Loading AI tools
giornalista, saggista e divulgatore scientifico italiano (1980-2022) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Marco Pivato (Cesena, 15 gennaio 1980 – Trieste, 23 marzo 2022) è stato un giornalista, saggista e divulgatore scientifico italiano.
Nel 2007 si laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche all’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna discutendo una tesi in farmacologia e farmacoterapia, con indirizzo tossicologico, ambientale e sanitario. Successivamente, ottiene l’abilitazione alla professione di farmacista. Muove i primi passi nel giornalismo sotto la guida e le lezioni private di Sergio Zavoli, il quale ha firmato la prefazione al suo primo e ultimo canzoniere dedicato al rapporto tra scienza e poesia.[1][2] Nel 2009 consegue il Master in Comunicazione della scienza “Franco Prattico”[3] della Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati (SISSA), specializzandosi in editoria scientifica e tra il 2010 e il 2011 svolge il praticantato giornalistico presso le sedi del QN Quotidiano Nazionale.
Muore la sera del 23 marzo 2022 a Trieste, dopo essere precipitato dalla finestra di un hotel[4][5].
Era il figlio di Stefano Pivato.
Dal 2006 si occupa professionalmente di comunicazione ed etica della salute in diversi ambiti: giornalismo, saggistica, editoria scolastica e consulenza[6]. Ha scritto regolarmente dal 2008 per La Stampa su temi di cronaca sanitaria e per i supplementi dello stesso giornale Tuttosalute e Tuttoscienze[7]. Dal 2020 ha iniziato a scrivere su Salute, disponibile in edicola e on line con La Stampa, La Repubblica, Il Secolo XIX e tutte le altre testate del Gruppo Gedi News. È addetto stampa delle associazioni non-profit SIF - Società Italiana di Farmacologia, Società Italiana di Tossicologia (SITOX) e Federazione Italiana Scienze della Vita (FISV), gruppo, quest’ultimo, che federa altre sedici società scientifiche italiane e rappresenta circa diecimila ricercatori italiani.[8]
Nel 2011, il suo saggio Il Miracolo scippato. Le quattro occasioni sprecate dalla scienza italiana negli anni sessanta[9](Donzelli), ha sostenuto le cause che hanno portato l’Italia a scegliere uno sviluppo economico volutamente ostile alla ricerca scientifica. Documenti e prove riportati nel libro hanno infatti svelato un confinamento dell’Italia da parte degli altri paesi occidentali, usciti vincitori dall’ultimo conflitto mondiale, timorosi del fatto che l'Italia potesse assumere un ruolo di primo piano in settori scientifici e tecnologici strategici come la sanità, il nucleare, la petrolchimica e l’informatica[10][11][12].
Il saggio è però anche una inchiesta su ulteriori cause, tutte italiane, contenente le versioni di scienziati, politici, giornalisti e intellettuali operativi professionalmente durante gli anni Sessanta, tra cui Rita Levi Montalcini, Sergio Zavoli, Umberto Veronesi, Luigi Luca Cavalli Sforza, e anche all’epoca dell’uscita del libro, come il biologo e imprenditore americano Craig Venter, il filosofo della scienza Giulio Giorello, il sociologo Luciano Gallino, storici contemporanei come Ernesto Galli della Loggia, Guido Crainz e Paul Ginsborg, oltre all’ex cancelliere tedesco Gerard Schröder.[senza fonte]
Da allora l’impegno di Pivato ha continuato a spendersi nell’investigazione e nella verifica delle fonti a beneficio della trasparenza delle affermazioni sulla scienza e sulla salute, con particolare attenzione alle fake news. Durante questo periodo ha ricevuto minacce soprattutto da gruppi no-vax e animalisti, sugli account dei propri social e di quelli delle società scientifiche per cui lavora. Nel 2020 ha quindi co-fondato SIF Magazine, rivista online gratuita a cura della Società Italiana di Farmacologia, per offrire un servizio gratuito al cittadino, da parte fonti primarie, come esperti, docenti universitari e ricercatori che possano raccontare la gestione e la filiera della salute, sgombrando il mondo dell’informazione dalle notizie non verificate, senza fonti o manipolate.[13]
Risulta essere stato affiliato alla Massoneria presso la RL Guido Nozzoli del GOI[14].
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.