Ottenne la fiducia della Camera dei deputati il 29 aprile 2013 con 453 voti favorevoli, 153 contrari e 17 astenuti[8]. Ottenne la fiducia al Senato della Repubblica il 30 aprile 2013 con 233 voti favorevoli, 59 contrari e 18 astenuti[9]. Si dimise il 14 febbraio 2014[10], il giorno dopo che la Direzione Nazionale del Partito Democratico aveva rilevato «la necessità e l'urgenza di aprire una fase nuova, con un nuovo esecutivo»[11].
Il 27 aprile 2013 il presidente del Consiglio incaricato, Enrico Letta, sciolse la riserva e annunciò la lista dei ministri.
Con le elezioni di febbraio si era determinata una situazione di stallo parlamentare che aveva indotto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a nominare 10 saggi e ad anticipare la fine del suo mandato per dare al Paese un presidente con pieni poteri. Ma i leader politici chiesero al presidente Napolitano la disponibilità per un secondo mandato. Con la rielezione di Napolitano a capo dello Stato la formazione di una maggioranza parlamentare era definita e il 22 aprile il presidente Napolitano avviò il terzo giro di consultazioni con la presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, il presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, e i leader politici. Il 24 aprile il presidente affidò l'incarico al vicesegretario del Partito Democratico, Enrico Letta, per la formazione di un governo di larghe intese con il Popolo della Libertà.
La composizione del Consiglio dei ministri è stata comunicata da Enrico Letta il 27 aprile 2013, contemporaneamente allo scioglimento della riserva dell'incarico affidatogli dal presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano il 24 aprile 2013[12]. Oltre al Presidente Letta, che è anche ministro ad interim delle politiche agricole alimentari e forestali, fanno parte del governo diciannove ministri, di cui dodici a capo di un dicastero e sette senza portafoglio; ci sono anche trentasette sottosegretari di Stato, di cui nove viceministri, per un totale di complessivamente cinquantasette componenti.
Si sono anticipatamente dimessi due ministri: uno con portafoglio (Nunzia De Girolamo di NCD) e uno senza (Josefa Idem del PD), due viceministri (Bruno Archi di FI e Stefano Fassina del PD) e quattro sottosegretari (Michaela Biancofiore del PdL, Gianfranco Micciché di Grande Sud, Walter Ferrazza dei Moderati in Rivoluzione e Jole Santelli di FI). Nel periodo decorso tra la nomina del sottosegretario Minniti e le dimissioni del ministro Idem il governo ha conosciuto la sua più ampia composizione arrivando ad annoverare sessantaquattro membri: il presidente, tredici ministri, otto ministri senza portafoglio, dieci viceministri e trentadue sottosegretari di Stato.
Appartenenza politica
L'appartenenza politica dei membri del governo, considerate le variazioni successivamente intervenute, si può così riassumere:
Al momento della formazione vi erano sette donne ministro (cinque con portafoglio e due senza), numero record per la storia della Repubblica. Per la prima volta è stato nominato, nella persona di Cécile Kyenge, un ministro di origine africana[15], pur essendo senza portafoglio.
L'età media dei ministri è di circa cinquantadue anni (dieci di meno rispetto al governo precedente).
Oltre allo stesso Letta, solo quattro ministri e due sottosegretari avevano già ricoperto incarichi ministeriali in precedenza, mentre cinque sottosegretari di cui tre viceministri erano già sottosegretari nel precedente governo.
Quattro ministri e un viceministro hanno fatto parte della "commissione di saggi" istituita da Napolitano poche settimane prima dell'incarico.
Tra i ministri si contano sette dottori generici, cinque avvocati, cinque professori universitari, un prefetto, un banchiere e due sindaci. Otto ministri sono deputati, tre senatori, uno non è parlamentare nella legislatura attuale ma lo era in quelle precedenti.
Sostegno parlamentare
Ulteriori informazioni Camera dei deputati, Seggi ...
24 aprile 2013 - In tarda mattinata viene affidato l'incarico a Enrico Letta.
27 aprile 2013 - Enrico Letta sale al Quirinale nel pomeriggio, scioglie la riserva e annuncia la lista dei ministri,[22]
28 aprile 2013 - Enrico Letta e i 21 ministri giurano dinanzi al presidente della Repubblica presso il Quirinale. Fuori Palazzo Chigi, Luigi Preiti apre il fuoco contro due carabinieri, ferendo questi ultimi e una passante incinta[23][24].
29 aprile 2013 - Il governo ottiene la fiducia alla Camera dei deputati con 453 sì, 153 no e 17 astenuti (su 623 votanti)[25].
30 aprile 2013 - Il governo ottiene la fiducia al Senato della Repubblica con 233 sì, 59 no e 18 astenuti (su 310 votanti)[26]. Nel pomeriggio il Presidente del Consiglio si reca a Berlino dove incontra la cancelliera tedesca Angela Merkel[27].
2 maggio 2013 - Il Consiglio dei ministri diffonde l'elenco dei 10 viceministri e 30 sottosegretari[31][32].
3 maggio 2013 - I 10 viceministri e i 30 sottosegretari prestano giuramento a Palazzo Chigi, davanti al Presidente del Consiglio Enrico Letta e al suo vice Angelino Alfano[33].
