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università in Italia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'Università degli Studi di Firenze (in acronimo UNIFI) è una università statale italiana sita nell'omonima città e fondata nel 1321 come Studium Generale.
Università degli Studi di Firenze | |
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Palazzo dell'università, sede del rettorato, in piazza San Marco. | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Città | Firenze |
Altre sedi | Borgo San Lorenzo, Calenzano, Empoli, Pistoia, Prato, San Casciano in Val di Pesa, Sesto Fiorentino, Vinci |
Dati generali | |
Nome latino | Florentina Studiorum Universitas |
Soprannome | UniFi |
Fondazione | 1321[1][2] |
Tipo | Statale |
Rettore | Alessandra Petrucci |
Direttore | Marco Degli Esposti |
Studenti | 51 529 (luglio 2023)[3] |
Dipendenti | 1 800 docenti e ricercatori 1 600 tecnici e amministrativi (2016)[4] |
Affiliazioni | CINECA, EUA |
Sport | CUS Firenze |
Mappa di localizzazione | |
Sito web | |
Il 25 maggio dell'anno 825 l'imperatore Lotario I promulga il capitolare di Corteolona[5][6] che costituì le scuole imperiali, oltre a Pavia capitale del Regno d'Italia, anche Firenze ebbe la scuola di diritto, di retorica e arti liberali, ereditando la tradizione della scuola di diritto, fondata dall'imperatore romano Teodosio I; dalla sede di Firenze dipendevano gli studenti dell'allora Tuscia carolingia[7].
L'università di Firenze trae origine dallo Studium Generale istituito grazie a una delibera della Repubblica Fiorentina nel 1321. Ai suoi albori, presso lo studium s'insegnarono discipline quali giurisprudenza civile e canonica, letteratura e medicina; tuttavia nel 1324, dopo soli tre anni, fu costretto a cessare le attività. Gli insegnamenti ripresero nel 1349, grazie all'intercessione di papa Clemente VI, il quale concesse allo studium la possibilità di conferire diplomi regolari (privilegia maxima), oltre a stabilirvi la prima facoltà di teologia d'Italia.
Nel 1364, durante il regno dell'imperatore Carlo IV, l'ateneo fiorentino divenne università imperiale, la quale tuttavia, andò incontro negli anni successivi ad un'ulteriore interruzione delle attività didattiche. Nel 1387 furono promulgati dei nuovi statuti: fu istituita la prima cattedra di greco d'Europa e fu promosso lo sviluppo della medicina grazie ad una direttiva comunale che prevedeva la concessione di due cadaveri per gli studi anatomici.
Nel 1473, lo studium fu trasferito a Pisa, ad opera di Lorenzo il Magnifico, ed accorpato all'Università di Pisa, la quale divenne centro culturale di riferimento del Granducato di Toscana per volontà della stessa famiglia de' Medici.[8] A Firenze sopravvisse unicamente il collegio teologico con gli insegnamenti umanistici.
Carlo VIII ricondusse temporaneamente lo studium a Firenze tra il 1497 e il 1515, salvo poi esser trasferito nuovamente a Pisa con il ritorno dei Medici. I continui cambi di sede, non influirono ciononostante con le attività di studio e ricerca fiorentine, difatti durante il dominio di Cosimo I de' Medici crebbe il numero delle cattedre e furono incentivati l'insegnamento e l'esercizio della medicina; in aggiunta, la ricerca scientifica e letteraria venivano portate avanti dalle accademie della Crusca e del Cimento. La diffusione della cultura attraverso tali "canali paralleli" rimase pressoché immutata a Firenze sino all'Unità d'Italia, allorquando nel 1859, il granduca Leopoldo II fu esiliato e gli insegnamenti furono unificati confluendo nell'Istituto di studi superiori pratici e di perfezionamento. L'anno seguente fu riconosciuto dallo stato italiano unitario il carattere universitario dell'istituto, benché soltanto nel 1924 un decreto ne sancì il riconoscimento ufficialmente quale università.
Dalla progettazione del 1932 il logo dell'università contiene l'effigie di re Salomone, il sapiente sovrano d'Israele nelle fonti bibliche. Dal 2012 il Salomone è stato riadattato a mezzo busto, evidenziandone gli elementi di autorità e sapienza. Il logo di ateneo è costruito da Salomone, tra identità e continuità, e lettering su tre righe[9].
L'università è organizzata nei seguenti dipartimenti:[10]
E vi si trovano le seguenti scuole:[11]
Il Centro di risonanze magnetiche (CERM) è una struttura di ricerca dell'ateneo fondata da Ivano Bertini e specializzata nell'applicazione degli studi tramite NMR sulle biomolecole.
