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poeta, saggista e traduttore italiano (1924-1995) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Francesco Tentori Montalto (Roma, 18 marzo 1924 – Roma, 15 marzo 1995) è stato un ispanista e traduttore italiano.[1]
Nacque a Roma ma si formò a Firenze negli anni 1950[2] grazie all'amicizia con Mario Luzi[3] del quale frequentava la casa[4], definendosi "fiorentino abusivo", titolo che diede a una sua raccolta di poesie dedicata alla città medicea.
Discusse la sua tesi sulla poesia spagnola del Novecento nel 1946[1] e nello stesso anno della laurea si recò in viaggio in Andalusia, quindi nella Galizia. Nel 1947 ottenne una borsa di studio dal Ministero spagnolo degli Affari Esteri che gli consentì di recarsi nuovamente in Spagna dove rimase fino al 1948 e dove conobbe poeti e scrittori spagnoli tra i quali Vicente Aleixandre e José María Valverde[3].
Pubblicò diverse sue raccolte di poesie nell'arco di circa trent'anni - firmandosi Francesco Tentori - e alcuni saggi.
Fin dai primi anni cinquanta iniziò l'attività di traduttore di poesie ispano-americane su riviste, tra le quali La Fiera Letteraria e Quaderni ibero americani[5]. Svolse l'incarico di traduttore presso svariate case editrici (tra cui Bompiani, Einaudi e Feltrinelli); fu il primo traduttore de L'Aleph di Borges[6], pubblicato in Italia nel 1959, col quale ebbe corrispondenze epistolari[7]; lo scrittore argentino fu centrale nell'attività di Tentori che ne tradusse e curò un'ottantina di edizioni italiane[8].
Per le traduzioni contenute nell'antologia Poeti ispano-americani del Novecento vinse il XVIII Premio Monselice per la traduzione letteraria.[9]
Nel corso degli anni ampliò i suoi interessi e le sue attività professionali avvicinandosi anche agli ambiti della saggistica, della critica letteraria e del giornalismo.[1]
Fu vincitore del Premio Ceppo Pistoia sezione racconti e poesie nel 1970[10].
Nel 1985 ricevette il Premio Nazionale Rhegium Julii, sezione Poesia, per Animale d'ombra.[11] Nel 1989 il suo Dialogo con l'assente gli valse il Premio Nazionale di Poesia Frascati.
Morì a Roma nel 1995. La sua ultima opera - uscita postuma nel 1997 - è Lirica spagnola del Novecento, un'antologia collettiva che raccoglie le migliori poesie dei più grandi poeti spagnoli del XX secolo.[1] Era padre di Antonio Tentori.
Il fondo Francesco Tentori Montalto[12] fu donato dai suoi eredi, i figli Lina e Antonio e la moglie Vilna, all'Archivio Contemporaneo del Gabinetto Vieusseux: ne è disponibile un inventario dattiloscritto. Contiene corrispondenze epistolari con Attilio Bertolucci, Carlo Betocchi, Ercole Ugo D'Andrea, Mario Luzi, Oreste Macrí, Roberto Paoli, Jorge Luís Borges, Jorge Guillén e molti altri ancora; fotografie, articoli di giornale, bozze di libri.[7]
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