17 maggio 2013 - Letta nomina Marco Minniti sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega ai servizi segreti. Nella riunione del Consiglio dei ministri inoltre, viene decisa la sospensione del pagamento per la rata di giugno dell'IMU in attesa di una sua completa revisione e rivisitazione, e vengono sbloccati ed erogati nuovi fondi per la cassa integrazione, sia ordinaria sia straordinaria, alle aziende e imprese in difficoltà economiche e che ne hanno assoluta necessità[38].
30 maggio 2013 - Il presidente Enrico Letta effettua una visita istituzionale in Emilia-Romagna a un anno dal sisma che colpì la regione; incontra le istituzioni e le rappresentanze economiche, sociali e del volontariato, a Bologna[39].
4 giugno 2013 - Il Governo, per voce dei ministri dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato e dell'Ambiente Andrea Orlando, decide il commissariamento dell'ILVA per una durata di 24-36 mesi e l'incarico, viene affidato all'amministratore delegato dell'azienda siderurgica, Enrico Bondi. Nel decreto approvato dall'esecutivo, è previsto che la famiglia Riva rimanga comunque azionista di riferimento di maggioranza dell'acciaieria; inoltre, al termine del mandato di Bondi, l'intera proprietà dell'azienda tornerà nuovamente sotto il controllo dei Riva[42]. In serata Letta, tramite un apposito DPCM, sceglie i 35 componenti della Commissione per le riforme costituzionali che elaborerà delle proposte da sottoporre al Parlamento quando discuterà la revisione della seconda parte della Costituzione[43].
4 giugno 2013 - Il Senato approva (con 247 sì, 0 no e 7 astenuti) il decreto modificato sui pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione.
5 giugno 2013 - La Camera approva in via definitiva (con 508 sì e 0 no) il decreto modificato sui pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione[44].
13 giugno 2013 - Il Senato approva per alzata di mano l'istituzione di un comitato bicamerale di 20 deputati e 20 senatori che hanno come obiettivo quello di modificare la parte seconda della Costituzione, avviando così l'Iter per una riforma costituzionale. Tra le opposizioni si schiera a favore la Lega Nord, mentre forti critiche al governo arrivano dal Movimento 5 Stelle.[45]
14 giugno 2013 - Il presidente Letta incontra a Palazzo Chigi, assieme ai titolari dell'Economia Fabrizio Saccomanni e del Lavoro Enrico Giovannini, i colleghi omologhi di Francia, Germania e Spagna nel vertice informale Jobs for Youth - Building Opportunities, Opening Paths sul contrasto alla disoccupazione giovanile[46] e sul rafforzamento del coordinamento tra politiche finanziarie e del lavoro[47].
15 giugno 2013 - Il Consiglio dei ministri dopo una riunione-fiume di 6 ore, vara il cosiddetto "decreto del fare", con misure anticrisi, per rilanciare l'economia e lo sviluppo del paese[48][49][50].
16 giugno 2013 - Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Orlando nomina l'ex ministro Edo Ronchi subcommissario per l'ILVA affiancando così il commissario straordinario Enrico Bondi nel periodo transitorio di gestione, in un ruolo di tutela ambientale. Ronchi seguirà in particolare i lavori di una speciale commissione di esperti, incaricata di contribuire a formulare un nuovo piano ambientale di risanamento per l'azienda siderurgica[51].
18 giugno 2013 - La Camera approva (con 447 sì, 0 no e 21 astenuti) il primo decreto sull'IMU che sospende la rata di giugno e il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga.[53]
21 giugno 2013 - La Camera dei deputati approva (con 383 sì e 154 no) la questione di fiducia posta dal governo sul maxiemendamento interamente sostitutivo del testo del ddl emergenze. È la prima volta da quando si è insediato, che l'esecutivo ricorre, per l'approvazione di un provvedimento, al voto di fiducia[54]. Poco dopo la Camera approva (con 336 sì, 0 no e 133 astenuti) il ddl, che diventa legge.
24 giugno 2013 - Colazione di lavoro a Palazzo Chigi, fra il presidente Letta e i leader di CGIL, CISL e UIL: al centro del vertice le politiche sull'occupazione giovanile. Nel corso del colloquio, il presidente ha garantito anche l'impegno per affrontare e risolvere la spinosa questione sugli esodati, attuando modifiche alla Riforma Fornero.
24 giugno 2013 - Il Ministro per le Pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili Josefa Idem rassegna le dimissioni dal governo[55]. Le rispettive deleghe, vengono ridistribuite ad altri esponenti del governo senza procedere alla nomina di un nuovo ministro[56].
24 e 25 giugno 2013 - In vista del ravvicinato appuntamento con il Consiglio europeo di Bruxelles, e in previsione delle misure che saranno messe a punto per fronteggiare le emergenze più stringenti, il Presidente del Consiglio Letta decide d'avviare un giro di consultazioni per incontrare i leader della maggioranza Mario Monti (Scelta Civica), Guglielmo Epifani (Partito Democratico) e Silvio Berlusconi (Popolo della Libertà), che confermano pieno sostegno all'esecutivo valutando positivamente il lavoro sin qui svolto, invitando nuovamente il Presidente del Consiglio a proseguire il cammino intrapreso sulle riforme.
25 giugno 2013 - Informativa alla Camera e al Senato del Presidente del Consiglio, in vista della riunione del Consiglio Europeo del 27-28 giugno[57][58].
26 giugno 2013 - Il Consiglio dei ministri approva lo stop all'aumento dell'Iva dal 21 al 22% fino a ottobre 2013[59], e il decreto sull'occupazione che prevede 1,5 miliardi di euro dal fondo europeo per fronteggiare la disoccupazione giovanile e incentivi per le assunzioni[60].
