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attrice, scrittrice e sceneggiatrice italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Francesca Marciano (Roma, 17 luglio 1955) è una scrittrice, sceneggiatrice e attrice italiana.
Con Maledetto il giorno che t'ho incontrato, pellicola diretta da Carlo Verdone, ha vinto nel 1992 un David di Donatello per la migliore sceneggiatura.
È nata a Roma in una famiglia legata al cinema e alla letteratura. Ha vissuto a Roma, negli Stati Uniti d'America e per un lungo periodo in Kenya.
Inizia la sua carriera nel cinema venendo scelta da Lina Wertmüller per un ruolo nel film Pasqualino Settebellezze, e poi da Pupi Avati (La casa dalle finestre che ridono e Tutti defunti... tranne i morti), ma dopo un paio di anni abbandona il ruolo dell'attrice, per approfondire lo studio del cinema. A ventidue anni si trasferisce a New York, dove vive per sette anni. Si iscrive ai corsi di regia alla Lee Strasberg's School, seguendo dei seminari di Nicholas Ray. Terminati i corsi inizia a lavorare a New York prima come aiuto regista in piccoli film, e poi come assistente di Nicholas Rogusin per la Impact Film. Inizia quindi a lavorare per la Rai Corporation nella sede di New York e negli anni successivi produce e realizza servizi culturali per la Rai.
A New York incontra Stefania Casini con la quale scrive la sceneggiatura del suo primo film, che diventerà il film Lontano da dove prodotto dalla Gaumont Italia, che dirige insieme alla Casini. Il film va in concorso a Venezia nel 1983 ottenendo un discreto successo. Ritornata in Italia in quell'anno, dirige un episodio del film collettivo Provvisorio quasi d'amore nato da una collaborazione con i filmaker del gruppo Indigena, tra i quali Silvio Soldini, Paolo Rosa, Enrico Ghezzi, Giancarlo Soldi e Daniele Segre. Dopo questa seconda esperienza come regista capisce però che la sua strada è quella della scrittura e da questo momento in poi lavora esclusivamente come sceneggiatrice.
Alla fine degli anni ottanta, dopo aver scritto Turné per la regia di Gabriele Salvatores, e dopo aver collaborato con Carlo Verdone per tre film, si trasferisce stabilmente in Kenya. Negli anni che seguono viaggia in Ghana, Benin, Togo, Somalia, Sudan, Tanzania, realizzando numerosi reportage per la Rai.
Scrive il suo primo romanzo, in lingua inglese, Rules of the Wild, ambientato in Kenya, che viene acquistato dalla casa editrice Pantheon, pubblicato a New York nel 1998 e tradotto poi in diciassette paesi. Mondadori lo pubblica con il titolo Cielo Scoperto. Seguono poi altri due romanzi Casa Rossa e The End of Manners, pubblicati in seguito anche in Italia da Longanesi e tradotti in più di dieci lingue.
Con il romanzo Casa Rossa[1] ha vinto il premio Rapallo Carige per la donna scrittrice nel 2003. Il suo libro The Other Language è uscito negli Stati Uniti nel 2014 con Pantheon, e nel 2015 in Italia con Bompiani, Isola grande Isola piccola.
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