Governo Andreotti VII

48º esecutivo della Repubblica Italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Governo Andreotti VII

Il Governo Andreotti VII è stato il quarantottesimo esecutivo della Repubblica Italiana, il quarto e ultimo della X legislatura.

Fatti in breve Stato, Presidente del Consiglio ...
Governo Andreotti VII
Thumb
Stato Italia
Presidente del ConsiglioGiulio Andreotti
(DC)
CoalizioneDC, PSI, PSDI, PLI
LegislaturaX Legislatura
Giuramento13 aprile 1991
Dimissioni24 aprile 1992
Governo successivoAmato I
28 giugno 1992
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Il governo rimase in carica dal 13 aprile 1991[1][2][3][4] al 28 giugno 1992[5][6], per un totale di 442 giorni, ovvero 1 anno, 2 mesi e 15 giorni.

Ottenne la fiducia alla Camera dei deputati il 19 aprile 1991 con 339 voti favorevoli e 207 contrari[7]. Ottenne la fiducia al Senato della Repubblica il 20 aprile 1991 con 177 voti favorevoli e 104 contrari[8].

Si dimise il 24 aprile 1992[9]. Questo fu l'ultimo esecutivo presieduto da Giulio Andreotti.

Compagine di governo

Riepilogo
Prospettiva

Appartenenza politica

Ulteriori informazioni Partito, Presidente ...
Partito Presidente Vicepresidente Ministri Sottosegretari Totale
Democrazia Cristiana 1 - 14 38 53
Partito Socialista Italiano - 1 10 21 32
Partito Liberale Italiano - - 2 5 7
Partito Socialista Democratico Italiano - - 2 5 7
Totale 1 1 28 69 99
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Erano presenti anche tre ministri del Partito Repubblicano Italiano, che però non prestarono giuramento, essendo il partito uscito dalla maggioranza in seguito alla non assegnazione del dicastero delle Poste e Telecomunicazioni.

Sostegno parlamentare

Provenienza geografica

La provenienza geografica dei membri del governo si può così riassumere:

Ulteriori informazioni Regione, Presidente ...
Regione Presidente Ministri Sottosegretari Totale
  Lazio 1 3 5 9
  Campania - 7 11 18
  Lombardia - 6 6 12
Sicilia (bandiera) Sicilia - 1 8 9
  Veneto - 1 6 7
  Calabria - 2 5 7
  Piemonte - 3 3 6
  Puglia - 2 4 6
  Emilia-Romagna - 1 5 6
  Abruzzo - 2 3 5
  Toscana - - 5 5
  Friuli-Venezia Giulia - - 2 2
  Sardegna - - 2 2
  Basilicata - - 1 1
  Liguria - - 1 1
  Marche - - 1 1
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Composizione

Riepilogo
Prospettiva
Ulteriori informazioni Carica, Titolare ...
Carica Titolare Sottosegretari
Presidenza del Consiglio dei ministri Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio
Presidente del Consiglio dei ministri Thumb Giulio Andreotti (DC)
Vicepresidente del Consiglio dei ministri Thumb Claudio Martelli (PSI)
Ministri senza portafoglio Sottosegretari di Stato
Affari regionali (fino al 03/05/1991) Thumb Antonio Maccanico (PRI)[10] carica non assegnata
Affari sociali Thumb Rosa Russo Iervolino (DC) carica non assegnata
Coordinamento delle politiche comunitarie Thumb Pier Luigi Romita (PSI) carica non assegnata
Coordinamento della protezione civile Thumb Nicola Capria (PSI) carica non assegnata
Funzione pubblica Thumb Remo Gaspari (DC) carica non assegnata
Interventi straordinari nel Mezzogiorno Thumb Calogero Mannino (DC)
Italiani all'estero e immigrazione Thumb Margherita Boniver (PSI) carica non assegnata
Problemi delle aree urbane Thumb Carmelo Conte (PSI) carica non assegnata
Rapporti col Parlamento Thumb Egidio Sterpa (PLI) carica non assegnata
Riforme istituzionali (fino al 03/05/1991)

Riforme istituzionali e affari regionali (dal 03/05/1991)

