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specie di pianta della famiglia Oleaceae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il ligustro (nome scientifico Ligustrum vulgare L., 1753) è una pianta cespugliosa dai delicati fiori bianchi appartenente alla famiglia delle Oleaceae.[1]
Ligustro | |
---|---|
Ligustrum vulgare | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi I |
Ordine | Lamiales |
Famiglia | Oleaceae |
Tribù | Oleeae |
Sottotribù | Ligustrinae |
Genere | Ligustrum |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Scrophulariales |
Famiglia | Oleaceae |
Tribù | Oleeae |
Sottotribù | Ligustrinae |
Genere | Ligustrum |
Specie | L. vulgare |
Nomenclatura binomiale | |
Ligustrum vulgare L., 1753 | |
Nomi comuni | |
Olivella; Mariseli; Maruseli; Scìepolàr; Scrìul; Tamarìz; Varuseli; Olivetta; Ischio; Conastello; Guistrico; Rovistico; Sanguinello. |
Il nome del genere (Ligustrum - Legare) deriva da un antico nome latino, già usato da Gaio Plinio Secondo (23 – 79]) scrittore, ammiraglio e naturalista romano e da Virgilio (70 a.C. – 19 a.C.) poeta romano, per le piante chiamate volgarmente ligustro o olivella.[2][3] ll primo botanico a usare questo nome associato al "ligustro" è stato Dioscoride (Anazarbe, 40 circa – 90 circa), medico, botanico e farmacista greco antico che esercitò a Roma ai tempi dell'imperatore Nerone; mentre in "tempi moderni" è stato il botanico francese Joseph Pitton de Tournefort (Aix-en-Provence, 5 giugno 1656 – Parigi, 28 dicembre 1708) a usare questo vocabolo con valore di genere.[4] L'epiteto specifico (vulgare) significa "comune, consueto".[5][6]
Il nome scientifico della specie è stato definito da Linneo (1707 – 1778), conosciuto anche come Carl von Linné, biologo e scrittore svedese considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione "Species Plantarum - 1: 7. 1753"[7] del 1753.[8]
Queste piante possono arrivare fino ad una altezza di 5 – 12 m (massimo 30 m). La forma biologica è nano-fanerofita (NP), sono piante perenni e legnose, con gemme svernanti poste ad un'altezza dal suolo tra i 30 cm e i 2 metri. Queste piante possono essere considerate anche una fanerofite arboree (P scap) o fanerofite cespugliose (P caesp) a seconda del tipo di crescita. Alla base del fusto si formano diversi stoloni che diffondendosi per via vegetativa creano densi cespugli. In genere queste piante sono profumate.[4][9][10][11][12]
La parte aerea del fusto è cespugliosa e prostrata con una corteccia colorata di bruno-verdastro, superficie liscia con lenticelle subrotonde o ellittiche in posizione trasversa. I rami sono minutamente pubescenti (glabro nel resto). Dimensione delle lenticelle = 1 mm.
Le foglie sono intere, coriacee e lucide, verdi su entrambe le facce ed hanno un portamento opposto; formano dei verticilli a 2 a 2 e ogni verticillo è posizionato a 90° rispetto a quello sottostante. In genere le foglie sono caduche (nelle zone climatiche più calde come nel Mediterraneo sono più o meno persistenti anche durante la stagione invernale). Le foglie sono picciolate e si dividono in foglie basali (quelle dei rami più bassi) con una lamina ellittica e quelle apicali con lamine lanceolate. Le stipole sono assenti. Lunghezza del picciolo: 2 mm. Dimensione delle foglie basali: larghezza 12 mm; lunghezza 16 mm. Dimensione delle foglie apicali: larghezza 10 – 15 mm; lunghezza 30 – 40 mm.
Le infiorescenze sono formate da pannocchie terminali con forme ovato-piramidali. I fiori sono raccolti densamente. Sono molto profumate.
Il frutto è una bacca subsferica carnosa con 1 - 4 semi. Il colore in genere è nero lucido. Dimensione della bacca: 6 – 8 mm.
Dal punto di vista fitosociologico alpino Ligustrum vulgare appartiene alla seguente comunità vegetale:[15]
La famiglia di appartenenza di questa specie (Oleaceae) comprende 25 generi e circa 600 specie[9] (29 generi e 600 specie secondo altri Autori[11][17] oppure 24 generi con 615 specie[18]) con distribuzione cosmopolita dalle regioni tropicali fino a quelle temperate. Il genere di questa specie è descritto all'interno della sottotribù Ligustrinae (tribù Oleeae); gruppo botanico caratterizzato dalla presenza di flavoni glicosidi, ovario con 2 ovuli penduli per loculo, vasi multipli e fibre libriformi nel legno.[19]
I coltivatori e giardinieri dividono le specie del genere Ligustrum in due gruppi: (1) specie a rami e foglie glabre e (2) specie a giovani rami, foglie od infiorescenze pubescenti. La specie di questa voce appartiene al secondo gruppo; in particolare ad un ulteriore sottogruppo con la parte tubolare della corolla più corta dei lobi.[4]
Il numero cromosomico di L. vulgare è: 2n = 46.[20]
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[1]
Secondo la medicina popolare questa pianta ha le seguenti proprietà medicamentose:[21]
Questa pianta è spesso coltivata nei giardini, nei parchi e in vicinanza delle case coloniche per formare siepi e muretti.[10] Inoltre per la tolleranza all'inquinamento è usata come alberature stradali.[22] È pianta molto visitata dalle api, che ne raccolgono polline ed abbondante nettare.[23]
Le bacche contengono una sostanza colorante usata in Chimica di laboratorio, la Ligulina, per rilevare, col viraggio di colore, il pH delle soluzioni liquide.
Il ligustro in altre lingue è chiamato nei seguenti modi:
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