indicare il cane nella posizione della caccia.[2]
Cantante è un termine utilizzato in araldica per indicare il gallo colla bocca aperta, come per chicchiriare.
Corrente è un termine utilizzato in araldica per indicare un animale che corre; e lo si deve dire, perché il quadrupede, di norma si mette fermo e può anche essere passante.
Cozzante è un termine utilizzato in araldica per due montoni o becchi, affrontati, che si fanno impeto colle corna; ed anche di un animale cornuto che infuria contro qualche oggetto.
Fermo è un termine utilizzato in araldica per indicare la posizione di animali che riposano su tutti i loro piedi.
Alcuni araldisti utilizzano il termine arrestato.
La nave è ferma se la si rappresenta senza vele, arrestata se ha le vele ammainate[3].
Fissante è un termine utilizzato in araldica quando lo sguardo di un animale è, intenzionalmente, diretto a qualche figura.
Furioso è un termine utilizzato in araldica per indicare i bovini ritti.
Talvolta è definito furioso anche il liocorno.
Gaio è un termine utilizzato in araldica quale attributo del cavallo, passante e senza fornimento.
Galoppante è un termine utilizzato in araldica per indicare il cavallo messo a tale andatura.
Illeonito è un termine utilizzato in araldica per indicare il leopardo nella posizione propria del leone, cioè rampante e con testa in maestà.
Illeopardito è un termine utilizzato in araldica per indicare il leone passante, con la testa in profilo.[4][5][6] Alcune fonti di minoranza[7] riportano che avrebbe la testa in maestà[8], ma in questo caso si definisce semplicemente leopardo. L'interpretazione per la quale il leone illeopardito porti la testa di profilo è maggioritaria specialmente nell'araldica italiana, dove è stata sostenuta da svariati vocabolari araldici, per trovare poi una conferma ufficiale nel Vocabolario araldico italiano, emanato in allegato al Regio Decreto n. 652 del 1943 e pubblicato nel Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia numero 170 del 24 luglio 1943.[9]
Impugnante è un termine utilizzato in araldica per l'uomo, od animale che tiene qualche cosa nel pugno o nella zampa. Per metonimia, impugnati indica la posizione di più oggetti lunghi, almeno tre, incrociati come se si impugnassero.[11]
Vedi spaventato.
Indicante è un termine utilizzato in araldica per la mano col solo indice levato.
Vedi spaurito.
Ingollante è un termine utilizzato in araldica per indicare l'animale nelle cui fauci finiscono delle pezze o figure
Vedi illeopardito.
Vedi ritto.
Miranti all'infuori è un termine utilizzato in araldica per indicare i sostegni che guardano all'infuori dello scudo.
Montante è un termine impiegato per indicare i cigni nella posizione simile al rampante, ed è inoltre attributo delle fiamme, dei gamberi, delle api e di altre figure dirette verso il capo.[12]
Vedi nuotante.
Nuotante è un termine utilizzato in araldica per indicare animali sull'acqua.
Pascolante è un termine utilizzato in araldica quale attributo delle mucche e delle pecore, quando si effigiano colla testa inclinata al basso.
Passante è un termine utilizzato in araldica per gli animali (meno il leopardo) in atto di camminare. I quadrupedi tengono alta la gamba anteriore destra
È interessante notare che nell'araldica inglese il termine specifico leopardo, cioè il leone passante e con la testa in maestà, non esiste e il simbolo reale inglese è definito come lion passant guardant, probabilmente per mantenere il termine leone senza ridurlo ad un rango inferiore.
Rampante è un termine utilizzato in araldica per indicare l'atteggiamento, sollevato, dei piedi degli animali da rampa, che non sono leoni, leopardi, lupi, gatti, orsi.
L'animale rampante ha la zampa destra anteriore più in alto di quella sinistra.
Il termine non si usa per:
ecc.