Thumb Mino Martinazzoli (DC)
Ministero Ministri Sottosegretari di Stato
Affari esteri Thumb Gianni De Michelis (PSI)
Interno Thumb Vincenzo Scotti (DC)
Grazia e giustizia Thumb Claudio Martelli (PSI)
Bilancio e programmazione economica Thumb Paolo Cirino Pomicino (DC)
Finanze Thumb Rino Formica (PSI)
Tesoro Thumb Guido Carli (DC)
Difesa Thumb Virginio Rognoni (DC)
Pubblica istruzione Thumb Riccardo Misasi (DC)
Lavori pubblici Thumb Giovanni Prandini (DC)
Agricoltura e foreste Thumb Giovanni Goria (DC)
Trasporti Thumb Carlo Bernini (DC)
Poste e telecomunicazioni Thumb Carlo Vizzini (PSDI)
Industria, commercio e artigianato Thumb Guido Bodrato (DC)
Sanità Thumb Francesco De Lorenzo (PLI)
Commercio con l'estero Thumb Vito Lattanzio (DC)
Marina mercantile Thumb Ferdinando Facchiano (PSDI)
Partecipazioni statali Thumb Adolfo Battaglia (PRI)[11]
Lavoro e previdenza sociale Thumb Franco Marini (DC)
Beni culturali e ambientali Thumb Giuseppe Galasso (PRI)[11]
Turismo e spettacolo Thumb Carlo Tognoli (PSI)
Ambiente Thumb Giorgio Ruffolo (PSI)
Università e ricerca scientifica Thumb Antonio Ruberti (PSI)
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Cronologia

1991

Aprile

Giugno

Luglio

  • 11 luglio - Il governo pone la fiducia sull'articolo 1 del disegno di legge su provvedimenti urgenti per la finanza pubblica. La Camera dei deputati approva con 333 voti a favore e 213 contrari.

Ottobre

Novembre

  • 6 novembre - Alla Camera dei deputati il governo pone la fiducia su un emendamento recante delle modifiche al regime fiscale nonché alla disciplina del versamento di acconto. La Camera approva con 312 voti a favore e 218 contrari.
  • 13 novembre - Alla Camera dei deputati il governo pone la fiducia su un emendamento riguardante interventi per la prevenzione dell'inquinamento delle acque destinate al consumo. La Camera approva con 304 voti favorevoli e 18 contrari.

Dicembre

  • 5 dicembre - Alla Camera dei deputati il governo pone la fiducia su un emendamento recante delle disposizioni in materia di finanza pubblica. La Camera approva con 311 voti a favore e 196 contrari.

1992

Gennaio

  • 3 gennaio - Nella riunione della segreteria del Partito Socialista Italiano, il segretario Bettino Craxi prospetta la necessità di andare a nuove elezioni e chiede al presidente del Consiglio Giulio Andreotti di convocare urgentemente un vertice con i segretari del pentapartito.
  • 8 gennaio - L'agenzia Adnkronos riferisce la decisione del presidente della Repubblica Francesco Cossiga di sciogliere anticipatamente le Camere in risposta al capogruppo della Democrazia Cristiana al Senato della Repubblica, Nicola Mancino, che voleva allungare i tempi dei lavori parlamentari. Il 9 gennaio il presidente Cossiga e il primo ministro Giulio Andreotti raggiungono un accordo sulla data delle elezioni: il 5 aprile.
  • 17 gennaio - Il governo pone la fiducia sull'articolo 1 del disegno di legge riguardante il coordinamento delle indagini per reati di criminalità organizzata. La Camera dei deputati approva con 286 voti a favore e 33 contrari.
  • 30 gennaio - Il presidente del Consiglio Giulio Andreotti alla Camera dei deputati dichiara ormai esaurito il compito del suo governo.

Febbraio

Aprile

  • 5 aprile - Si svolgono le elezioni politiche. I partiti tradizionali registrano un calo di consensi affermandosi la Lega Nord e La Rete.
  • 8 aprile - Il presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, a seguito delle elezioni politiche chiede tempi rapidi per la formazione del governo minacciando di creare lui un accordo qualora non lo avessero fatto i partiti. Secondo i commentatori, il presidente Cossiga è orientato a conferire il mandato a Bettino Craxi.
  • 9 aprile - Mariotto Segni si candida a guidare con una squadra di tecnici e uomini nuovi un governo per le riforme.
  • 24 aprile - Il presidente del Consiglio Giulio Andreotti si dimette.
  • 25 aprile - Il presidente della Repubblica Cossiga rivolge un messaggio televisivo ai cittadini in cui annuncia la sua volontà di dimettersi da capo dello Stato prima del 2 luglio, scadenza naturale del mandato.
  • 28 aprile - Il presidente della Repubblica Cossiga rassegna le proprie dimissioni.

Maggio

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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