Il cappello a tre punte è un film del 1934 diretto da Mario Camerini, ispirato al romanzo omonimo di Pedro Antonio de Alarcón.
Il cappello a tre punte | |
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Foto di scena | |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1934 |
Durata | 85 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | commedia |
Regia | Mario Camerini |
Soggetto | dal romanzo Il cappello a tre punte di Pedro de Alarcón |
Sceneggiatura | Ercole Patti, Ivo Perilli, Mario Soldati |
Produttore | Giuseppe Amato |
Casa di produzione | Lido Film per la Cines |
Distribuzione in italiano | Lido Film (1934) |
Fotografia | Massimo Terzano |
Musiche | Ernesto Tagliaferri, Nicola Valente |
Scenografia | Piero Filippone |
Costumi | Gino Carlo Sensani |
Interpreti e personaggi | |
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Trama
Nel Seicento il governatore spagnolo di Napoli angaria la popolazione. Tra il popolino nota una bella mugnaia di cui si invaghisce; per sedurla mette in galera Luca, il marito, ma questo riesce a evadere e, addirittura, si camuffa da governatore e penetra nel palazzo fino ad arrivare alla camera da letto della governatrice. Nel frattempo sua moglie Carmela riesce a tenere a bada il governatore che si è recato al mulino. La governatrice e Luca si mettono d'accordo per punire il fedifrago che, quando torna a casa, non riesce a farsi aprire dalle guardie che lo trattano come un impostore.
Produzione
Girato negli stabilimenti Cines. Dopo aver visionato il film a Villa Torlonia, Mussolini impose la soppressione delle sequenze relative al malcontento popolare per le tasse e per le ruberie del governatore; caddero, naturalmente, anche le scene che rappresentavano i tumulti della plebe[1]. Il film segna l'esordio sullo schermo per Tina Pica, che debutta all'età di 50 anni, dopo una lunga carriera teatrale.
Critica
«Il cappello a tre punte Camerini lo girò prima di Come le foglie, anche se ci arrivò dopo. È un film spedito, divertente, grazioso. Forse quello che gli manca è un po' più di piccante nella sceneggiatura e un po' più di fantasia caricaturale nei caratteri. Quando dico piccante non dico indecente e nemmeno salace, [tuttavia] si poteva giocare con più malizia sugli equivoci dell'intrigo, lasciando fino a un certo punto lo spettatore nel dubbio, sul come fossero andate veramente le cose tra Carmela e il governatore, e Luca, e la governatoressa. Questo piccolo gioco innocente avrebbe dato alla farsa maggior tensione, e quindi maggior comicità»
Contributi tecnici
- Ivo Perilli (aiuto regia)
- Giovanni Bianchi (ripresa sonora)
- Fernando Tropea (montaggio sonoro)
Altre versioni
Teatro
- El sombrero de tres picos, balletto di Manuel de Falla
Cinema
Dalla stessa opera letteraria sono state tratte diverse versioni cinematografiche:
- La traviesa molinera di Harry D'Abbadie D'Arrast e Ricardo Soriano (1934)
- La picara molinera di León Klimovsky (1954)
- La bella mugnaia di Mario Camerini (1955)
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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