Rapace è un termine utilizzato in araldica per indicare il lupo colle zampe alzate, rampante, non quello che rapisce. Secondo il Guelfi Camaiani è invece anche attributo del lupo con un agnello tra le fauci.[14]
Recalcitrante è un termine utilizzato in araldica per indicare il cavallo che punta le zampe anteriori a terra e solleva violentemente le posteriori
Rimiranti è un termine utilizzato in araldica per indicare due figure di animali; specialmente due sostegni che sono affrontati, ma colle teste rivolte all'infuori.
Rinculato è un attributo del cavallo inalberato e posato sulla parte posteriore, o di due crescenti addossati, uno montante e l'altro riversato.[15]
Ritto è un termine utilizzato in araldica per l'orso in posizione rampante ed anche per cani o per fissipedi.
Taluni araldisti preferiscono il termine levato, ma solo per indicare l'orso nella posizione di rampante.
Rotante è un termine utilizzato in araldica per il pavone che mette la coda in rosta.
Talora si usa anche il sinonimo roteante.
Vedi rotante.
Saliente è un termine utilizzato in araldica per indicare animali di unghia fessa meno i bovini ed i liocorni che sono o ritti o rampicantisi su qualche figura.
Il termine è utilizzato, generalmente, per la capra, il montone e il cervo.
Il termine è applicabile al leone nel caso in cui abbia entrambe le zampe posteriori poggiate a terra e quelle anteriori tese in avanti e in alto. Taluni araldisti chiamano questo tipo di leone saltante.
Vedi saliente.
Inoltre il termine viene utilizzato raramente per indicare un pesce con il dorso inarcato.
Scorrente è un termine utilizzato in araldica parlando dei fiumi.
Anche nel caso delle fontane si parla di acqua scorrente.
Sdraiato è un termine utilizzato in araldica per gli animali distesi a giacere.
Vedi seduto.
Seduto è un termine utilizzato in araldica per gli animali che riposano sul treno posteriore.
Per definire questa posizione taluni usano il termine aggruppato, forse più direttamente connesso alla voce francese accroupi, ma questo termine implica anche la posizione curva e piegata della testa, nascosta sotto le ali o nel petto.
Alcuni utilizzano il sinonimo sedente.
Slanciato è un termine utilizzato in araldica per indicare il cervo, il daino, il camoscio ed altri mammiferi di selvaggina che spiccano i loro grandi salti di corsa.[16]
Molti araldisti, seguendo l'uso dei colleghi francesi, applicano il termine slanciato anche al cavallo.
Sorante è un termine utilizzato in araldica per indicare l'uccello che sta spiccando il volo (participio presente del verbo sorare che indica nel linguaggio venatorio, con riferimento ai falconi, volare liberamente allorché vengono liberati per la caccia, prima che intraprendano la cerca della selvaggina o la caccia stessa[17]).
È frequentemente emblema di impresa da compiere o cammino da iniziare.
Sostenente è un termine utilizzato in araldica per indicare una figura che ne porta un'altra.
Vedi boccheggiante.
Spaurito è un termine utilizzato in araldica quando il gatto sta ritto.
Molti araldisti, per indicare il gatto rampante, preferiscono il termine inferocito.
Spaventato è un termine utilizzato in araldica per indicare il cavallo che si drizza sulle reni.
Il termine si usa anche per il liocorno o il pegaso (cavallo alato) e si riferisce comunque all'animale in posizione rampante. Taluni preferiscono il termine inalberato.
Spiegato è un termine utilizzato in araldica per indicare le ali aperte; l'aquila le ha sempre.
Vedi la voce propria.
Vogante è un termine utilizzato in araldica per indicare la nave sull'acqua.
Volante è un termine utilizzato in araldica per indicare ciò che vola e se ne indica la direzione blasonica. È attributo dell'ape con le ali spiegate.[20]
Vomitante è il termine che descrive l'azione dell'animale che getta fiamme dalle fauci. È tipico della pantera, ma può riferirsi anche ad altri animali.
Zampillante è un termine utilizzato in araldica come attributo di fontana che schizza acqua.
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