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religioso, scultore e architetto italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Giovanni Angelo Montorsoli (Firenze, 1507 – 31 agosto 1563) è stato uno scultore, architetto e religioso italiano.
Toscano, frate Servo di Maria, collaborò con Michelangelo alla Sagrestia Nuova di San Lorenzo a Firenze, dove scolpì il San Cosma che fu da Giorgio Vasari disposto a lato della Madonna (1536-37). Operò in numerosi campi, come restauratore di statue antiche (restauro del Laocoonte) e come progettista e allestitore di apparati festivi. Inoltre realizzò numerosi monumenti funerari fra i quali possiamo citare la tomba di Mauro Mafferi (1537) nel Duomo di Volterra e la tomba di Andrea Doria (1541) nella chiesa di San Matteo a Genova.
Ebbe una certa libertà di lavorare in Italia e all'estero finché Paolo IV non emanò alcune norme più restrittive sui religiosi (1547). Come Benvenuto Cellini tentò la strada della corte di Francia grazie all'intercessione del cardinale Ippolito II d'Este e servì presso Francesco I, ma in seguito a malintesi con cortigiani e tesorieri se ne tornò in Italia. A Firenze entrò in competizione con Baccio Bandinelli, il quale pare riuscì a far distruggere un suo gruppo marmoreo di Ercole e Caco (stesso soggetto di una famosa e criticata scultura del Bandinelli in piazza della Signoria) che si trovava in una fontana della villa di Castello. L'accaduto è menzionato dal Vasari e da una lettera scritta dallo scultore stesso a Cosimo I.
Si stabilì a Messina tra il 1547 e il 1557 dove era stato chiamato dal Senato Messinese per edificare, allo sbocco dell'acquedotto del Camaro (costruito nel 1530-47), sulla piazza del Duomo, una fontana (di Orione) che fosse di pubblica utilità, di decoro e di celebrazione del pubblico potere e dell'impresa. Questa opera di scultura ebbe anche notevoli funzioni di scenografia urbana. Situata davanti al Duomo, ma spostata dal suo asse longitudinale, implicò il riassetto di tutta la piazza (abbattimento della chiesa di S. Lorenzo nel 1550 per crearle un nuovo fondale e una risonanza scenografica). Il Montorsoli ebbe anche l'incarico di costruire la nuova chiesa di S. Lorenzo. La sistemazione della piazza del Duomo, dove erano inscindibili scultura, architettura e spazio urbano, fu una delle prime importanti esperienze urbanistiche che si compì nell'Isola.
A differenza degli altri artisti continentali dell'età precedente egli operò con una consapevolezza di stile e di cultura tale che non ammette compromessi con l'ambiente che lo ospitava. A Messina lasciò numerosi seguaci.
Tornato a Firenze, dopo la morte fu sepolto nella Cappella di San Luca.
A Genova viene chiamato da Andrea Doria. Lascia in questa città alcune sculture soprattutto per la chiesa di San Matteo, nella piazza di famiglia dei Doria, dove esegue alcune statue e la tomba di Andrea Doria, e per altri palazzi.
A Sanremo realizza le statue poste sopra i due portali di Palazzo Borea d'Olmo. La statua sovrastante il portone principale, prospiciente la via Matteotti a pochi metri dal Teatro Ariston, rappresenta la Vergine, mentre quella sul portone secondario in via Cavour, S.Giovanni Battista.
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