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politico italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Matteo Mauri (Milano, 24 maggio 1970) è un politico italiano, dal 15 marzo 2013 deputato alla Camera per il Partito Democratico.
Matteo Mauri | |
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Viceministro dell'interno | |
Durata mandato | 14 agosto 2020 – 12 febbraio 2021 |
Vice di | Luciana Lamorgese |
Contitolare | Vito Crimi |
Capo del governo | Giuseppe Conte |
Predecessore | Filippo Bubbico |
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno | |
Durata mandato | 13 settembre 2019 – 14 agosto 2020 |
Capo del governo | Giuseppe Conte |
Coordinatore del Partito Democratico | |
Durata mandato | 14 luglio 2018 – 17 novembre 2018 |
Predecessore | Lorenzo Guerini |
Successore | Andrea Martella |
Deputato della Repubblica Italiana | |
In carica | |
Inizio mandato | 15 marzo 2013 |
Legislatura | XVII, XVIII, XIX |
Gruppo parlamentare | XVII-XVIII: PD XIX: PD - IDP |
Coalizione | XVII: Italia. Bene Comune XVIII: Centro-sinistra 2018 XIX: Centro-sinistra 2022 |
Circoscrizione | Lombardia 1 |
Incarichi parlamentari | |
XIX legislatura:
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Democratico (dal 2007) In precedenza: PDS (fino al 1998) DS (1998-2007) |
Titolo di studio | Laurea in Scienze politiche |
Università | Università degli Studi di Milano |
Professione | Funzionario di partito |
È stato coordinatore del Partito Democratico dal 14 luglio al 17 novembre 2018, sottosegretario di Stato e viceministro dell'Interno nel secondo governo Conte.
Nato a Milano, dove da sempre vive e si è laureato in scienze politiche all'Università degli Studi di Milano.[1][2]
Iniziato a seguire la politica fin da ragazzo negli anni del liceo, ne entra tra le file della Sinistra giovanile, l'organizzazione giovanile del Partito Democratico della Sinistra prima e dei Democratici di Sinistra (DS) dopo, dove è stato prima segretario regionale in Lombardia e poi responsabile organizzazione nazionale.[1][2]
Impegnato nella politica in Lombardia, nel 2002 diventa organizzatore e coordinatore della segreteria dei DS lombardi, che successivamente diventa il Partito Democratico (PD) Lombardia.[1][2]
Alle elezioni amministrative del 2004 viene eletto consigliere provinciale di Milano con i DS, diventando anche assessore nella giunta provinciale di Filippo Penati[3] fino al 2009, anno in cui viene rieletto alla successiva tornata elettorale e ricoprendo la carica di capogruppo PD nella Provincia di Milano.[1]
Il 24 novembre 2009 viene nominato da Pier Luigi Bersani, neo-eletto segretario del PD, Responsabile nazionale Infrastrutture e Trasporti nella Segreteria nazionale del Partito Democratico.[1][2][4]
Alle elezioni politiche del 2013 viene candidato alla Camera dei deputati, dove viene eletto deputato tra le liste del PD nella circoscrizione Lombardia 1, dimettendosi da consigliere provinciale per sua decisione di non tenere un "doppio incarico"[5]. Durante la XVII legislatura della Repubblica è componente della 9ª Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni e della 1ª Commissione Affari Costituzionali, mentre all'interno del gruppo parlamentare del PD alla Camera è, dal 15 aprile 2013 al 21 luglio 2015, Tesoriere e, dal 21 luglio 2015 al 22 marzo 2018, Delegato d'aula.[1][6]
Il 19 giugno 2015 è uno dei promotori della nascita della nuova corrente all'interno del PD "Sinistra è cambiamento", formata principalmente da esponenti non renziani del governo Renzi (come Cesare Damiano, Luciano Pizzetti e Paola De Micheli) posizionati però più a sinistra di loro, che si richiamano a Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, puntando alla sopravvivenza del governo stesso[2][7]. Successivamente Mauri assieme a Sinistra è cambiamento votano a favore della nuova legge elettorale proposta dal PD e il suo segretario Matteo Renzi: l'Italicum, posta con il voto di fiducia e rompendo con la "minoranza Dem", contraria a tale scelta.
Con l'elezione di Ettore Rosato, vice-capogruppo vicario in area Franceschiniana-Renziana[8], a capogruppo del PD alla Camera, il 21 luglio subentra ad egli come vice-capogruppo vicario.[2]
Alle elezioni politiche del 2018 viene rieletto deputato alla Camera[1]. Nello stesso anno a luglio entra nella Segreteria nazionale del Partito Democratico di Maurizio Martina come coordinatore del partito.[1][9]
Alle elezioni primarie del PD nel 2019 sostiene la mozione del segretario uscente Maurizio Martina come candidato alla segreteria, che risulterà perdente arrivando secondo col 22% dei voti[1]. Successivamente aderisce alla corrente d'ispirazione socialista liberale "Fianco a Fianco" capitanata da Martina e Graziano Delrio, capogruppo PD alla Camera in passato vicino a Matteo Renzi.[1][10]
In seguito alla nascita del governo Conte II tra PD, Movimento 5 Stelle e LeU, il 13 settembre 2019 viene nominato dal Consiglio dei Ministri Sottosegretario di Stato al Ministero dell'interno, affiancando il ministro Luciana Lamorgese, divenendo successivamente dal 14 agosto 2020 viceministro dell'interno assieme a Vito Crimi[2][11]. Con la nascita del nuovo governo guidato da Mario Draghi il 13 febbraio 2021, termina l'incarico.[12][13]
Nel 2021 viene nominato, dal segretario del PD Enrico Letta, commissario della provincia di Latina, a seguito delle dimissioni di Claudio Moscardelli per gli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta dei concorsi alla Asl[14][15][16]. Mentre il 27 novembre viene nominato sempre dal segretario del PD Letta coordinatore del congresso regionale del PD Marche che celebrerà entro il 15 febbraio 2022.[17]
Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene ricandidato alla Camera dei deputati, tra le liste del Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista nel collegio plurinominale Lombardia 1 - 02 in seconda posizione, venendo rieletto deputato.[18]
Ha due figlie: Viola e Anna; è appassionato di archeologia, rugby e basket.[1][2]
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