Sistema bibliotecario di ateneo | |
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Un utente delle biblioteche del sistema bibliotecario di ateneo di Firenze | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Città | Firenze |
Caratteristiche | |
Tipo | Universitaria |
Numero opere | 3.500.000 libri, 30.000 titoli di periodici cartacei, 87.000 periodici elettronici, 157.000 ebook, 312 banche dati |
Apertura | 1995 |
Sito web | |
Il sistema bibliotecario di ateneo è un'unità organizzativa[12] costituita dall'insieme delle strutture bibliotecarie e di documentazione dell'università e delle risorse destinate al loro funzionamento, volte all'erogazione di servizi di integrazione e di supporto per la didattica e la ricerca. Il sistema si articola in cinque biblioteche di area oltre ad un punto di servizio multidisciplinare presso il polo universitario di Prato:
È parte integrante del sistema bibliotecario d’Ateneo anche il Centro di documentazione sulle alluvioni di Firenze (CEDAF)[13], nato in continuità con il Progetto Firenze 2016, promosso dall’Università degli Studi di Firenze in vista del cinquantenario dell’alluvione del novembre 1966. Il CEDAF ha sede presso la Biblioteca Umanistica in piazza Brunelleschi 4 a Firenze ed è dedicato alla ricerca, al recupero e all’elaborazione dell’informazione bibliografica e documentale relativa all’Alluvione di Firenze del 1966 e alle tematiche connesse.
Il nucleo scientifico più importante è costituito dalle raccolte del Reale Museo di fisica e storia naturale, fondato da Pietro Leopoldo di Lorena nel 1775, esso conteneva una ricca raccolta di macchine e di strumenti tecnico-scientifici, tra cui le macchine di Galileo – in seguito affidate al Museo Galileo – vi si trovava altresì annesso un osservatorio astronomico (La Specola), nome poi tramandato al Museo zoologico.
Nel 1859 nacque l'Istituto di studi superiori, pratici e di perfezionamento di Firenze, composto da quattro sezioni originarie, in seguito ridottesi a tre, con lo spostamento della sezione di studi legali a Pisa: scienze naturali, medicina e chirurgia, filosofia e filologia. Lo sviluppo dell'istituto condusse alla riassegnazione di varie collezioni di strumenti, apparati e testi; i libri furono destinati alle biblioteche che venivano creandosi in seno alle rispettive facoltà e discipline, mentre gli oggetti e gli strumenti furono affidati alla cura conservativa dei musei universitari.
Nel 1924, la conversione dell'istituto di studi superiori in università fece incrementare le facoltà dell'ente acuendo la frammentazione delle biblioteche e delle collezioni in esse custodite. Nel 1995[14] il sistema bibliotecario fu implementato per gestire in modo centralizzato e omogeneo le biblioteche in precedenza autonome, unitamente alla ricostituzione delle quattro grandi partizioni dell'Istituto di studi superiori, cui si aggiunse l'area disciplinare tecnologica.
Il sistema museale dell'ateneo fiorentino è composto da[15]:
Firenze University Press è la casa editrice dell'Università degli Studi di Firenze. Nasce nel 2000 in seguito ad un progetto sperimentale promosso dal sistema bibliotecario di Ateneo. Supporta l'Università di Firenze nella diffusione dei risultati della propria ricerca.
Fondata nel 2006, la compagnia teatrale universitaria "Binario di Scambio" è una specifica attività formativa e scientifica di carattere sperimentale degli studenti dei corsi di laurea in progettazione e gestione di eventi e imprese dell'arte e dello spettacolo e in scienze dello spettacolo, che si svolgono presso la sede di Prato. Laboratorio creativo permanente, aperto a tutti gli iscritti dell'Ateneo fiorentino.
Il coro universitario di Firenze è un coro misto composto da un organico di circa quaranta elementi con repertorio prevalentemente a cappella, tratto dalla tradizione colta europea. Nato nel 1996, si è costituito come associazione nel 2000. Dal 2005 al 2015 Valentina Peleggi è stata il Direttore Musicale e Artistico, sotto la cui guida nel dicembre del 2011 il Coro Universitario di Firenze ha ricevuto il riconoscimento di coro di interesse nazionale dal Ministero per i beni e le attività culturali.
L'orchestra dell'università di Firenze sorse nel 1996 e per quattro edizioni, dal 2012 al 2015, si esibì prendendo parte al "Tempio delle Muse", ossia una rassegna di concerti svoltisi nelle varie sezioni del Museo di storia naturale dell'ateneo.
Come molti altri gradi atenei d'Italia, anche l'Università degli Studi di Firenze è stata intaccata da scandali finiti alla ribalta delle cronache in merito alla mancanza di correttezza, trasparenza ed equità nelle procedure espletate.[16][17][18][19][20][21][22]
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