Ivano Bertini
chimico italiano (1940-2012) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Ivano Bertini (Pisa, 6 dicembre 1940 – Firenze, 7 luglio 2012) è stato un chimico italiano.
Biografia
Riepilogo
Prospettiva
Si laureò nel 1964 presso l'Università di Firenze con una tesi di chimica inorganica, allievo di Luigi Sacconi, diventò suo assistente dopo la laurea e iniziò a fare ricerca occupandosi di chimica fisica inorganica e di isomeria nei composti di coordinazione. I primi viaggi all'estero furono quelli al Politecnico di Zurigo e presso l'Università di Princeton dove iniziò i suoi studi di chimica bioinorganica mediante NMR. Nel 1975 diventò professore presso la facoltà di Farmacia dell'Università di Firenze e dal 1981 presso la facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali. Nel 1999 fondò il Centro di risonanze magnetiche (CERM) che ha sede presso il Polo scientifico di Sesto Fiorentino.[1].
I suoi studi sulla struttura delle metalloproteine che hanno prodotto una gran quantità di pubblicazioni[2] gli valsero rilevanza internazionale testimoniata dalle lauree ad honorem conferitegli: in chimica dalle Università di Stoccolma (1998) e Ioannina (2002) e in biologia dall'Università di Siena (2003). Oltre ad altri riconoscimenti internazionali[3] fu membro dell'Academia Europæa e dell'Accademia Nazionale dei Lincei.
Suoi recenti studi hanno permesso di identificare mediante metodica di spettrometria a NMR un'impronta digitale corrispondente del metaboloma nel sangue e nelle urine specifica per ogni essere umano; questa scoperta potrebbe avere importanti applicazioni in medicina.[4] Infatti, è già possibile identificare alcune impronte specifiche di alcune condizioni fisiologiche e patologiche prima ancora che esse si manifestino fenotipicamente o clinicamente.
Note
Collegamenti esterni
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