Remove ads
corsa automobilistica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Gran Premio di Monaco 1977 è stata la sesta prova della stagione 1977 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 22 maggio 1977 sul Circuito di Monte Carlo. La gara è stata vinta da Jody Scheckter, su Wolf-Ford Cosworth. Ha preceduto sul traguardo l'austriaco Niki Lauda e l'argentino Carlos Reutemann, entrambi su Ferrari.
Gran Premio di Monaco 1977 | |||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
286º GP del Mondiale di Formula 1 Gara 6 di 17 del Campionato 1977 | |||||||||||||
Data | 22 maggio 1977 | ||||||||||||
Nome ufficiale | XXXV Grand Prix Automobile de Monaco | ||||||||||||
Luogo | Monte Carlo | ||||||||||||
Percorso | 3,312 km | ||||||||||||
Distanza | 76 giri, 251,712 km | ||||||||||||
Clima | Soleggiato | ||||||||||||
Risultati | |||||||||||||
|
Il 30 marzo venne presentato il progetto per la costruzione di un circuito stradale presso il Monte Fontana nel comune di Camporosso, in provincia di Imperia. Il tracciato, lungo 4.068 m, avrebbe dovuto sostituire il Circuito di Monte Carlo quale sede del Gran Premio di Monaco.[1]
La Wolf tornò a impiegare il modello WR1, mentre la McLaren abbandonò per questo gran premio l'M26 e impiegò solo l'M23. La Brabham presentò un alettone posteriore molto più ampio, per garantire maggiore carico aerodinamico.[2]
A seguito del riacutizzarsi del dolore al torace, patito nel corso del warm up del Gran Premio di Jarama, che costrinse Niki Lauda a saltare quella gara, venne messa in dubbio la sua partecipazione al gran premio di Monaco. La conferma della partecipazione avvenne solo il 17 maggio, dopo un consulto con il dott. Leonardo Gui, presso la Clinica Rizzoli di Bologna.[3] In caso di indisponibilità la Scuderia Ferrari avrebbe presentato il solo Carlos Reutemann.[4]
Fece il suo esordio nel mondiale di F1 Riccardo Patrese, che sostituì Renzo Zorzi alla Shadow. Il padovano aveva vinto il Campionato Europeo di Formula 3 nel 1976.[5] L'Ensign aveva iscritto Clay Regazzoni, pilota titolare del team, che avrebbe cercato di qualificare la vettura il giovedì delle prime prove, per poi volare negli Stati Uniti, dove avrebbe dovuto qualificarsi per la 500 Miglia di Indianapolis, quindi ritornare in Europa per la corsa monegasca, la domenica.
Il team Ensign iscrisse anche Jacky Ickx, già al via di 102 gran premi validi per il mondiale, che mancava dal Gran Premio del Giappone 1976. Non si rividero Emilio de Villota, la Chesterfield Racing, la BRM e la Williams. In compenso la British Formula 1 Racing Team sostituì Brian Henton con il francese Jean-Pierre Jabouille, sempre mettendo a disposizione del pilota una March. La scuderia comunque non si presentò all'evento, così come la LEC.
Nella prima giornata di prove il miglior tempo venne fatto segnare da Hans-Joachim Stuck, su Brabham in 1'30"73; il tedesco precedette il compagno di scuderia John Watson. La prima parte della giornata fu nuvolosa, mentre la pioggia arrivò sul circuito nel pomeriggio, non permettendo ai piloti di migliorare i tempi della sessione della mattina. Niki Lauda chiuse quarto, ma venne rallentato dalla rottura di un giunto della trasmissione che lo costrinse a usare il muletto. Mario Andretti, su Lotus, che aveva vinto gli ultimi due gran premi, si lamentò per il surriscaldamento delle testate in magnesio del motore.[2]
Al sabato venne cambiato il motore sulla Ferrari di Lauda, mentre i tre nuovi motori Ford Cosworth DFV, che presentavano un ridisegno della meccanica, venne montati sulle vetture di Mario Andretti, James Hunt e Ronnie Peterson.[6] Il tempo fu soleggiato e ciò consentì ai piloti di migliorare i tempi del giovedì.
