Loading AI tools
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Luigi Michelazzi (Firenze, 19 novembre 1912 – altopiano dell'Ogaden, 21 luglio 1936) è stato un militare italiano, insignito di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso delle grandi operazioni di polizia coloniale in Africa Orientale Italiana[2].
Michelazzi Luigi | |
---|---|
Nascita | Firenze, 19 novembre 1912 |
Morte | Ogaden, 21 luglio 1936 |
Cause della morte | Caduto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Specialità | Granatieri di Sardegna |
Unità | Regio corpo truppe coloniali della Somalia italiana |
Reparto | III battaglione arabo-somalo |
Grado | Tenente |
Guerre | Guerra italo-etiopica |
Campagne | Arbegnuoc |
Battaglie | Battaglia dell'Ogaden |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena |
dati tratti da Combattenti Liberazione[1] | |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Nacque a Firenze il 19 novembre 1912, figlio di Giovanni e Laura Seni.[1] Proveniente dal Collegio militare di Roma, dal 1928 al 1933 frequentò la Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena uscendone con il grado di sottotenente in servizio permanente effettivo assegnato all'arma di fanteria.[1] Assegnato al 1º Reggimento granatieri venne promosso tenente nell'ottobre 1935, e pochi mesi dopo, il 7 gennaio 1936, dopo insistenti richieste, si imbarcò a Napoli per Mogadiscio destinato a prestare servizio presso il Regio corpo truppe coloniali della Somalia italiana.[1] Fu assegnato al 1º Raggruppamento arabo-somalo, e con il III Battaglione partecipò alla battaglia sull'altipiano dell’Ogaden.[1] Cadde in combattimento a Segaré il 21 luglio 1936, e fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[1]
Nel 1938 la madre Laura, già vedova di guerra, pubblicò un breve resoconto del personale pellegrinaggio sul luogo dove cadde il suo Luigi. Aiutata da una ventina di Àscari che furono comandati dal figlio in quella battaglia, si recò infatti nel luogo impervio, vicino ai tremila metri di quota, teatro dell'evento. Dopo ore di cammino su sentieri poco agevoli, raggiunse infine il luogo dove cadde il decorato e il relativo cippo commemorativo.[3]
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.