28 giugno 2013 - Durante la conferenza stampa a conclusione del Consiglio dell'Unione europea a Bruxelles, il presidente del Consiglio rende noto che dal fondo europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile arriveranno all'Italia un miliardo e mezzo di euro[61].
Luglio
4 luglio 2013 - Enrico Letta partecipa al vertice fra Italia e Libia, incontrando il primo ministro libico, Ali Zeidan Mohammed[62].
5 luglio 2013 - Dopo la bocciatura da parte della Corte costituzionale del decreto varato dal Governo Monti e approvato nella scorsa legislatura che prevede l'abolizione delle Province il Consiglio dei Ministri approva due provvedimenti: un ddl costituzionale per l'eliminazione dell'ente Provincia dalla Carta e un decreto per la trasformazione delle province in «enti territoriali di secondo livello» guidati da organismi eletti esclusivamente dai sindaci dei comuni della provincia.[63][64].
8 luglio 2013 - Il Senato approva (con 130 sì, 0 no e 108 astenuti) la Legge Comunitaria 2013. L'Aula in precedenza aveva approvato la legge di delegazione europea 2013 per il recepimento delle direttive Ue con voto unanime e la sola astensione della Lega Nord.
10 luglio 2013 - Camera e Senato approvano la sospensione giornaliera dei lavori chiesta dal PdL a causa della decisione della corte di Cassazione di calendarizzare per il 30 luglio l'udienza del processo Mediaset che vede imputato Silvio Berlusconi. Il PdL ottiene anche la cancellazione del vertice di maggioranza sulle questioni economiche.[65].
11 luglio 2013 - La Camera approva (con 299 sì, 112 no e 34 astenuti) il ddl Ilva bis (dopo quello approvato dal precedente Governo Monti nella scorsa legislatura) recante nuove disposizioni urgenti a tutela dell'ambiente, della salute e del lavoro nell'esercizio di imprese di interesse strategico nazionale che prevede il commissariamento dell'Ente da parte di Enrico Bondi. Opposizioni divise: Movimento 5 stelle e Lega contrari, Sel e Fratelli d'Italia astenuti.
12 luglio 2013 - Il Senato approva (con 203 sì, 54 no e 4 astenuti) il ddl costituzionale che istituisce il Comitato parlamentare per le riforme costituzionali ed elettorali dei 35 saggi con poteri consultivi sulle riforme della Carta nominato un mese prima dal Presidente Letta.
13 luglio 2013 - Il Vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, durante una manifestazione della Lega Nord, rivolge da un palcoscenico degli insulti contro il ministro dell'IntegrazioneCécile Kyenge[66], definendola come Orango[67]. L'episodio scatena reazioni di condanna da parte di esponenti di ogni area del mondo politico e istituzionale, anche internazionale[67][68][69][70][71][72]. Diversi esponenti di partiti politici italiani[73], e lo stesso Presidente del Consiglio Enrico Letta[74], chiedono le dimissioni di Roberto Calderoli dalla carica di Vicepresidente del Senato.
16 luglio 2013 - Il Senato respinge (con 58 sì, 199 no e 17 astenuti) una mozione di Sel per chiedere il blocco dell'acquisto dei cacciabombardieri F35. Subito dopo il Senato approva (con 202 sì, 55 no e 15 astenuti) una mozione del PD che non prevede il blocco dell'acquisto degli aerei, ma esige l'approvazione del Parlamento a qualsiasi futuro operazione di spesa in merito agli F35.
17 luglio 2013 - Relazione del ministro dell'Interno Angelino Alfano al Senato, sul caso Shalabayeva[81]. In mattinata il Senato approva in via definitiva (con 245 sì, 3 no e 16 astenuti) il primo decreto sull'Imu, con le modifiche apportate dalla Camera che sospende la rata di giugno e rifinanzia la Cassa integrazione in deroga.
19 luglio 2013 - Il Senato respinge (con 55 sì, 226 no e 13 astenuti) la mozione di sfiducia M5S e SEL sul caso Shalabayeva nei confronti del ministro Alfano. Le opposizioni si dividono: Movimento 5 Stelle e Sinistra Ecologia Libertà per il sì insieme ai 4 senatori ex M5S ora Gruppo misto, mentre la Lega Nord nonostante avesse sollevato per prima il caso decide di astenersi sul testo (che al Senato vale voto contrario alla sfiducia). Contraria alla sfiducia anche la maggioranza compatta[82].
23 luglio 2013 - Il ministro dei rapporti col Parlamento Dario Franceschini annuncia che il Governo porrà la fiducia sul "decreto del fare" alla Camera il giorno successivo. L'intervento del ministro fa saltare la mediazione con le opposizioni.[83]
24 luglio 2013 - La Camera approva (con 427 sì e 167 no) il maxi emendamento interamente sostitutivo del testo del "decreto del fare", sulla cui approvazione il governo ha posto la questione di fiducia. A causa dell'ostruzionismo dell'opposizione il voto finale per il provvedimento slitta in una seduta fiume che supera le 50 ore di durata. Il Senato approva (con 195 si e 57 no) il decreto "svuotacarceri".[84]
26 luglio 2013 - La Camera approva (con 344 sì e 136 no) il "decreto del fare" dopo l'ostruzionismo dei deputati Cinque Stelle. Il voto arriva dopo due giorni e due notti di seduta fiume alla Camera.[85]
31 luglio 2013 - Il Senato approva (con 203 sì, 35 no e 32 astenuti) il decreto occupazione-IVA dopo l'ostruzionismo dei 5 Stelle.[86] La Camera approva in via definitiva (con 438 sì e 13 no) la Legge di delegazione europea 2013 per il recepimento delle direttive comunitarie Ue.
