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autotreno elettrico/diesel italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
I convogli ALe/ALn 501-ALe/ALn 502, soprannominati Minuetto da Trenitalia, sono una famiglia di elettrotreni ed autotreni commissionati da Trenitalia nei primi anni duemila ed utilizzati per servizi ferroviari su tratte suburbane, regionali ed interurbane, pensati per sostituire le ormai obsolete automotrici ed elettromotrici di vecchia generazione (ALn 668 e ALe 803) e per incrementare il livello qualitativo offerto sui servizi locali. Sono prodotti dalla Alstom Ferroviaria e appartengono alla famiglia dei Coradia Meridian.[1]
Treni dello stesso tipo sono stati acquistati e vengono usati anche da altri operatori di trasporto pubblico, che gli hanno assegnato altri soprannomi; considerando tutte le versioni[2] sono stati prodotti 248 convogli[3].
ALe 501-Le 220-ALe 502 Minuetto / Lupetto / Pintoricchio / Elfo / TTR | |
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Elettrotreno | |
Un Minuetto elettrico in livrea DPR. | |
Anni di progettazione | 2001-2004 |
Anni di costruzione | 2003-2010 |
Anni di esercizio | Dal 2004 |
Quantità prodotta | 100 per Trenitalia 19 per GTT 6 per FAS 4 per TFT 4 per FCU |
Costruttore | Alstom Ferroviaria |
Convoglio | |
Lunghezza | 51900 mm |
Larghezza | 2 950 mm |
Altezza | 3 820 mm |
Capacità | 24 posti di prima classe (sulla testata "501") e 122 di seconda, 23 strapuntini e un posto per disabili |
Quota del piano di calpestio | 600 mm |
Interperno | 14 800 - 13 800 - 14 800 |
Passo dei carrelli | 2 800 mm |
Massa vuoto | 92 t |
Rodiggio | Bo'2'2'Bo' |
Potenza oraria | 1 250 kW (su 4 motori) |
Velocità massima omologata | 160 km/h |
Alimentazione | 3 kV CC, 1,5 kV CC |
ALn501-Ln220-ALn502 Minuetto | |
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Autotreno | |
Un Minuetto ad alimentazione a gasolio (diesel), alla stazione di Siena. | |
Anni di progettazione | 2001-2004 |
Anni di costruzione | 2003-2009 |
Anni di esercizio | 2005-oggi |
Quantità prodotta | 104 per Trenitalia 10 per TT |
Costruttore | Alstom |
Convoglio | |
Lunghezza | 51900 mm |
Larghezza | 2 950 mm |
Altezza | 3 820 mm |
Capacità | 24 posti di prima classe (sulla testata "501") e 122 di seconda, 23 strapuntini e un posto per disabili |
Quota del piano di calpestio | 600 mm |
Interperno | 14 800 - 13 800 - 14 800 |
Passo dei carrelli | 2 800 mm |
Massa vuoto | 100 t |
Rodiggio | B'2'2'B' |
Potenza oraria | 1120 kW (2 × 560 kW) |
Velocità massima omologata | 130 km/h |
Autonomia | 1600 L di gasolio, pari a circa 900 km |
Il treno, le cui linee stilistiche sono state disegnate a Torino dalla Italdesign, è stato costruito in Italia da Alstom Ferroviaria negli stabilimenti italiani ex Fiat Ferroviaria, a Savigliano (assemblaggio finale e gestione globale del progetto), a Sesto San Giovanni (sistemi ausiliari e comandi di controllo) ed a Colleferro (quest'ultimo per la versione diesel). Alcuni componenti arrivano da altri siti produttivi: i dispositivi di sicurezza sono realizzati a Bologna, i carrelli arrivano a Savigliano da Salzgitter ed i sistemi di trazione sono realizzati a Charleroi. Il Minuetto è basato sul sistema modulare Coradia, brevettato da Alstom, dal quale sono stati derivati diversi treni, anche per il mercato tedesco e nordeuropeo.[4]
È stato presentato ufficialmente il 5 maggio 2004 a Roma, presso la stazione Termini. Il viaggio inaugurale Roma-Ciampino è stato svolto da un convoglio elettrico, il numero 003.
Si tratta di treni in composizione bloccata, ovvero che non possono essere separati se non in casi straordinari di manutenzione o guasto, composti da tre casse: una testata motrice "ALe 501" (o "ALn 501" per la versione diesel), una cassa centrale "Le 220" (o "Ln 220") e una testata "ALe 502" (o "ALn 502"), in allestimento a salone senza barriere tra le diverse casse. I mezzi sono dotati di un accoppiatore frontale automatico in grado di unire fino a tre treni non comunicanti in un singolo convoglio. Il treno è realizzato in due versioni, identiche dal punto di vista degli interni e dell'estetica ma diverse nella propulsione, che può essere elettrica monotensione in corrente continua da linea aerea di contatto, con campo di operabilità tra 1,5 e 4 kV, oppure tramite motori diesel. La versione elettrica costa circa 3,3 milioni di euro a veicolo, 150 000 euro meno dell'omologo diesel: questi prezzi, sebbene equivalgano al triplo di quelli di una vecchia automotrice, sono in linea con altri mezzi simili ordinati dai principali operatori europei.