La pole venne fatta, per la prima volta nella carriera, da John Watson. Era dal 1951, con Juan Manuel Fangio a Monza, che una vettura spinta da un motore Alfa Romeo non otteneva la partenza al palo in una gara del mondiale, mentre lo stesso Watson aveva ottenuto la pole anche nella Race of Champions, disputata a marzo, e non valida per il mondiale. In prima fila vi fu Jody Scheckter (il sudafricano danneggiò però la sua Wolf toccando le barriere alle curve della Piscina), mentre la seconda fu appannaggio di Carlos Reutemann e Ronnie Peterson. Andretti chiuse decimo e fu protagonista di un incidente al Casinò, senza conseguenza fisiche.[7]Clay Regazzoni, dell'Ensign, non prese parte alla seconda giornata di prove, ma preferì volare negli Stati Uniti, per tentare di qualificarsi alla 500 Miglia di Indianapolis, abbandonando l'ipotesi di rientrare anche perché col solo tempo del giovedì non sarebbe riuscito a prendere una posizione valida nello schieramento di partenza: e sulla sua vettura il sabato si qualificò in una utile diciassettesima posizione Jackie Ickx.[8]
Nella sessione di qualifica[9] si è avuta questa situazione:
John Watson partì male e venne passato subito da Jody Scheckter; dietro ai primi due si posero Carlos Reutemann, Hans-Joachim Stuck, Ronnie Peterson, Niki Lauda e James Hunt. Il sudafricano della Wolf venne pressato per diversi giri da Watson ma, senza commettere errori, mantenne il comando della gara.
Al nono giro Peterson venne passato sia da Lauda che da Hunt, ciò in quanto la sua Tyrrell scontava dei problemi ai freni. Le posizioni di testa rimasero immutate fino al giro 20 quando Hans-Joachim Stuck si ritirò per un principio d'incendio sulla sua vettura. Cinque giri dopo fu il turno del ritiro di Hunt, per un guasto alla valvola. Il giro dopo Lauda passò il compagno di scuderia Reutemann. La classifica vedeva sempre in testa Jody Scheckter, seguito da John Watson, Niki Lauda, Carlos Reutemann, Jochen Mass e Mario Andretti.
Il continuo pressing di Watson su Scheckter affaticò l'impianto frenante della sua Brabham, tanto che al giro 45 andò lungo alla chicane e venne passato da Niki Lauda. Tre giri dopo fu costretto al ritiro per un guasto al cambio. Entrò in zona punti Alan Jones. La classifica non mutò più negli ultimi giri, tranne per il sorpasso di Jacques Laffite su Vittorio Brambilla per la settima posizione al sessantanovesimo giro.
Jody Scheckter vinse per la sesta volta nel mondiale, pur rallentando vistosamente negli ultimi giri per un problema di alimentazione; la Ford-Cosworth conquistò la centesima vittoria (la prima nel Gran Premio d'Olanda 1967 con Jim Clark su Lotus).[11]
I risultati del gran premio[12] sono i seguenti:
Pos | Pilota | Punti |
---|---|---|
1 | Jody Scheckter | 32 |
2 | Niki Lauda | 25 |
3 | Carlos Reutemann | 23 |
4 | Mario Andretti | 22 |
5 | James Hunt | 9 |
6 | Emerson Fittipaldi | 8 |
= | Jochen Mass | 8 |
8 | Patrick Depailler | 7 |
9 | Carlos Pace | 6 |
10 | Gunnar Nilsson | 4 |
11 | Clay Regazzoni | 1 |
= | Renzo Zorzi | 1 |
= | John Watson | 1 |
= | Jean-Pierre Jarier | 1 |
= | Hans-Joachim Stuck | 1 |
= | Alan Jones | 1 |
Pos | Costruttore | Punti |
---|---|---|
1 | Ferrari | 40 |
2 | Wolf-Ford Cosworth | 32 |
3 | Lotus-Ford Cosworth | 24 |
4 | McLaren-Ford Cosworth | 15 |
5 | Fittipaldi-Ford Cosworth | 8 |
= | Brabham-Alfa Romeo | 8 |
7 | Tyrrell-Ford Cosworth | 7 |
8 | Shadow-Ford Cosworth | 2 |
9 | Ensign-Ford Cosworth | 1 |
= | Penske-Ford Cosworth | 1 |
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.