Agosto
1º agosto 2013 - Il Senato approva (206 si, 19 no e 10 astenuti) il ddl Ilva bis. I senatori 5 Stelle abbandonano la seduta per protesta.
5 agosto 2013 - La Camera approva (con 317 si, 106 no e 1 astenuto) il ddl Svuotacarceri.
6 agosto 2013 - Il governo è battuto per la prima volta al Senato, che approva (con 143 sì, 118 no e 10 astenuti) un emendamento della Lega Nord riguardante l'abolizione della tassazione sui telefonini[87], su cui il governo aveva dato parere contrario.
7 agosto 2013. - Il Senato approva (con 190 sì, 67 no e 1 astenuto) il Decreto del fare[88]. In mattinata il governo è battuto due volte su un emendamento della Lega Nord sulla giustizia, sostenuto anche dal PdL, per abolire l'accesso al concorso in magistratura per chi ha fatto uno stage negli uffici giudiziari[89] La Camera approva in via definitiva (con 265 sì e 118 no) il decreto occupazione-IVA.
8 agosto 2013 - Il Senato approva in seconda lettura (con 195 sì e 57 no) il ddl Svuotacarceri.
9 agosto 2013 - La Camera dei Deputati approva in via definitiva (con 319 sì, 110 no e 2 astenuti) il "decreto del fare"[90].
10 agosto 2013 - Il Consiglio dei Ministri approva il decreto cultura del Ministro Bray.[91]
12 agosto 2013. Il presidente Letta annuncia in una conferenza stampa tagli, per un ammontare di 50 milioni, su auto blu in disponibilità della Presidenza e aerei blu della flotta di Stato[92]
14 agosto 2013. Il Consiglio dei Ministri approva un dl contro il femminicidio.[93] Il CdM nomina Francesco Paolo Tronca nuovo Prefetto di Milano che lascia quindi il vertice del Dipartimento dei Vigili del Fuoco che sarà retto dal Prefetto di Torino Alberto Di Pace.[94]
26 agosto 2013 - Il Consiglio dei ministri approva un decreto legge su pubblica amministrazione e precariato.[95].
29 agosto 2013 - Il Consiglio dei ministri formula e approva il ddl che prevede la cancellazione della prima rata dell'Imu sulla prima abitazione e l'agricoltura[96] e della seconda rata[97]. Tuttavia, con l'abolizione dell'imposta municipale unica, prevede l'entrata in vigore della Service Tax dal 1º gennaio 2014 che ingloberà la Tares. Nel Ddl si stanziano fondi per la Cig e gli esodati. Il Governo porrà la fiducia in Parlamento sul decreto il 15 ottobre.[98].
Settembre
5 settembre 2013 - Il governo è battuto al Senato nella votazione di una mozione della Lega Nord, approvata a larga maggioranza, che vieta per 1 anno l'apertura di nuovi centri per i giochi d'azzardo elettronici on line e nei luoghi aperti al pubblico. Il sottosegretario all'Economia Alberto Giorgetti rimette la delega ai Giochi d'azzardo.[99] Il ministro dell'Economia e delle Finanze Saccomanni giudica tuttavia "inapplicabile" la mozione votata dall'aula.[100].
5 e 6 settembre 2013 - G20 a San Pietroburgo, al termine di questo il Presidente Letta esprime la propria soddisfazione per le valutazioni positive sull'Italia e sulla portata a compimento degli impegni presi con l'Europa[101].
9 settembre 2013 - Il Consiglio dei ministri formula e approva un decreto legge che prevede una serie di interventi sulla scuola e gli studenti.[102].
19 settembre 2013 - La Camera approva con voto segreto (con 228 sì, 57 no e 108 astenuti) la legge contro l'omofobia e la transfobia che aggiunge le nuove aggravanti nella Legge Mancino.[104]
25 settembre 2013 - Il Presidente del Consiglio visita Wall Street per la presentazione di "Destinazione Italia", un piano del governo per favorire gli investimenti stranieri. Annuncia anche una serie di interventi per scendere sotto il 3% nel rapporto deficit-pil, oltre alla nomina di un commissario per la spending review. Poi, all'ONU, chiede la riforma del Consiglio di sicurezza[105].
27 settembre 2013 - La Camera approva unanimemente la delega fiscale contenente tra le novità la riforma del catasto[106], avviata già dal precedente governo nella scorsa legislatura, e altre novità[107].
28 settembre 2013 - In seguito alla decisione del presidente Letta di posticipare il decreto che impediva l'aumento dell'IVA al 22%, i ministri del PdL si dimettono su ordine di Silvio Berlusconi, aprendo di fatto una crisi di governo. Il Presidente del Consiglio annuncia che si presenterà a breve davanti alle camere per chiedere il rinnovo della fiducia al suo governo.[108].
30 settembre 2013 - A palazzo Chigi pervengono le dimissioni irrevocabili dei ministri PdL. Nel frattempo, la data per il voto di fiducia è fissata al 2 ottobre: in mattinata si voterà al Senato, nel pomeriggio alla Camera[110][111].
