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nobile e condottiero italiano (1425-1481) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Matteo di Capua (1425 – agosto 1481) è stato un condottiero italiano.
Matteo di Capua | |
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Duca di Atri | |
Trattamento | Duca |
Altri titoli | Conte di San Flaviano e Palena Signore di Campolattaro, Conca, Gessopalena, Lama dei Peligni, Lettopalena, Montenerodomo e Pizzoferrato Viceré degli Abruzzi |
Nascita | 1425 |
Morte | agosto 1481 |
Dinastia | Di Capua |
Padre | Fabrizio di Capua |
Madre | Covella Gesualdo |
Coniugi | Caterina ?[1] Raimondella del Balzo |
Figli | Bernardino Lucrezia Bartolomeo Giulio Cesare Griselda Pier/Giovanni Francesco (naturale, poi legittimato) |
Religione | Cattolicesimo |
Matteo di Capua | |
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Nascita | 1425 |
Morte | agosto 1481 |
Dati militari | |
Paese servito | Regno di Napoli Repubblica di Venezia Regno d'Aragona |
Forza armata | Mercenari |
Grado | Condottiero |
Battaglie |
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voci di militari presenti su Wikipedia | |
Fu duca di Atri e Teramo, conte di Giulianova e Palena, signore di Campolattaro, Conca, Gessopalena, Lama dei Peligni, Lettopalena, Montenerodomo e Pizzoferrato, e viceré degli Abruzzi.
Figlio cadetto di Fabrizio di Capua, rifugiatosi in Lombardia a seguito dell'accusa di aver congiurato contro la Regina del Regno di Napoli Giovanna II d'Angiò-Durazzo, e di Covella Gesualdo, Matteo si diede al mestiere delle armi mettendosi al servizio della Repubblica di Venezia, acquistando col tempo grande fama. Con la venuta a Napoli degli Aragonesi e la pace tra costoro e la Repubblica di Venezia, Matteo si alleò con i nuovi sovrani che lo affiancarono al condottiero Jacopo Piccinino per debellare l'opposizione degli Angioini, che controllavano quasi tutto l'Abruzzo, opposizione costituita principalmente dalle figure degli Orsini di Manoppello, dei Caldora e di Giosia Acquaviva, contro il quale fu inviato dal Re Ferrante d'Aragona per sottometterlo alla Corona. Sconfitto e morto Giosia nell'agosto 1462 a Cellino Attanasio, il Re dovette rispettare i patti consegnandogli il ducato di Atri, quello di Teramo e la contea di Giulianova. Tuttavia dopo che il figlio primogenito di Giosia, Giulio Antonio, si riavvicinò al sovrano, al Di Capua fu tolto lo stato acquaviviano per restituirlo agli storici proprietari; venne però compensato con altri feudi, tra cui la contea di Palena e le signorie di Lama dei Peligni, Lettopalena, Montenerodomo e Pizzoferrato, tolte ai Caldora, ed il feudo di Conca, tolto a Marino Marzano. Fu inoltre viceré degli Abruzzi dal 1458 al 1464. Continuò a guidare l'esercito durante la guerra di Papa Sisto IV contro la Repubblica di Firenze e nell'agosto 1481 durante la battaglia di Otranto contro i Turchi, dove morì.
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Roberto di Capua | Giovanni di Capua | ||||||||||||
Jacopa di Caggiano | |||||||||||||
Bartolomeo di Capua | |||||||||||||
? | ? | ||||||||||||
? | |||||||||||||
Fabrizio di Capua | |||||||||||||
Acciaiolo Acciaiuoli | Niccolò Acciaiuoli | ||||||||||||
Piera Manzuoli | |||||||||||||
Andrea Acciaiuoli | |||||||||||||
Guglielmina Pazzi | ? | ||||||||||||
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Matteo di Capua | |||||||||||||
Mattia Gesualdo | Niccolò Gesualdo | ||||||||||||
Clemenza della Marra | |||||||||||||
Luigi Gesualdo | |||||||||||||
Giovanna di Diano | Marino di Diano | ||||||||||||
Fiammenga Galiziana | |||||||||||||
Covella Gesualdo | |||||||||||||
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Matteo di Capua si sposò prima con una dama di nome Caterina (il cognome è ignoto), appartenente ad una famiglia nobile di Crema, conosciuta dal condottiero durante un suo soggiorno in Lombardia, dalla quale ebbe un figlio e una figlia[2]:
Si sposò poi con Raimondella del Balzo, che gli diede due figli e una figlia[2]:
Ebbe inoltre un figlio naturale, poi legittimato, Pier/Giovanni Francesco, che fu cavaliere gerosolimitano, commendatore di Maruggio, consigliere reale, governatore e viceré degli Abruzzi[2].
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