Chieri
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Chieri (Cher in piemontese) è un comune italiano di 36 049 abitanti della città metropolitana di Torino, in Piemonte, situata sulle propaggini sudorientali delle colline torinesi. Il nucleo urbano più antico presenta una tipica impronta medievale sia nella planimetria circolare con strade a raggiera convergenti sulla cattedrale, sia nell'aspetto architettonico e urbanistico di numerosi edifici.
Chieri comune | |
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Veduta | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Città metropolitana | Torino |
Amministrazione | |
Sindaco | Alessandro Sicchiero (PD) dal 10-6-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°00′49.98″N 7°49′20.47″E |
Altitudine | 283 m s.l.m. |
Superficie | 54,2 km² |
Abitanti | 36 049[1] (31-7-2024) |
Densità | 665,11 ab./km² |
Frazioni | Madonna della Scala, Pessione, Airali, Fontaneto, Mosi, Mosetti, Borgata Falcettini, Tetti Fasano, Canarone, Cascina Monza, Tetti Borri, Tetti Cochis, Livorna |
Comuni confinanti | Andezeno, Arignano, Baldissero Torinese, Cambiano, Montaldo Torinese, Pavarolo, Pecetto Torinese, Pino Torinese, Poirino, Riva presso Chieri, Santena |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 10023 |
Prefisso | 011 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 001078 |
Cod. catastale | C627 |
Targa | TO |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 778 GG[3] |
Nome abitanti | chieresi |
Patrono | Santa Maria delle Grazie |
Giorno festivo | secondo lunedì di settembre |
Cartografia | |
Localizzazione del comune di Chieri nella città metropolitana di Torino. | |
Sito istituzionale | |
La cittadina è situata ai piedi della collina torinese, a sud-est del capoluogo, sul margine meridionale delle colline del Po. Idrograficamente il territorio comunale ricade nei due bacini contigui del Banna e del Tepice. Quest'ultimo corso d'acqua attraversa la città, in parte ad alveo coperto.
La chiesa di San Domenico, risalente al XIV secolo e unita al vicino Convento. Inizialmente era una chiesa architettura gotica a tre navate, ma nel corso del XIV secolo vennero costruite ai suoi fianchi numerose cappelle patrizie, se si osserva la facciata si può notare come non è lineare e piatta ma segue l'andamento delle antiche mura di protezione della città. La chiesa conserva diversi antichi tesori, tra cui pregiate opere del Moncalvo, la Resurrezione di Lazzaro e della Moltiplicazione dei pani, al quale fu affidata nel 1614 la decorazione del coro. Vi sono inoltre presenti opere dello Spanzotti.
Di pregevole interesse è "La Madonna del latte" affrescata sulla prima colonna di sinistra, rappresenta l'allattamento del bambino da parte della Madonna.
La chiesa di San Guglielmo risale al XIII secolo, in cui nel 1328 si riunì il Consiglio di Credenza, l'organo più importante della Repubblica Chierese.
La chiesa di San Leonardo[6], costruita nel Quattrocento, a tre navate con volta retta da colonne piriformi. Venduta durante l'occupazione francese, nell'Ottocento venne trasformata in officina, cappella inizialmente eretta dall'ordine dei cavalieri Templari come centro di assistenza ai pellegrini, successivamente dopo il 1313 (con la disfatta dell'ordine Templare) la cappella venne utilizzata dai cavalieri di Gerusalemme nati ai tempi della terza crociata con il compito di difendere i pellegrini nella città santa. In seguito a recenti restauri è possibile osservare, all'interno della cappella, la rappresentazione della passione di Cristo dipinta lungo le volte da autore ignoto.
Fra le altre chiese realizzate nel periodo barocco troviamo la chiesa di Santa Margherita, terminata nel 1671 su progetto di Francesco Lanfranchi, e la chiesa di Santa Maria della Pace terminata attorno al 1660.
La chiesa di Sant'Antonio Abate, venne edificata sul sito di una precedente chiesa gotica. Il progetto venne affidato prima al Juvarra,[8] ma a causa delle scarse risorse economiche venne rimandato al 1767 e commissionata all'architetto Giuseppe Giacinto Bays, al quale si pose la condizione di rispettare il progetto juvarriano. La chiesa è a navata unica con cappelle laterali, la volta ornata con stucchi e centro dipinta con la Gloria di Sant'Antonio, opera del pittore Vittorio Blanseri, un allievo del Beaumont.
La chiesa di Sant'Andrea, era considerata dallo stesso Filippo Juvarra uno dei suoi capolavori. Venne costruita tra il 1728 ed il 1733 accanto all'omonimo convento. Durante l'occupazione francese venne adibita a cotonificio. Fu distrutta nel 1811[9] per evitare che fosse nuovamente adibita al culto.