Ottobre
1º ottobre 2013 - Il presidente Enrico Letta respinge le dimissioni dei ministri del Popolo della Libertà[112][113]. Fa eccezione il Sottosegretario alla Pubblica Amministrazione Michaela Biancofiore, le cui dimissioni vengono accolte.
2 ottobre 2013 - Il Presidente del Consiglio Letta riferisce in mattinata al Senato della Repubblica e ottiene la fiducia con 235 sì e 70 no. In serata anche la Camera dei deputati conferma la fiducia al governo con 435 sì e 162 no. Il PdL, diversamente da quanto annunciato in precedenza, vota a favore.
11 ottobre 2013 - Il Senato approva in via definitiva (con 143 sì e 3 no) il decreto legge con le misure per la sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, la protezione civile e il commissariamento delle Province. Lega Nord, SEL e Movimento 5 Stelle non partecipano al voto, dal momento che l'astensione al Senato ha il valore di voto negativo.[114]
15 ottobre 2013 - Il consiglio dei ministri approva la Legge di Stabilità 2014 che prevede interventi per 11,6 miliardi di euro nel 2014, e per 27,3 miliardi di euro nel triennio 2014-2016.[115] Il testo passa così all'analisi delle Camere[116].
23 ottobre 2013 - Ritorna al Senato il testo per l'istituzione del comitato bicamerale di 40 parlamentari, divenuti nel frattempo 42, per predisporre la riforma della seconda parte della Costituzione. Il testo è approvato con 218 sì, 58 no e 12 astenuti[117]. Il testo passa dunque alla Camera dei deputati per l'ultima votazione, prevista nei primi di dicembre[118].
5 novembre 2013 - Il ministro Cancellieri riferisce al Senato sul caso Ligresti. Le opposizioni ne chiedono le dimissioni dal Governo.
7 novembre 2013 - Il Senato approva (con 150 sì, 15 no e 61 astenuti) il dl istruzione. Il ministro dell'istruzione Carrozza annuncia che i decreti attuativi sono già pronti.[120]
16 novembre 2013 - Il Consiglio Nazionale del Popolo della Libertà e Silvio Berlusconi, approvano la sospensione delle attività del PdL e il rilancio di Forza Italia[121], al nuovo partito non aderisce la corrente guidata da Angelino Alfano[1], che forma il Nuovo Centrodestra[122]. Sia Forza Italia che il Nuovo Centrodestra continuano a sostenere il Governo Letta.
20 novembre 2013 - La Camera respinge (con 154 sì, 405 no e 3 astenuti) la mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle nei confronti del ministro della Giustizia Cancellieri sul caso Ligresti.[121].[123][124][125].
26 novembre 2013 - Il Governo pone la fiducia sulla Legge di Stabilità 2014 presentando un maxiemendamento che integra le modifiche della commissione bilancio del Senato. Forza Italia, annuncia la sua contrarietà e passa all'opposizione. Il Nuovo Centro-Destra resta invece nella maggioranza.
27 novembre 2013 - Dopo una lunga e convulsa seduta, in nottata l'aula di Palazzo Madama approva (con 162 sì e 115 no) il maxiemendamento e in seguito la nota di variazione del bilancio, deliberata dal Cdm all'alba. In serata il Senato, approva con voto palese (con 192 sì, 113 no e 2 astenuti) la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi, per effetto della "Legge Severino", in seguito alla condanna del 1º agosto 2013 per frode fiscale[126][127][128][129][130][129][131][132][133].
29 novembre 2013 - Il Sottosegretario alla Pubblica Amministrazione Gianfranco Micciché (Forza Italia) rassegna le dimissioni dal governo.
30 novembre 2013 - Il Sottosegretario agli Affari Regionali Walter Ferrazza (Forza Italia) annuncia le sue dimissioni.
Dicembre
2 dicembre 2013 - Il Sottosegretario agli Affari Regionali Walter Ferrazza (Forza Italia) rassegna le dimissioni dal governo.
3 dicembre 2013 - Il Viceministro agli Affari Esteri Bruno Archi (Forza Italia) rassegna le dimissioni dal governo.
6 dicembre 2013 - Il Sottosegretario al lavoro e alle politiche sociali Jole Santelli (Forza Italia) rassegna le dimissioni dal governo.
9 dicembre 2013 - All'indomani del successo nelle primarie del Partito Democratico, il segretario in pectoreMatteo Renzi annuncia collaborazione col governo e ribadisce la fiducia all'esecutivo in un incontro col Presidente del Consiglio Enrico Letta a Palazzo Chigi.
