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saggio di Antonio Stoppani Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Bel Paese è un libro pubblicato nel 1876 dell'abate Antonio Stoppani. Il titolo completo, nello stile dei testi didattici dell'epoca, è Il Bel Paese. Conversazioni sulle bellezze naturali la geologia e la geografia fisica d'Italia.
Il Bel Paese | |
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Autore | Antonio Stoppani |
1ª ed. originale | 1876 |
Genere | saggio |
Lingua originale | italiano |
Nell'adunanza del 20 luglio 1871 il Regio Istituto Lombardo di Scienze e Lettere bandì il concorso letterario Fratelli Ciani per il miglior Libro di lettura per il popolo italiano da assegnarsi nel 1875 con un premio di lire 1 500.[1] Per uno dei premi furono presentate 37 opere, compreso il manoscritto di Dall'Alpi all'Etna. Saggio di letture popolari di Stoppani,[2] ma la commissione stabilì di non poter assegnare il premio, perché nessuno dei partecipanti riusciva a soddisfare completamente le richieste del concorso.[3]
Il 26 febbraio 1874 fu bandito un nuovo concorso sempre per il miglior Libro di lettura per il popolo italiano da assegnare nel 1877; in questo caso il libro doveva essere presentato a stampa.[4] Il 23 luglio 1876 Stoppani pubblicò Il Bel Paese e due giorni dopo lo consegnò per il concorso, dichiarando di aver solo cambiato il titolo rispetto al manoscritto precedente.[5] Nonostante le generali lodi ricevute dall'opera, la commissione trovò ancora non pienamente soddisfacenti i testi in gara e perciò decise di dividere il premio tra i due partecipanti più meritevoli, cioè Il Bel Paese e il volume di Cesare Cantù Attenzione. Riflessi di un popolano.[6][7]
«L'autore, pigliando la veste di uno zio naturalista che racconta ai nipoti, percorre da un capo all'altro "il bel paese che Appenin parte e 'l mar circonda e l'Alpe"»
L'autore, con l'artificio di conversazioni didattico-scientifiche attorno a un caminetto, presenta nozioni di scienze naturali sul territorio italiano, con termini accessibili al lettore medio dell'epoca e con un occhio particolare verso la geologia e le bellezze naturalistiche delle diverse regioni. Il titolo riprende il famoso verso il bel paese ch'Appennin parte, e 'l mar circonda et l'Alpe del Canzoniere di Francesco Petrarca (canto 146) con cui il poeta richiama l'immagine dell'Italia.
Il testo è suddiviso in capitoli, corrispondenti alle "serate" in cui l'autore descrive i diversi luoghi d'Italia. Nella prima edizione i capitoli erano 29; nella terza edizione del 1881 fu inserita un'appendice con altre cinque serate.[8]
Il volume divenne enormemente popolare per vari decenni, probabilmente grazie alla sovrapposizione tra l'ambito scolastico e quello naturalistico ed escursionistico, da collegare al successo del Club Alpino Italiano all'epoca.[9] Nel testo, nelle vesti di uno zio, l'autore intendeva far conoscere agli italiani il loro Paese, che considerava spesso trascurato rispetto allo studio di Paesi lontani, invitando a coltivare il sentimento nazionale, senza però prescindere da un'appartenenza regionale.[10] L'aspetto educativo comprendeva anche la critica all'ozio e l'invito ai giovani a praticare attività fisiche come l'alpinismo.[11]
Nel 1906 il titolo del libro fu usato per denominare e lanciare un nuovo formaggio, prodotto in Lombardia, il Bel Paese. Sulla confezione era riportato il ritratto di Antonio Stoppani.[12]
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