La motorizzazione della versione diesel è fornita da Iveco: è realizzata con due motori diesel IVECO V8 FVQE 28 common rail derivati dalla serie Vector, omologati Euro 3, con cilindrata di 20000 cm³ e potenza di taratura di 560 kW/760 cv per ciascun motore, mentre la potenza nominale UIC sarebbe di 720 kW/980 cv. Lo stesso motore è usato sul treno ad alta velocità danese IC2/IC4 prodotto da AnsaldoBreda e deriva dal mondo dei carri armati e del trasporto pesante. Il raffreddamento è affidato a un gruppo di radiatori posto sul tetto e supportato da tre ventole.[5]
La trasmissione è idro-meccanica, modello Voith T 212 bre, mentre la frenatura è idrodinamica.
In entrambe le versioni, elettrica e diesel, i compressori, alcuni serbatoi dell'aria e i climatizzatori sono posti sul tetto. Lo styling della versione italiana del veicolo è stato affidato al designer Giorgetto Giugiaro: il Minuetto è lungo poco meno di 52 metri, è dotato di 122 posti a sedere di seconda classe e 24 di prima classe e può trasportare circa 200 persone in piedi. La velocità massima omologata è di 160 km/h nella versione elettrica e di 130 in quella diesel. Il profilo di missione è quello di un treno a bassa frequentazione, pensato per migliorare il più possibile il comfort offerto ai passeggeri anziché il numero di passeggeri trasportabili.
La cassa centrale è dotata di un servizio igienico attrezzato per i disabili e di un posto riservato ai passeggeri in carrozzella, mentre tutta la segnaletica interna è stata applicata anche in braille per i non vedenti. La struttura di cassa è a "piano ribassato", che, eliminando il dislivello con la banchina, rende l'incarrozzamento più rapido e meno difficoltoso, in particolare agli utenti a mobilità ridotta.
Le testate possono essere attrezzate con una zona per il trasporto di biciclette, per adattarsi alle politiche commerciali di Trenitalia legate all'unione sinergica del trasporto ferroviario con sistemi di mobilità alternativa. Il Minuetto è stato il primo treno italiano ad essere dotato di videosorveglianza interna di serie e di prese elettriche e tavolini anche per i passeggeri di seconda classe: entrambi i concetti sono stati ripresi anche sul successivo Vivalto.
La fase iniziale della consegna dei Minuetto è stata funestata da numerosi ritiri e interruzioni di servizio, principalmente dovuti all'inaffidabilità del software di controllo del mezzo e ad alcuni problemi meccanici. Questo ha portato a ritardare di diversi mesi l'entrata a regime e, insieme al ridotto numero di posti, ha dato un'immagine negativa del treno.
Questo treno è realizzato per più del 50% in acciaio, per un totale di 54 tonnellate: per dipingerlo occorrono due tonnellate di vernice ad acqua e 220 m² di pellicolatura antigraffiti in vinile-poliestere. Gli impianti di bordo includono 760 metri di tubazioni, 200 metri lineari di lampade al neon, 34.000 metri di cavi elettrici e 40 computer. In media l'assemblaggio di un treno Minuetto necessita di una squadra di 60 persone al lavoro per 55 giorni, e i due principali stabilimenti di produzione sono riusciti a mantenere un ritmo di produzione di 4 treni al mese.
Il nome Minuetto della versione Trenitalia è stato selezionato in seguito a un concorso realizzato da alcune associazioni di consumatori e di disabili e rappresenta il primo esempio di quella che poi sarebbe diventata una consuetudine, ossia dare ai nuovi treni impiegati da Trenitalia per il trasporto regionale delle denominazioni relative al mondo della musica; al Minuetto seguiranno infatti, nei decenni successivi, i treni denominati Vivalto, Jazz, Swing, Rock, Pop e Blues.
Il mezzo è stato acquistato da varie società di trasporto pubblico italiane, per un totale di 248 convogli, sia nella versione elettrica che Diesel, con livree e classificazioni secondo le richieste dei committenti.
Alla famiglia di treni Alstom Coradia, oltre al Minuetto, appartengono anche altri tipi di convogli, realizzati per diverse imprese ferroviarie italiane ed europee.
Il maggior problema di questi mezzi (comune peraltro anche ai TAF) è nella trasmissione del moto dai motori ai carrelli, che genera, specialmente nelle fasi di accelerazione, un fastidioso effetto di "marcia a scossoni", tipica di questa famiglia di treni. Questo tipo di marcia crea una prematura usura nelle sale sottocassa del rotabile, causando così la necessità di una ri-profilatura al tornio in officina.
Nell'ottobre 2007 alcuni convogli sono stati ritirati a causa di un'anormale usura delle ruote rilevata nelle manutenzioni periodiche. I veicoli erano in servizio su sei linee regionali nella zona di Asti, Alessandria, Cuneo e Novi Ligure, oltre che nella Valle d'Aosta, ed il problema risultava accentuato dalla tortuosità delle linee ferroviarie piemontesi e valdostane. Un problema analogo si verificò sulla linea siciliana Siracusa–Gela–Canicattì, sulla ferrovia Lucca-Aulla e sul tratto trentino della linea Trento-Venezia[12].
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