Tra i più importanti palazzi, archi, ville d'epoca possiamo annoverare:
È una delle più note e tipiche costruzioni della città, conoscendo nei secoli diverse modificazioni. Eretto nel 1580, in onore di Emanuele Filiberto, il quale morì quando ancora l'arco non era terminato. Nel 1586, per la nascita di Filippo Emanuele, primogenito di Carlo Emanuele I, l'arco subì i primi restauri. Nel 1761 un nuovo crollo rese necessario un consistente rifacimento affidato al Vittone. Nel 1837, venne sottoposto ad un nuovo restauro e nel 1876 vi venne posto un orologio.
Gli ultimi importanti restauri sono stati effettuati negli anni 2001-2002
A Chieri, nella frazione Pessione, ha sede il Museo "Martini" di storia dell'Enologia, creato da Lando Rossi di Montelera, proprietario della Martini & Rossi, noto stabilimento famoso nel mondo per la produzione di vermut. Diviso in 16 sale i reperti sono organizzati in modo da permettere al visitatore di prendere visione delle forme e dei modi assunti dalla cultura del vino nelle diverse civiltà succedutesi dall'antichità ad oggi, per un arco di tempo di venticinque secoli.
Chieri fu sede, tra il XV e il XX secolo, di una delle più fiorenti comunità ebraiche del Piemonte. A testimonianza della presenza ebraica a Chieri rimangono, oltre all'edificio del ghetto, tre cimiteri (in vicolo Santo Stefano il più antico, poi quello di via Nostra Signora della Scala, che affacciava sulla strada statale n. 10 e quello contemporaneo nel Cimitero generale) e alcuni "passaggi segreti" che arrivano in vari punti della città.[10] Nel 1802 venne eletto il primo sindaco membro della comunità ebraica della storia di Chieri, David Levi.
La città e il suo circondario dispongono di un settimanale, il Corriere di Chieri e dintorni, fondato nel 1945 che alterna notizie di cronaca e di cultura locali.
In città sono presenti tre scuole superiori:
La città è sede della biblioteca civica "Nicolò e Paola Francone". Il primo fondo viene creato nel settembre 1888 per conto del locale mutuo soccorso "Società di Previdenza e Istruzione", e gestito dall'universitario cattolicamente formato Nicolò Francone: rimarrà nella sua posizione anche dopo che il fondo verrà acquisito dal comune e la biblioteca diventerà civica, coadiuvato dalla figlia Paola sino alla morte del padre nel 1963[11]. La nuova sede è situata nell'ex-cotonificio Tabasso la cui restaurazione è stata affidata all'arch. Gianfranco Franchini, di Genova: l'ha rinnovata seguendo criteri di funzionalità e coniugando la Biblioteca con uno stile “anni cinquanta” tipico del luogo.[12] La nuova sede è stata inaugurata il 18 ottobre 2004, ed è stata in seguito intitolata alle sue figure portanti[11].
La biblioteca possiede il fondo Francone, una raccolta di cinquantine e molti libri del Seicento e Settecento a tema umanistico, una sezione di storia locale con oltre 8,000 titoli, di cui la maggior parte digitalizzati[13], e organizza diverse attività culturali.
L'archivio di Chieri conserva documenti comunali prodotti a partire dal 1194, nonché d'altro genere quali disegni architettonici di Bernardo Antonio Vittone e Mario Ludovico Quarini. Dal 2016 è nella stessa sede della Biblioteca comunale, attiguamente alla sua sezione di storia locale[11].
Secondo il Censimento Istat del 2001, nel comune di Chieri sono presenti: 804 attività industriali con 4.231 addetti pari al 37,71 % del totale della forza lavoro, 1424 attività di servizio pari al 37,07% e 166 attività amministrative con 2.830 addetti pari al 25,22%. Complessivamente sono occupati 11.220 persone, pari al 34,140 % del numero totale degli abitanti.
A Chieri, nel XV secolo, in città si produceva un tipo di fustagno di colore blu che veniva esportato attraverso il porto di Genova, dove questo tipo di tela era usata per confezionare i sacchi per le vele delle navi e per coprire le merci nel porto; il nome inglese Blue Jeans, deriverebbe, secondo alcuni, dal termine blue de Genes, ovvero blu di Genova, città nella quale sarebbe avvenuta la trasformazione da tela a indumento.[senza fonte]
Abitanti censiti[14]
A partire dagli anni '70, la città ha avuto un decollo demografico che continua anche ai giorni nostri, nonostante la tendenza generale del territorio sia inversa, grazie al fatto di essere ormai un avamposto residenziale di Torino.
