Mizpah in Beniamino
città biblica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Mizpah (in ebraico מִצְפָּה? miṣpāh, "torre di guardia", "attenzione") fu una città della tribù di Beniamino cui si fa riferimento nella Bibbia.
Tell en-Nasbeh è una delle tre località identificate con Mizpah in Beniamino e sita a circa 12 km a nord di Gerusalemme.
Le altre località in alternativa sono Nabi Samwil,[1] che si trova a circa 8 km a nordovest della Città Vecchia di Gerusalemme (situata sulla collina più alta nelle vicinanze, sulla piana di Gabaon),[2] e Sh'afat, un villaggio situato su un piatto sperone a nordovest di Gerusalemme e dove la città è visibile dal villaggio.[3]
La prima citazione di Mizpah si trova nella Genesi dove Laban e suo genero Jacob fecero un accordo con Dio, che avrebbe vegliato su di loro mentre erano separati lꞌuno dallꞌaltro. Lꞌaccordo fu commemorato con una pila di pietre.[4] Esso fu un segnale di pace, oltre il quale nessuno sarebbe andato per attaccare lꞌaltro.[5]
Quando la concubina di un viaggiatore Levita fu rapita e uccisa da uomini di Gibeah, le altre tribù di Israele si trovarono a Mizpah di Beniamino, dove decisero di attaccare gli uomini di Beniamino per questo grave peccato.[6] Nello stesso tempo, fu presa la decisione di non consentire matrimoni tra donne israeliane e uomini di Beniamino.[7]
Dopo il ritorno dellꞌArca dell'Alleanza, perduta in favore dei Filistei a seguito della sconfitta degli Israeliti alla battaglia di Aphek, Samuele riunì tutto Israele a Mizpah per offrire un sacrificio a Dio e chiederGli di perdonare il loro peccato. Gli Israeliti respinsero unꞌincursione dei Filistei, traendo vantaggio dallꞌassemblea, e li cacciarono fin sotto Beth Car. Per ricordare questo evento, Samuele piazzò un grosso masso tra Mizpah e Shen e lo chiamò Eben-Ezer ("pietra di aiuto"), poiché il Signore li aveva aiutati.[8]
Samuele raccolse anche il popolo di Israele a Mizpah per il Signore e per identificare il loro primo re. Là fu scelto re Saul per sorteggio tra tutte tribù e famiglie dꞌIsraele.[9]
Durante i regni di Asa, re di udah, e di Baasha, re di Israele, Mizpah fu una delle due citt à che Asa costruì con le pietre che Baasha aveva usato per fortificare Ramah in Beniamino. (1º Libro dei Re, 15:22, NKJV; 2º Cronache, 16:6, NKJV).
Dopo che i Babilonesi ebbero distrutta Gerusalemme, nominarono Gedaliah governatore in Mizpah sui residenti che rimanevano. Molti ritornarono a Mizpah da dove essi erano fuggiti. Il profeta Geremia venne a Mizpah da Ramah, dove era stato rilasciato. Più tardi Ismaele, un membro della famiglia reale, assassinò Gedaliah. Nonostante gli avvertimenti di Geremia che il popolo avrebbe subito rimproveri e sarebbe morto se fosse andato in Egitto, esso persistette nel volervisi recare.[10]
Mizpah è citata nel Libro di Geremia come una delle città ricostruite dagli Ebrei di ritorno dallꞌesilio babilonese e che aiutò a ricostruire le mura di Gerusalemme durante il regno di Artaserse I (Serse).[11][12] I Neemia scrive poi che coloro che ritornarono erano gli effettivi discendenti del popolo che prima erano formalmente risieduti nella città prima del loro bando dal Paese.[13]
I principali contendenti per il sito di Mizpah sono Tell en-Nasbeh, vicino a Nebi Samwil, e Shuafat.
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