12 dicembre 2013 - Nella Commissione Affari Costituzionali del Senato viene deciso, con i voti favorevoli di PD, SEL e M5S, che l'iter per la modifica alla legge elettorale partirà dalla Camera dei deputati, il Senato discuterà invece la riforma del bicameralismo. Il Ministro per le riforme costituzionali Quagliariello, del Nuovo Centrodestra, minaccia una crisi di governo in caso non si trovi un rapido accordo di maggioranza su questi due temi.[135]
20 dicembre 2013 - La Camera rinnova la fiducia al governo con 350 sì , 196 no e 1 astenuto. Poi l'aula approva (con 258 si, 103 no e 3 astenuti) la Legge di Stabilità 2014. Il testo passa ora al Senato per l'ultimo esame. Nel frattempo, il ministro per gli affari regionali Delrio, annuncia un decreto per correggere le detrazioni Tasi per le famiglie e coprire il mancato gettito ai Comuni di circa 1,2-1,3 miliardi.[136]
23 dicembre 2013 - Il Senato approva (con 167 sì e 110 no) la Legge di Stabilità 2014, sulla cui approvazione il governo ha posto la questione di fiducia. Subito dopo il Senato approva (con 158 sì, 1 no e 1 astenuto) anche il ddl bilancio. L'esecutivo ottiene anche la fiducia della Camera sul testo modificato del decreto legge che contiene diversi interventi sulle finanze degli enti locali, a cominciare dalla gestione del debito di Roma capitale con 340 sì e 155 no.[137]
24 dicembre 2013 - Il ministro per i rapporti con il Parlamento Franceschini annuncia alle camere che il governo intende rinunciare alla conversione del decreto "salva Roma" in scadenza il 30 dicembre.[138]
27 dicembre 2013 - Il consiglio dei ministri, dopo la rinuncia al dl Salva Roma, approva il decreto "Milleproroghe" contenente fondi per contrastare la povertà e la disoccupazione; inoltre il decreto consente la ricollocazione dei fondi europei per 6 miliardi e 200.000 euro non utilizzati dal 2007 al 2013. Il Presidente del Consiglio Letta, in conferenza stampa, annuncia che nel "Milleproroghe" sono contenute anche le norme essenziali del ddl "Salva Roma".[139]
28 dicembre 2013 - Il Parlamento approva il D. Lgs. 28 dicembre 2013, n. 154, recante una "Revisione delle disposizioni vigenti in materia di filiazione, a norma dell'articolo 2 della legge 10 dicembre 2012, n. 219", che ha concluso l'importante processo di riforma della disciplina civilistica della filiazione avviato dal Governo Monti nel 2012 rendendo unico a ogni effetto di legge lo status di "figlio" ed eliminando definitivamente ogni discriminazione giuridica fra figli legittimi, adottivi e naturali.
2014
Gennaio
4 gennaio 2014 - Entrato in contrasto con il segretario del Partito DemocraticoRenzi (del quale non condivide la linea politica in materia economica) il Viceministro dell'Economia e delle Finanze Stefano Fassina rassegna le dimissioni dal governo.[140]
8 gennaio 2014 - La riforma della filiazione contenuta nel D. Lgs. 28 dicembre 2013, n. 154 viene pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
9 gennaio 2014 - Dopo le polemiche causate dall'annuncio del governo secondo cui gli insegnanti avrebbero dovuto restituire 150 euro[141], il Presidente del Consiglio Letta annuncia che tale somma non dovrà più essere restituita. È però scontro tra i ministri Saccomanni e Carrozza sulle responsabilità dell'errore, mentre scoppia il caso del prelievo sugli stipendi dati tra il 2011 e il 2013 al personale ATA[142]. Il giorno successivo, il governo annuncia anche la sospensione di quest'ultima procedura.[143]
17 gennaio 2014 - Il ministro Nunzia De Girolamo riferisce alla Camera dei Deputati in merito allo scandalo delle Asl beneventane che la vede coinvolta. Il Movimento 5 Stelle annuncia una mozione di sfiducia nei suoi confronti, mentre Scelta Civica ne chiede le dimissioni.[144]
29 gennaio 2014 - A 4 ore dalla scadenza, a mezzanotte del 29 gennaio, viene approvato il decreto Imu-Bankitalia[146], in base al testo approvato dal consiglio dei ministri due mesi prima. Il decreto passa grazie alla “ghigliottina”, decisa dalla presidente della Camera Laura Boldrini, dopo che quasi 170 deputati dei gruppi di opposizione (in gran parte del Movimento 5 Stelle) si erano iscritti a parlare per fare ostruzionismo a un provvedimento contestatissimo, soprattutto nella parte che riguarda la Banca d'Italia (il decreto del governo è considerato, da una parte dell'opposizione, un regalo alle banche da 4 miliardi).
Febbraio
5 febbraio 2014 - L'aula della Camera approva la fiducia posta dal governo sul decreto Svuota Carceri con 347 sì e 200 no. L'esame del testo passa ora al Senato, che dovrà dare l'approvazione definitiva[147].
12 febbraio 2014 - Il Presidente del Consiglio Enrico Letta, in una conferenza stampa, illustra i punti principali del patto di coalizione Impegno Italia da proporre ai partiti della maggioranza al fine del rilanciare l'azione dell'esecutivo. Inoltre, a seguito delle indiscrezioni che danno il segretario PDMatteo Renzi pronto a sostituirlo alla guida del governo con l'appoggio della sua stessa maggioranza, egli annuncia di non avere intenzione di dimettersi "per dicerie o manovre di palazzo"[148].
13 febbraio 2014 - La Direzione Nazionale del Partito Democratico approva (con 136 sì, 16 no e 2 astenuti) una mozione proposta dal segretario Matteo Renzi in cui si chiedono le dimissioni di Letta e la formazione di un nuovo governo. Il Presidente del Consiglio Enrico Letta annuncia che il giorno successivo si recherà al Quirinale per rassegnare le dimissioni al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La direzione del PD approva anche la nascita di un nuovo esecutivo guidato dal segretario Matteo Renzi[149][150].
14 febbraio 2014 - Dopo aver riunito il Consiglio dei ministri, il Presidente Enrico Letta si reca dal Presidente della Repubblica per rassegnare dimissioni irrevocabili[151].
18 febbraio 2014 - Enrico Letta presiede il suo ultimo Consiglio dei ministri, convocato per prorogare di sei mesi la durata dello scioglimento del Consiglio comunale di Reggio Calabria.