Al 31 dicembre 2022 gli stranieri residenti erano 3.447, pari al 9,68% della popolazione.[15]
La cittadina annovera fra le sue specialità la focaccia dolce, un alimento di origine casalinga che viene consumata a fine pasto. Per prepararla è necessario usare un impasto a base di acqua, farina, latte, uova, burro, zucchero e lievito di birra che viene messo a caramellare in forno. Oggi viene messa in commercio solo la versione tradizionale dal peso di mezzo chilo.[16]
Dopo l'esperienza del Chieri Volley chiusasi nel 2013, oggi una nuova società di pallavolo femminile, il Chieri '76 Volleyball, milita nella serie A1 del campionato professionistico nazionale.
La principale squadra di calcio è l'Associazione Sportiva Dilettantistica Chieri Calcio 1955 che, dopo la fusione con l'Unione Sportiva Dilettantistica Rivarolese 1919, dal 2009 milita in Serie D.
La principale società di pallacanestro del territorio è il BEA Chieri, fondato nel 2012, e che in pochi anni ha portato Chieri dal campionato di Promozione a quello di C Gold, dove BEA milita dalla stagione 2021-22 dopo aver vinto il torneo di C Silver della stagione precedente. Nella prima annata nel massimo campionato regionale, gli arancio-neri hanno subito raggiunto i play-off promozione con in palio il salto in Serie B.
Anche a livello giovanile il movimento è in crescita, con BEA che riesce regolarmente a iscrivere più squadre a tutte le categorie giovanili e a partecipare ai campionati giovanili di Eccellenza, massimo livello nazionale.
Dal 1995 è presente a Chieri l'Associazione Sportiva Dilettantesca Chieri Rugby, che promuove i valori di questo sport su tutto il territorio chierese.
Il club locale di scacchi, l'Arcotorre, ha vinto nel 2019 il girone B1 del Campionato Italiano a Squadre ottenendo la promozione alla divisione nazionale serie A2 per l'edizione che verrà disputata nel 2020 (rinviata al 2021).
Nel territorio del comune passa il 45º parallelo nord e la particolarità geografica è celebrata da un globo di acciaio su una rotatoria sulla Strada statale 10 Padana Inferiore, all'incrocio tra viale Fiume, Corso Bruno Buozzi e Corso Torino, appena fuori dall'abitato: l'opera è dell'artista chierese Silvio Vigliaturo.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1860 | 1864 | Luigi Burzio | Sindaco | ||
1864 | 1866 | Giuseppe Stella | Sindaco | ||
1866 | 1869 | Marco Gonella | Sindaco | ||
1869 | 1875 | Lorenzo Radino | Sindaco | ||
1875 | 1879 | Luigi Collo | Sindaco | ||
1879 | 1889 | Giacinto Demaria | Sindaco | ||
1889 | 1891 | Carlo Gilardi | Sindaco | ||
1892 | 1895 | Cesare Rossi | Sindaco | ||
1895 | 1901 | Lorenzo Radino | Sindaco | ||
1901 | 1902 | Cesare Rossi | Sindaco | ||
1902 | 1913 | Francesco Fasano | Sindaco | ||
1914 | 1919 | Agostino Bottero | Sindaco | ||
1945 | 1946 | Angelo Menzio | Partito Socialista Italiano | Sindaco | Nominato dal C.L.N. |
1946 | 1951 | Giuseppe Franco | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1951 | 1956 | Secondo Caselle | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1956 | 1960 | Battista Bruno | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1960 | 1965 | Giuseppe Manolino | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1965 | 1969 | Secondo Caselle | Democrazia Cristiana | Sindaco | 2° periodo |
1969 | 1980 | Egidio Olia | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1980 | 1981 | Giuseppe Berruto | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1981 | 1983 | Giulio Rocco | Partito Liberale Italiano | Sindaco | |
1983 | 1984 | Germano Patrito | Partito Socialista Italiano | Sindaco | |
1985 | 1995 | Giuseppe Berruto | Democrazia Cristiana | Sindaco | 2° periodo |
1995 | 1999 | Aldo Vergnano | L'Ulivo | Sindaco | |
1999 | 2004 | Agostino Gay | L'Ulivo | Sindaco | |
2004 | 2009 | Agostino Gay | centro-sinistra | Sindaco | |
2009 | 2014 | Francesco Lancione | PdL, Lega Nord, Lista X Chieri, UDC | Sindaco | |
2014 | 2019 | Claudio Martano | Centrosinistra (PD, Chieri per Chieri, Chieri c'è) | Sindaco | |
2019 | 2024 | Alessandro Sicchiero | Partito Democratico, Sicchiero per Chieri Sì, Chieri Ecosolidale | sindaco | |
2024 | in carica | Alessandro Sicchiero | Partito Democratico, Sicchiero per Chieri Sì, Chieri Ecosolidale, Alleanza Verdi Sinistra, +Europa Chieri, Movimento 5 Stelle | sindaco |
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