Michel Corneille nacque intorno all'inizio del XVII secolo a Orléans, figlio di Anne Sallé e Jean Corneille, un commerciante borghese. Suo fratello, Jean Corneille, fu battezzato nella chiesa di Sainte-Catherine il 30 maggio 1592.
Si sposò, il 16 novembre 1632, con Marguerite Grégoire, sorella di Marie Grégoire, quest'ultima sposata a Jacques Sarrazin, entrambe figlie di un farmacista di Lagny e Marie Vouet, sorella dei pittori Simon e Aubin Vouet.[1]
È stato uno dei molti apprendisti presso la bottega parigina di Simon Vouet (quest'ultimo col prestigioso titolo di «primo pittore del re»), che ottenne una grande influenza sulla scuola di pittura francese e la cui personalità artistica ebbe un forte impatto su tutti i suoi studenti. A Parigi strinse amicizia con Eustache Le Sueur, François Perrier ed altri importanti artisti della capitale.
Il primo dipinto noto di Michel Corneille fu una tela realizzata nel 1630, intitolata Esaù cede il suo diritto di primogenitura a Giacobbe, che tuttavia non rivela alcun segno dell'influenza di Vouet.
Corneille si dedicò alla pittura storica e fu membro del consiglio d'insegnanti chiamato “Dodici Anziani”, della Reale Accademia di Pittura e Scultura, quando fu isituita nel 1648. In seguito ne divenne rettore (1656). Eccellente colorista, in questo più vicino alla pittura veneziana che a quella della tradizione francese, il suo stile iniziale riprendeva degli elementi rappresentativi di Simon Vouet. Successivamente fu responsabile della decorazione delle chiese di Parigi, uno dei suoi capolavori è Saint-Paul et Saint-Barnabé à Lystre, dipinto per la cattedrale di Notre-Dame.
Quando Michel Corneille morì a Parigi nel 1664, fu dapprima sepolto al cimitero degli Innocenti. Le sue ossa furono probabilmente traslate alle Catacombe nel 1785, dopo la chiusura del cimitero.
Elenco di opere non esaustivo, riportate per ordine cronologico:
Filippo di Francia, duca d’Orléans e fratello di Luigi XIV, indossa un’armatura di fiori di giglio, Palazzo di Versailles;
La clemenza di Augusto, Bayeux, museo Baron-Gérard (Musée d'Art et d'Histoire Baron-Gérard); tratta dal De Clementia di Seneca.
Vista di profilo di donna drappeggiata in piedi (Femme drapée debout vue de profil), pietra nera e gesso su carta beige (H.0,397; L. 0,256 m),[8] al Museo delle Belle Arti di Parigi. Colpisce la monumentalità della figura rafforzata dall'inquadratura serrata. Il movimento ribollente del drappo conferisce un certo dinamismo alla posa. Questa figura può essere paragonata al dipinto raffigurante la Visitazione (museo del castello di Blois) dipinto nel 1650.[9]
(FR) Emmanuelle Brugerolles, Le Dessin en France au XVIIe siècle dans les collections de l’Ecole des Beaux-Arts, Paris, École nationale supérieure des beaux-arts éditions, 2001, pp.72-75, cat. 17.
(FR) Barbara Brejon de Lavergnée, «Les Corneille», in Nouvelles de l’estampe, n.235, 2011. URL consultato il 9 ottobre 2023.
(FR) Emmanuel Coquery, Michel Corneille (Orléans, v. 1603 - Paris, 1664). Un peintre du roi au temps de Mazarin, Paris, Éditions Somogy, 2006 (cat. exposition, Orléans, musée des Beaux-arts, 2006).
(FR) M.-L. Blumer, «Corneille (Michel)», in Dictionnaire de biographie française, vol.9, Paris, 1961.
(DE) Meyer, Geschichte der französischen Malerei, Leipzig, 1867.