21 febbraio 2014 - Matteo Renzi scioglie la riserva e presenta la lista dei ministri del suo governo.
22 febbraio 2014 - Dopo la formazione, la presentazione e il giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica del nuovo esecutivo guidato da Matteo Renzi, termina ufficialmente il Governo Letta con la tradizionale cerimonia del passaggio di consegne a Palazzo Chigi.
Politica interna
Riforme strutturali ed economiche
Decreto del Fare (DL n° 69 del 21 giugno 2013, convertito in L. n° 98 del 9 agosto 2013).
Decreto Valore Cultura (DL n° 91 dell'8 agosto 2013, convertito in L. n° 112 del 7 ottobre 2013).
Decreto Istruzione riparte (DL n° 104 del 12 settembre 2013, convertito in L. n° 128 dell'8 novembre 2013).
Decreto Destinazione Italia (DL n° 145 del 23 dicembre 2013, convertito in L. n° 9 del 21 febbraio 2014).
Riforme sociali
Decreto contro il femminicidio (DL n° 93 del 14 agosto 2013, convertito in L. n° 119 del 15 ottobre 2013).
Legge sulla filiazione (D.Lgs n° 154 del 28 dicembre 2013).
L'attentatore venne fermato e arrestato; identificato come Luigi Preiti, dichiarò di aver voluto colpire i politici o almeno un simbolo della politica e di essere stato spinto dalla disperazione essendo disoccupato e avendo recentemente divorziato.[154]
Letta specifica di aver incluso figure femminili e di forte ringiovanimento nell'esecutivo Letta: un governo più giovane e più rosa, su video.mediaset.it, TGcom24, 27 aprile 2013., ritornano personalità politiche rispetto al precedente governo, formato invece interamente da soli tecnici.
Con l'intento di rilanciare fortemente il settore dell'edilizia, fra i più colpiti dalla crisi. Il provvedimento sulle ristrutturazioni, riguarda e include anche gli arredi fissi come cucine, armadi a muro e bagni, e i lavori d'adeguamento con le vigenti norme antisismiche.
Tra le novità dopo le modifiche della Camera lo stop alla doppia indennità anche per i viceministri che sono parlamentari e per i "tecnici" del governo; più tempo per fissare i criteri per la Cig in deroga; proroga dei contratti a tempo delle maestri degli asili e delle scuole materne comunali fino a luglio 2014; meno tetti per le anticipazioni di tesoreria per i Comuni e estensione anche alle unioni di comuni.
Sarà disposta solo per delitti per i quali è prevista la reclusione non inferiore nel massimo a 5 anni la carcerazione preventiva ma per evitare che tale soglia comporti l'esclusione di reati come il finanziamento illecito dei partiti e lo stalking per il primo è stata introdotta una specifica deroga, mentre per il secondo è stata aumentata la pena da 4 a 5 anni. Sconti di pena anticipati per condanne inferiori a 3 anni applicando se possibile la libertà anticipata, benefici ai recidivi, lavori socialmente utili all'esterno dell'edificio carcerario e proroga commissariamento straordinario in materia di programmazione, manutenzione, utilizzo e ristrutturazione di immobili dismessi.
Dl "fare incassa la fiducia alla Camera. Linea dura opposizione, verso seduta fiume
Tra le novità: una garanzia dello Stato (con un fondo presso la Cassa depositi e prestiti) a partire dal 1º gennaio 2014, per consentire lo sblocco di altri 20-25 miliardi di euro di debiti della Pubblica amministrazione, per i pagamenti di crediti di parte corrente certificati, slitta di tre mesi, al 1º ottobre 2013, l'aumento dell'Iva, ‘copertò con l'aumento degli acconti fiscali (al 100% dell'acconto Irpef, al 101% dell'acconto Ires, al 110% dell'acconto sulle ritenute che le banche devono versare sugli interessi maturati su conti correnti e depositi) e fondi per l'autoimpiego e per borse di tirocinio formativo per giovani che non lavorano, non studiano e non partecipano ad alcuna attività di formazione.
Molti gli interventi previsti nel provvedimento: innanzitutto un'opportunità di lavoro per giovani under 35, che saranno impiegati, per un periodo determinato di tempo sullo sviluppo della digitalizzazione e della catalogazione del patrimonio culturale del Paese, il sito (“Progetto Pompei”) avrà una Soprintendenza speciale insieme con Ercolano e Stabia e un direttore generale con ampi poteri (sarà questa figura il responsabile del rispetto degli impegni in merito ai bandi europei), previsti 8 milioni per gli Uffizi, e contributi anche per il Museo dell'ebraismo e della Shoah, rifinaziamento del tax credit per la produzione di film, con una cifra garantita di 90 milioni di euro fino al 2015, tax credit con un ammontare di fondi per 5 milioni di euro per la musica inoltre le fondazioni lirico sinfoniche avranno a disposizione 75 milioni di euro, gestiti da un commissario straordinario, per ripianare i tanti debiti accumulati negli anni.
Tra le novità: la querela diventa irrevocabile, aggravanti per coniuge e compagno anche non conviventi. Assistenza legale gratis alle vittime. Processi in corsia preferenziale per casi di maltrattamenti. Misure anche contro cyberbullismo e proroga dell'arresto differito per i tifosi violenti.
