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scultore e pittore italiano (1949-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Maurizio Carnevali, all'anagrafe Maurizio Carnevale (Villa San Giovanni, 5 maggio 1949) è un pittore, scultore e calcografo italiano.
Ha frequentato dapprima il Liceo Artistico "Mattia Preti" di Reggio Calabria e poi l'Accademia di Brera.[1] Parte della sua formazione è avvenuta anche a Parigi, dove ha incontato Picasso. Ha frequentato lo studio di Renato Guttuso[2] a Velate. È stato allievo dello scultore e medaglista Luciano Minguzzi.[2] La sua produzione pittorica consiste di centinaia di opere, esposte sia in Italia che in Europa.[2]
Vive e lavora a Lamezia Terme.[2][3]
Il mitologico e il sacro sono tra i principali temi delle opere di Carnevali.
Nel 1981 realizza il dipinto ad olio San Rocco intercede presso la Madonna contro la peste, a cui fa seguito nello stesso anno la realizzazione di San Rocco e gli appestati; entrame le opere sono appartenenti ai beni culturali ecclesiastici e di patrimonio della Chiesa Cattolica, e si trovano in esposizione permanente presso la Chiesa di Maria Santissima Immacolata e San Rocco.[4][5]
La prima esposizione internazionale delle opere di Carnevali è quella del 1986, in cui espone la raccolta a tema La donna di Calabria, presso la Galleria S. Karl di Vienna.[3] Nel 2002 omaggia Fabrizio De André[6] con una mostra inaugurata a Palazzo San Giorgio di Genova e Victor Hugo con L’uomo che ride - Omaggio a Victor Hugo.[7]
Il tema del sacro ritorna coi cicli di dipinti dedicati a San Francesco di Paola, esposti nel 2007,[8][9] |mentre di altra ispirazione è Petrushka, personaggio del teatro dei burattini russo.[10] Più recenti sono Storie di Castelli, principesse e A-mori e Nel Segno del Mito, in cui il gusto per il mito e l'antichità prevalgono con colori densi e sfondi contrastanti[11] e Omaggio a Pablo Neruda.[12]
Ulteriori lavori a olio sulle vite dei santi sono quelli raffiguranti episodi della vita di San Rocco a Palmi, in esposizione permanente presso la Chiesa di Maria Santissima Immacolata e San Rocco.[13]
Nel 2005 viene esposta permanentemente l'opera Fata Morgana presso Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria[14].
Negli anni duemila Carnevali espone in diverse mostre curate da critici e artisti: Stanze di vita quotidiana. Omaggio a Francesco Guccini, presentata dal critico Vincenzo Mollica e dallo stesso Francesco Guccini,[15] Ricognizione Pittura per Rubbettino Editore, di cui il critico d’arte Nicola Micieli cura il testo critico e il catalogo,[16] Gli occhi della follia - Giullari e buffoni di corte nella storia e nell'arte presso Biblioteca Braidense a cura di Tito Saffioti,[17] un percorso federiciano di 30 opere a Lamezia Terme e Ipostasi presso il Museo dei Brettii e degli Enotri.[18] Carnevali ha esposto inoltre più volte lavori di pittura e calcografia al Salone internazionale del libro di Torino.[19][20] Dallo stesso anno in esposizione permanente alla Biblioteca comunale di Lamezia Terme vi è una tela ad olio dell'artista che rappresenta una maschera, Arlecchino.
I temi delle sculture di Carnevali sono di tipo civile, religioso e monumentale.
A partire dal 1978, realizza il monumento a Leonida Repaci a Palmi,[21][22] la Fontana del satiro e della ninfa nel centro di Sambiase, l'altare della Concattedrale di Santa Maria Assunta a Squillace,[23] del Duomo di Borgia,[24] della chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Martirano Lombardo[24] e gli altorilievi nella Concattedrale di San Benedetto a Lamezia Terme.[25]
Produzioni diventate meta di turismo sono state l'Ulisse a Tiriolo,[26] la statua bronzea di Federico II di Svevia, che viene collocata nel centro storico di Nicastro ai piedi dell'antico rione di San Teodoro,[27] il bassorilievo che adorna la reliquia del Sacro Capello[28] e la Fonte di San Rocco, nell’omonima piazza a Palmi, sempre realizzata in bronzo.[29]
Carnevali ha realizzato inoltre sculture a tema religioso come i 15 bassorilievi raffiguranti le stazioni della Via Crucis per il comune di Conflenti, posizionati nel percorso dalla chiesa al santuario,[30] le quattro statue di abbellimento rappresentanti dei Santi nella facciata principale della Chiesa di Maria Santissima del Rosario a Polistena[31] la statua raffigurante San Francesco di Paola nella piazza di Fuscaldo[32] e, del 2014,[33] il monumento dedicato alla Varia di Palmi che viene collocato nella rotatoria di piazzale Trodio.[34]
Nel 1993 viene inaugurato dal Presidente del Senato Giovanni Spadolini il monumento a Michele Morelli a Vibo Valentia.[35] Al filone monumentale appartengono anche la statua bronzea di Giangurgolo per la facciata principale del Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, il Monumento al Lavoro a Palazzo San Nicola[36] e il ritratto bronzeo di Sandro Pertini, realizzato in occasione del V Memorial Sandro Pertini presso il Palazzo della Provincia di Savona.[37]
Nel 2003 riceve il premio Giuseppe Valarioti per la realizzazione di monumenti dedicati alle vittime della mafia a Taurianova, Rosarno e San Mango d'Aquino.[38]
Nel 2011 partecipa al 1º Simposio Internazionale di Scultura di Bruxelles[39] e nel 2012 al simposio internazionale di scultura Marmythos con Raymond Lohr, Patrick Crombé, Marit Lyckander, Luca Marovino e Marit Lyckander, organizzato insieme a Italia Nostra, alle soprintendenze per i beni Archeologici della Calabria e alla Provincia di Reggio Calabria.[40]
Nel 2017 riceve il Premio Muse a Reggio Calabria.[41]
A collezioni private appartengono La Natività e Una Preghiera nel Silenzio, donate a Sua Santità Papa Francesco.[2][42]
Nel 2021 la scultura L’anima del Poeta Eterno viene esposta nella Biblioteca del Quirinale,[43] donata alla Biblioteca Riccardiana di Firenze e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.[3]
Carnevali è presente con illustrazioni o incisioni nelle seguenti opere:
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