Myxopyreae
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Myxopyreae Boerl., 1899 è una tribù di piante arbustive, spermatofite, dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Oleaceae.[1][2][3]
Myxopyreae | |
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![]() | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi I |
Ordine | Lamiales |
Famiglia | Oleaceae |
Tribù | Myxopyreae |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Scrophulariales |
Famiglia | Oleaceae |
Tribù | Myxopyreae Boerl., 1899 |
Generi | |
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Etimologia
Il nome della tribù deriva dal suo genere tipo Myxopyrum Blume, 1826 la cui etimologia fa riferimento a due parole greche "myxa/myxo" (= mucillagine)[4] e "pyros/pyrum" (= grano)[5] e si riferisce ai semi viscidi e polposi tipici di queste piante.[6]
Il nome scientifico della tribù è stato definito per la prima volta dal botanico e esploratore olandese Jacob Gijsbert Boerlage (1849-1900) nella pubblicazione "Handleiding tot de Kennis der Flora van Nederlandsch Indie - 2: 324"[7] del 1899.[8][9]
Descrizione

Nyctanthes arbor-tristis

Myxopyrum smilacifolium

Nyctanthes arbor-tristis
Myxopyrum smilacifolium
- Il portamento delle specie di questa tribù è arbustivo (o erbaceo perenne), arboreo (piccoli alberi) o legnoso rampicante. Il fusto ha una sezione quadrangolare a causa della presenza di fasci di collenchima posti nei quattro vertici.[3][10][11][12][13]
- Le foglie lungo il caule sono disposte in modo opposto e sono picciolate. La lamina è glabra, semplice con bordi dentati; la superficie è trinervata.
- Le infiorescenze sono a portamento ascellare o terminale e sono di tipo cimoso-panicolato o tirsoide. Nell'infiorescenza possono essere presenti alcune brattee.
- I fiori sono ermafroditi, attinomorfi e tetraciclici (ossia formati da 4 verticilli: calice– corolla – androceo – gineceo) e tetrameri (ogni verticillo ha 4 elementi).
- Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[11][12]
- * K (4), [C (4), A 2], G (2), supero, bacca/capsula.
- Il calice è gamosepalo con forme cilindriche e termina con 4 piccoli lobi (8 lobi in Nyctanthes).
- La corolla è gamopetala con i petali uniti alla base con una forma da campanulata a urceolata; il tubo in genere è più lungo dei lobi. I lobi normalmente sono 4 (a volte formano un cappuccio). Il colore in prevalenza è bianco, ma anche giallo e rosa.
- Il gineceo è bicarpellato (sincarpico - formato dall'unione di due carpelli) ed ha un ovario supero, biloculare con 1 - 3 ovuli ascendenti o basali per luculo. Gli ovuli sono provvisti di un solo tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).[14] La placentazione è assile. Lo stilo è unico e termina capitato o con uno stigma subsessile, minuto e bifessurato.
- Il frutto è una drupa, bacca, capsula oppure uno schizocarpo compresso. I semi, da 1 a 4, sono provvisti di endosperma carnoso ed hanno delle forme piatte.
Riproduzione
- Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama) o il vento (impollinazione anemogama).[10]
- Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
- Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
Le specie di questa tribù sono tropicali (areale Indo-Malese).[1]
Tassonomia
Riepilogo
Prospettiva
La famiglia di appartenenza di questa tribù (Oleaceae) comprende 25 generi e circa 600 specie[3] (29 generi e 600 specie secondo altri Autori[11][15] oppure 24 generi con 615 specie[1]) con distribuzione cosmopolita dalle regioni tropicali fino a quelle temperate.
Il numero cromosomico delle specie di questo gruppo è: 2n = 22, 24, 36, 44 e 46.[3]
Filogenesi

Inizialmente i generi di questa tribù erano descritti all'interno della sottofamiglia Jasminoideae. In seguito a studi di tipo filogenetico sul DNA (2001) Jasminoideae è stato dimostrato essere parafiletica per cui è stata divisa in due tribù: Myxopyreae e Jasmineae. Il carattere apomorfico più evidente nelle specie di questa tribù è la presenza di ovuli ascendenti, inoltre condividono i fusti a sezione quadrangolare. Tuttavia altri caratteri tra le specie dei tre generi non sono concordi per cui ulteriori studi sono necessari per circoscrivere meglio questo gruppo.[16] Da altri studi ancora più recenti (2007) risulta che Myxopyreae è "gruppo fratello" del resto della famiglia Oleaceae.[1]
Il cladogramma tratto dallo studio citato (e semplificato) mostra l'attuale struttura filogenetica della tribù.
Generi e specie della tribù
La tribù è formata da tre generi e 7 specie:[1][2][3]
- Myxopyrum Blume, 1826 - 4 specie:[17]
- Myxopyrum nervosum Blume, 1826
- Myxopyrum ovatum A.W.Hill, 1910
- Myxopyrum pierrei Gagnep., 1933
- Myxopyrum smilacifolium (Wall.) Blume, 1851
- Nyctanthes L., 1753 - 2 specie:[18]
- Nyctanthes aculeata Craib, 1916
- Nyctanthes arbor-tristis L., 1763
- Dimetra Kerr, 1938 - una specie:[19]
- Dimetra craibeana Kerr, 1938
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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