Il pacchetto prevede il taglio del 20% delle auto blu in tutte le amministrazioni, contratti tipici della Pubblica amministrazione saranno a tempo indeterminato, stretta per l'assunzione senza concorso, nuove assunzioni invece tra i vigili del fuoco e al Ministero dei Beni, le Attività culturali e il Turismo Governo approva decreto su P.A.Archiviato il 1º febbraio 2014 in Internet Archive.
La mozione segue un ordine del giorno unitario Pd, Pdl, Sc, Sel, Gal che invece "impegnava semplicemente il governo a prevedere una moratoria per le nuove autorizzazioni in attesa della riorganizzazione e pianificazione dell'intero sistema".
Provvedimenti su welfare dello studente, i libri di testo, la lotta alla dispersione al potenziamento dell'offerta formativa e la tutela alla salute a scuola. Sono inoltre previsti l'eliminazione del bonus di maturità, un piano di assunzioni per personale ATA e insegnanti di sostegno, e l'estensione del permesso di soggiorno per gli studenti, per tutta la durata degli studi Il CDM approva il decreto scuola[collegamento interrotto]
Votano a favore Pd e Scelta Civica. Il Movimento 5 Stelle e Sel si astengono dichiarando di sostenere il Pd nel testo contro le minacce del PdL, dando luogo a una protesta in aula avendo preferito un testo più incisivo e non un testo di estrema mediazione tra le aree cattoliche e laiche dei partiti contestando duramente il relatore al testo, il deputato PD e omosessuale dichiarato Ivan Scalfarotto per aver avallato le minacce del centrodestra. La maggioranza si era già precedentemente spaccata nella votazione sull'"emendamento Verini"-Pd (che prevede un'aggravante per il reato di omofobia e transfobia), passato con 357 sì (Pd, M5S, SC, Sel e l'area liberal del PdL) e 57 contrari (Lega Nord, FdI e l'area cattolica del PdL). Reazione durissima dal PdL con le dimissioni del proprio relatore sul testo Antonio Leone e la minaccia del capogruppo alla Camera Renato Brunetta di procedere urgentemente a un cambiamento del testo senza il quale il partito avrebbe votato contro (come infatti è stato dichiarato ufficialmente in dichiarazione di voto). Approvato anche un sub emendamento, tra le proteste di M5S e Sel, secondo il quale le aggravanti non valgono per le organizzazioni politiche e sindacali, così come voluto fortemente dal PdL in quanto "non costituiscono discriminazione la libera espressione di convincimenti o opinioni riconducibili al pluralismo delle idee". Brunetta, dopo l'approvazione definitiva del testo alla Camera, ha comunque confermato che il testo sarebbe dovuto assolutamente cambiare in Senato altrimenti non sarebbe approvato.
Omofobia, ok alla Camera con voti Pd. Pdl contro. Protesta del bacio del M5s
con il passaggio a sistemi algoritmici aggiornati per la determinazione della rendita catastale basati (ma non solo) sul parametro del metro quadro anziché del vano
una stretta sui giochi, l'abuso di diritto, la possibilità che vengano tassate le multinazionali del web in percentuale sul fatturato italiano, inoltre le società pubbliche e private che impiegano lo strumento dell'ingiunzione non potranno proporre ai Comuni oneri maggiori di quelli che la legge stabilisce per Equitalia, che ha l'esclusiva sul ruolo. Approvato ddl delega fiscale: novità su catasto e riscossione
In merito alle motivazioni delle dimissioni addotte dal PdL, Enrico Letta afferma: «Il tentativo di rovesciare la frittata sulle ragioni dell'aumento dell'Iva è contraddetto dai fatti che sono sotto gli occhi di tutti perché il mancato intervento è frutto delle dimissioni dei parlamentari PdL e quindi del fatto che non era garantita la conversione del dl in legge». Quindi la prima nota ufficiale. «Gli Italiani sapranno rimandare al mittente una bugia così macroscopica, un simile tentativo di stravolgimento della realtà» scrive Letta in risposta alle parole di Silvio Berlusconi sulla questione Iva. «In Parlamento - aggiunge - ognuno si assumerà le proprie responsabilità davanti al Paese» Berlusconi fa dimettere ministri: è crisi - Letta: gesto folle per motivi personali
Tra i provvedimenti più importanti vi sono il taglio del cuneo fiscale e l'introduzione della TRISE (Tributo sui Servizi), nuova tassa che andrà ad accorpare TARES e IMU.
Non votata da pochi ma quasi decisivi membri del PdL, il testo riesce a raggiungere la maggioranza dei 2/3 dei voti obbligatori per cambiare la costituzione grazie all'appoggio esterno della Lega Nord, e per appena 4 suffragi il referendum confermativo non sarà quindi necessario
Successivamente, una nota di Palazzo Chigi specifica che il decreto milleproroghe che verrà approvato dal consiglio dei ministri del 27 dicembre regolerà "le sole situazioni indifferibili, a cominciare dalle norme sulla base delle quali il Comune di Roma ha approvato il proprio bilancio". Nello stesso decreto milleproroghe, conclude la nota, "sarà contenuta la correzione, annunciata in Parlamento, alla norma relativa agli affitti di immobili da parte della pubblica amministrazione". La decisione è assunta in seguito a un colloquio tra il Presidente del Consiglio Enrico Letta e Giorgio Napolitano, il quale esprime forti perplessità sull'appesantimento emendativo che in Parlamento ha di fatto trasformato il dl da lui firmato a suo tempo.
Salva Roma, stop del Colle e il governo rinuncia alla conversione[collegamento interrotto]